Emigrati Italiani nel Siam, personaggi inventati da storie vere.
Prefazione.
Non sono uno scrittore, e mai non lo sarò.
Negli ultimi anni, vissuti in Thailandia, ho incontrato centinaia di persone (turisti), e molte di queste mi chiedono cosa voglia dire vivere a 12000KM da Casa.
Vuol dire rivoluzionare mente, abitudini, e prepararsi sempre al peggio, perchè il meglio credo sia passato da un pezzo.
Chi crede che la vita sia una vacanza, chi crede nell'amore, chi nei soldi, chi nella violenza, chi nella sopraffazione, chi nella droga, chi negli ideali, chi nelle favole, chi nelle persone, chi nella famiglia, chi non crede affatto!
Questi miei racconti narrano di vite vissute e nomi inventati, ma ciò è quel che si vede per strada in questo angolo di mondo.
La mia opera ha inizio e forse non sarà mai completata, ma se riesco a finirla, prometto di farne un libro “libero” per tutti...
I miei Personaggi:
Arturo (CHANG) Zanna, pensionato Ex Idraulico.
Massimiliano (MAX) Ferraresi, Giovane Imprenditore.
Camilla (PROZAC) Bartocchi, Tossica scappata dalla comunità in Italia.
Simone (BUTTERFLY) Poltronieri, Amatore Italico.
Franco & Ada (MR & MRS) Losi, I pensionati Benestanti.
Filippo (GEKO) Giacomelli, Volontario pentito
Gino & Family Tresoldi, Emigrato sposato con Thailandese e figlio a carico.
In una isola del Sud Est Asiatico, la dove gli aerei atterrano carichi di turisti ogni 5minuti, le storie di un gruppo di emigrati Italiani si intrecciano a formare un romanzo.
Una sinfonia in cui la più cupa tragedia e lo huomor più scatenato si fondono, dando vita ad un grande affresco sociale.
Il sogno mollo tutto e scappo ai tropici è li dietro l'angolo, nel cassetto di molti di noi, ma veramente siamo pronti a scappare?
Martino M. Rawai-Phuket
Prologo
1
“Svegliati, e svegliati Cazzo!”
Camilla Bartocchi aprì gli occhi, e con un sussulto, cercò di prendere alla gola Simone, ma l'effetto delle canne e dell'alcol si faceva ancora sentire.
Nella bocca la sabbia, nelle vene centinaia di formiche si stavano facendo il bagno, la testa come una lavatrice...
Che cazzo vuoi esclamò, chi è morto?!
Zanna è morto tossica di Merda! Simone aveva gli occhi gonfi, le lacrime non uscivano, forse erano già state versate...
Andiamo a vedere, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo avvertire la Famiglia in Italia...
Leggermente in panico, e con il fiatone, Simone continuava a scuotere Camilla, mentre il compagno di lei, un Rasta Thai, si “macchinava” ennesima canna.
Fanculo BUTTERFLY, mi rompi i coglioni, lo sai che il CHANG è alcolizzato, il suo fegato ha mollato, e cosa ci possiamo fare noi? Non siamo medici, e nemmeno Santoni, non lo riportiamo in vita! Se vuoi dei soldi caschi male, io non ho niente, e poi lui cosa avrebbe mai fatto per me?
Insomma levati dalle palle, e lasciami stare, che sono in paranoia piena!
Simone rimane leggermente attonito, e poi esclama: PROZAC ma perchè non hai tirato le gambe prima tu? Non venire più a cercarmi!
Esce sbattendo la porta del monolocale, un sudicioso gabbiotto di mattoni con il tetto in paglia, dove nemmeno i topi avrebbero osato entrare.
Tra se pensa che PROZAC vive fuori dal mondo vede le cose con la sua testa tonda, infarcita di droga ed alcol.
Mentre il loro amico comune CHANG è là, accasciato al suolo, attorniato da Thai che si divertono a fargli le foto con il telefonino, come se fosse un trofeo da mostrare.
A dire il vero corre voce che ci fosse in giro ennesima scommessa, che i Thai “puntavano” i soldi, sulla data nel quale il vecchio CHANG avrebbe mollato.
Simone parte a tutto gas, Honda Dream 100CC urla il fuorigiri, manca poco al tramonto, bisogna fare presto, bisogna fare qualcosa, servono soldi, devo telefonare!
Nella testa un susseguirsi di pensieri, negli occhi la scena straziante dell'amico a terra con la bava alla bocca.
2