mercoledì, marzo 31, 2010

Come si dice: Viviamo in un'epoca davvero formidabile!


BILANCIO DI UN'EPOCA
Latte, burro e uova

1969 :
Vai a prendere il latte dal lattaio, che ti saluta, con in mano il
bidone in alluminio; prendi il burro fatto con latte di mucca,
tagliato a panetti. Poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in
un vaso di vetro. Paghi con il sorriso della lattaia ed esci sotto il
sole splendente. Il tutto ha richiesto 10 minuti di tempo.
2010 :
Prendi un carrello del cavolo, che ha una ruota bloccata, che lo fa
andare in tutti i sensi salvo in quello che tu vorresti, passi per la
porta che dovrebbe girare, ma che è bloccata perché un cretino l'ha
spinta; poi cerchi il settore latticini, dove normalmente ti ghiacci e
cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto
a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza....
Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato,
nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la
data di scadenza ed i componenti.... Lasciamo perdere!
Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e
soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e,
accidenti!!! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo!
Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un
articolo in promozione che non ha il codice....
allora aspetti e aspetti.... Poi sempre con questo carrello del
cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la
trovi perché hai dimenticato il numero della corsia....
Infine, dopo aver caricato l'auto, bisogna riportare l'arnese rotto e
solo in quel momento ti accorgi che è impossibile recuperare la
moneta.... Torni alla tua auto sotto la pioggia che è raddoppiata nel
frattempo....
E' più di un'ora che sei uscito.
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Fare un viaggio in aereo
1969 :
Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello
che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è
talmente largo che ci può stare in due.
2010 :
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura, che ti hanno
fatto togliere in dogana per passare il controllo.
Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po' forte dai una botta con il
gomito allo schienale del vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la
lista e i prezzi sono stratosferici.
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Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo
coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.
1969 :
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha
comprato, per andarsene a comprare uno uguale.
2010 :
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato.
Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta
della scuola.
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Disciplina scolastica
1969 :
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando
arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.
2010 :
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una
moto e va a spaccare la faccia al prof!
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Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.
1969 :
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince.
I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.
2010 :
La scuola chiude.
Il TG1 denuncia la violenza scolastica.
Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.
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Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila
la cintura e gli fa capire come va la vita.

1969 :
Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande
normalmente, fa degli studi, va all'università e diventa una bravo
professionista.
2010 :
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori.
Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a
convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in
prigione.
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Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e
piange. La professoressa lo raggiunge, lo prende in braccio per
confortarlo.

1969 :
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.
2010 :
La prof è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata,
si becca 3 anni di prigione con la condizionale.
Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e
gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla
professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La prof
disoccupata p interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Più
tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.
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Arriva il 25 ottobre.
1969 :
Non succede nulla.
2010 :
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono
d'insonnia e di depressione.
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La fine delle vacanze.
1969 :
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte
trainata da una Fiat 125, le vacanze terminano.
Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.
2010 :
Dopo 2 settimane sull'isola di Phuket (Thailandia) rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore
di attesa all'aeroporto, seguite da 12 ore di volo.
Al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.
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Come si dice: viviamo in un'epoca davvero formidabile!

lunedì, marzo 29, 2010

L'atteso compromesso non è arrivato, ma c'è dialogo tra governo e rossi in piazza.

di Alessandro Ursic (Fonte ANSA)

BANGKOK - L'atteso compromesso non è arrivato. Tra le "camicie rosse" thailandesi e il governo di Abhisit Vejjajiva, però, il dialogo è ormai avviato: il primo ministro ha incontrato oggi per la prima volta - in un colloquio trasmesso in diretta a reti unificate - i tre maggiori leader del movimento fedele all'ex premier Thaksin Shinawatra, in piazza da 17 giorni a Bangkok per chiedere nuove elezioni. La discussione si è conclusa con un nulla di fatto, ma una nuova tornata di negoziati è stata fissata per domani sera.

L'incontro, durato tre ore, si è svolto in un'atmosfera amichevole, ma le parti sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni: Abhisit - salito al potere grazie a un ribaltone parlamentare - si è detto disposto a sciogliere il Parlamento, ma solo dopo aver emendato la Costituzione introdotta dai militari dopo il colpo di stato che nel 2006 depose Thaksin; i "rossi" esigono invece elezioni immediate, assicurando di frenare le loro proteste nell'eventuale campagna elettorale e promettendo di riconoscere qualsiasi risultato.

Il Paese dovrà comunque andare alle urne a fine 2011, e diversi commentatori ipotizzano un accordo per anticiparle di un anno. Abhisit ha già fatto capire di non escludere tale ipotesi. Ma la figura di Thaksin - mai menzionato oggi - aleggia sul negoziato: il magnate, condannato in contumacia a due anni per corruzione, è amato dalle classi medio-basse e visto come un manovratore di masse dall'elite, che ne teme il ritorno in patria. Sebbene affermino di battersi per una Thailandia più giusta, i leader dei "rossi" non sembrano disposti ad accettare la definitiva scomparsa dalla politica dell'uomo che ispira - e finanzia, secondo molti osservatori - la loro protesta. Le attuali manifestazioni, va ricordato, sono state organizzate subito dopo la sentenza della Corte suprema che ha confiscato un miliardo di euro del patrimonio dell'ex premier. Decine di migliaia di manifestanti continuano, intanto, il loro bivacco nella parte storica di Bangkok, incoraggiati dall'aver costretto alle trattative un governo inizialmente irremovibile. Le dimostrazioni rimangono pacifiche, ma negli ultimi giorni una serie di esplosioni non rivendicate - l'ultima si è verificata oggi all'alba nel complesso militare che ospita Abhisit, ferendo quattro soldati - hanno alzato il livello della tensione.

domenica, marzo 28, 2010

La Thailandia dopo le ultime annate “magre” dovute alla recessione mondiale sta risalendo la china.

