I Thai sono “bombe ad orologeria”, dietro falsi sorrisi imposti da regole sociali si nasconde una violenza primitiva pronta ad uscire senza preavviso.
Cenno storico: Il coltello dalle tavole dei ristoranti Thai è stato bandito molti anni fa, perché a fine cena quando l’alcol del Mekhong whiskey la faceva da padrone ci scappava il morto!
Attualità: Nelle vicinanze di casa mia c’è una discoteca dove il fine settimana si ritrovano centinaia di ragazzini, entrano la sera tutti amici, e dopo qualche ora si ritrovano in strada con spranghe e catene, e qualche pistola! Bene che vada al mattino trovi qualche “pezzo” sparso tra le macchie di sangue, un orecchio, un dito!!
Cronaca Nera: Nel villaggio dove vivo ci sono parecchie coppie miste, c’è ancora qualche coglione che pensa che la Thai sia una mogliettina stile Geisha, mentre nella realtà è peggio di una “Siciliana Gelosa”. Qualcuno fa il furbo e magari torna il mattino ubriaco con il profumo di baldracca ancora addosso, si ritrovano con lo “scroto piantato in gola”!!! Lorena Bobbitt al confronto è una principiante…
Non me ne voglia qualche inguaribile romantico, e nemmeno i turisti, pericoli se ne corrono pochi rispettando le poche regole, e con i soldini sempre in tasca riceverete sorrisi e cordialità in abbondanza. I problemi sopra descritti sono solo per chi vive qui, o perlomeno ci prova come il sottoscritto…
Martino M. Rawai-Phuket
BANGKOK, 8 febbraio - Il calcio in Thailandia e' ancora agli inizi. Ma ha gia' preso pessime abitudini.
I giocatori del Kuiburi sono entrati nello stanzino del direttore di gara dopo la sconfitta 1-4 in un match promozione e l’hanno pestato. A salvare il signor Sukguamala non basta nemmeno l'intervento della polizia.
In un match per la promozione alla seconda divisione nazionale, l’arbitro Prakong Sukguamala è stato pestato a sangue dai giocatori della squadra sconfitta.
La sua colpa? Avere tirato fuori tre cartellini rossi. Secondo la ricostruzione del quotidiano “Thai Rath”, alla fine della partita tra il Kuiburi e il Kasem Bundit, giocata ad Ayutthaya e terminata 4-1 a favore del Kasem, i giocatori della squadra sconfitta hanno fatto irruzione nello spogliatoio del signor Sukguamala e hanno cominciato a picchiarlo selvaggiamente con pugni e calci. A salvare il direttore di gara è stata la polizia, che ha disperso gli aggressori a colpi i pistola. Ma le disavventure dell’arbitro non sono finite così.
I calciatori del Kuiburi hanno ricominciato a dargli la caccia negli uffici dello stadio e per fuggire il povero Sukguamala è finito contro uno specchio, procurandosi parecchi tagli, che hanno richiesto l’applicazione di 50 punti di sutura.
L’allenatore del Kuiburi, pur senza arrivare a giustificare l’ingiustificabile aggressione operata dai suoi giocatori, ha però dichiarato che nella sostanza i suoi ragazzi avevano ragione di essere arrabbiati perché l’arbitraggio del signor Sukguamala era stato di parte.
Il direttore di gara è stato invece invitato dalla Federazione a sporgere denuncia contro i suoi aggressori.