sabato, febbraio 09, 2008

Thailandia, arbitro picchiato a sangue.

Questa notizia ha fatto il giro del mondo, come se fosse qualcosa di assolutamente nuovo, una sorpresa!? Forse può esserlo per chi vede la Thailandia da Turista, ma per me che ci vivo è una cosa normalissima, anzi, il quotidiano.
I Thai sono “bombe ad orologeria”, dietro falsi sorrisi imposti da regole sociali si nasconde una violenza primitiva pronta ad uscire senza preavviso.
Cenno storico: Il coltello dalle tavole dei ristoranti Thai è stato bandito molti anni fa, perché a fine cena quando l’alcol del Mekhong whiskey la faceva da padrone ci scappava il morto!
Attualità: Nelle vicinanze di casa mia c’è una discoteca dove il fine settimana si ritrovano centinaia di ragazzini, entrano la sera tutti amici, e dopo qualche ora si ritrovano in strada con spranghe e catene, e qualche pistola! Bene che vada al mattino trovi qualche “pezzo” sparso tra le macchie di sangue, un orecchio, un dito!!
Cronaca Nera: Nel villaggio dove vivo ci sono parecchie coppie miste, c’è ancora qualche coglione che pensa che la Thai sia una mogliettina stile Geisha, mentre nella realtà è peggio di una “Siciliana Gelosa”. Qualcuno fa il furbo e magari torna il mattino ubriaco con il profumo di baldracca ancora addosso, si ritrovano con lo “scroto piantato in gola”!!! Lorena Bobbitt al confronto è una principiante…

Non me ne voglia qualche inguaribile romantico, e nemmeno i turisti, pericoli se ne corrono pochi rispettando le poche regole, e con i soldini sempre in tasca riceverete sorrisi e cordialità in abbondanza. I problemi sopra descritti sono solo per chi vive qui, o perlomeno ci prova come il sottoscritto…

Martino M. Rawai-Phuket

BANGKOK, 8 febbraio - Il calcio in Thailandia e' ancora agli inizi. Ma ha gia' preso pessime abitudini.

I giocatori del Kuiburi sono entrati nello stanzino del direttore di gara dopo la sconfitta 1-4 in un match promozione e l’hanno pestato. A salvare il signor Sukguamala non basta nemmeno l'intervento della polizia.

In un match per la promozione alla seconda divisione nazionale, l’arbitro Prakong Sukguamala è stato pestato a sangue dai giocatori della squadra sconfitta.

La sua colpa? Avere tirato fuori tre cartellini rossi. Secondo la ricostruzione del quotidiano “Thai Rath”, alla fine della partita tra il Kuiburi e il Kasem Bundit, giocata ad Ayutthaya e terminata 4-1 a favore del Kasem, i giocatori della squadra sconfitta hanno fatto irruzione nello spogliatoio del signor Sukguamala e hanno cominciato a picchiarlo selvaggiamente con pugni e calci. A salvare il direttore di gara è stata la polizia, che ha disperso gli aggressori a colpi i pistola. Ma le disavventure dell’arbitro non sono finite così.

I calciatori del Kuiburi hanno ricominciato a dargli la caccia negli uffici dello stadio e per fuggire il povero Sukguamala è finito contro uno specchio, procurandosi parecchi tagli, che hanno richiesto l’applicazione di 50 punti di sutura.

L’allenatore del Kuiburi, pur senza arrivare a giustificare l’ingiustificabile aggressione operata dai suoi giocatori, ha però dichiarato che nella sostanza i suoi ragazzi avevano ragione di essere arrabbiati perché l’arbitraggio del signor Sukguamala era stato di parte.

Il direttore di gara è stato invece invitato dalla Federazione a sporgere denuncia contro i suoi aggressori.

corrieredellosport.it