Fonte: http://www.mondointasca.org/articolo.php?ida=17725&sez=10&pag=1

di Federico Formignani

I miei cofanetti sono i gusci delle ostriche, nei quali tengo le mie perle orientali; per aprirli uso la marea, chiave che spalanca i gusci delle ostriche, dopodiché prendo quelle perle orientali e faccio corone... (Margaret Cavendish, 1668)


Juthaporn Renrgronasa, Deputy Governor a Bangkok della TAT

Un paese lontano, certo, ma molto popolare tra gli Italiani. Per il fascino di Bangkok e dei suoi mille canali e imbarcazioni. Per gli elefanti, bardati e coloratissimi a nobilitare cerimonie religiose e civili. Per i monti aspri e discontinui, simili a onde verdi a coprire le terre del nord; per le spiagge dorate, per le infinite isolette che bordano le coste frastagliate. E per lo tsunami, che non ha tuttavia mortificato l'animo gentile degli abitanti, sempre pronti ad accogliere i visitatori con un sorridente “Sawasdee!” (Benvenuti!).

La Thailandia è terra tra le più belle del mondo, da visitare e conoscere, non solo per le meraviglie naturali che offre, ma anche e soprattutto per la millenaria storia che la caratterizza; una storia che trasuda tradizione e cultura, antichi fasti e modernità assolute, villaggi semplici nei quali la vita scorre come nel lontano Medioevo e città rutilanti di luci e di vita.

Come tutti i paesi a forte vocazione turistica, anche la Thailandia, dopo le ultime annate “magre” dovute alla recessione mondiale, sta risalendo la china e si sta organizzando per accogliere al meglio i turisti che desiderano visitarla; e molto spesso queste sono seconde e terze visite. Ne parliamo con la Signora Juthaporn Renrgronasa, Deputy Governor a Bangkok della TAT (Tourism Authority of Thailand). Mrs. Rerngronasa, incontrata a Milano in occasione della recente BIT (Borsa del Turismo) è incaricata dell’International Marketing per i mercati dell’Europa, Africa, Medio Oriente e America.


Vista aerea dell'area di Krabi

Come vede il quadro generale del turismo nel suo Paese?

A partire dall’agosto dello scorso anno, si sono verificati chiari segni di ripresa. Ripresa dovuta in primo luogo al miglioramento dell’economia mondiale registratasi nell’ultimo trimestre del 2009, unitamente allo stabilizzarsi della situazione politica nel mio paese. Non escludiamo poi la minore gravità dell’ondata di influenza che ad inizio anno aveva spaventato non pochi turisti. Infine, alcune misure adottate dal Governo per favorire i flussi turistici: esenzione dall’imposta sul visto, riduzione delle tasse per decolli e atterraggi, campagne di marketing per risollevare l’immagine della Thailandia e rafforzarne la vocazione ad “accogliere” i viaggiatori. Tutto ciò ha indubbiamente portato tangibili benefici.

Per quanto riguarda l’arrivo degli Italiani, com’è la situazione?

La flessione è stata più lieve rispetto ad altri paesi. Abbiamo registrato un incremento del 6% rispetto ai dati del 2008, in particolare nella seconda metà del 2009. In Thailandia arrivano oltre 14 milioni di turisti internazionali; gli italiani sono stati 150mila l’anno scorso, attratti dalle molte possibilità che il paese offre. Spiagge, mare, destinazioni archeologiche e culturali, non esclusi i viaggi di nozze, che da noi vantano una tradizione consolidata. Molti luoghi oramai famosi (Phuket, Samui, Phang-Mga Bay e Krabi) vengono davvero vissuti come il “viaggio” per eccellenza, il viaggio di una vita. Di pari passo con il flusso turistico verso le località più note – e la capitale è sempre tra queste – hanno avuto un grande impulso anche le mete del lusso: splendide strutture ricettive, situate in luoghi altrettanto splendidi.


Bangkok

E il 2010 cosa riserberà, in tema di arrivi, alla Thailandia?

Col miglioramento della situazione economica in generale, ci aspettiamo un aumento degli arrivi valutabile attorno al 7-10%, con la concreta possibilità di raggiungere, per la fine di quest’anno, la cifra globale di 16 milioni di arrivi. Anche l’andamento della nostra economia interna fa ben sperare che tale obiettivo possa essere raggiunto. Parlando dell’incoming internazionale, è bene ricordare che la maggior parte degli arrivi provengono da paesi relativamente vicini alla Thailandia: 1 milione e 700mila dalla Malesia, 1 milione e 200mila dal Giappone, 1 milione dalla Cina. Anche molti paesi europei sono presenti in questa speciale classifica: in testa la Gran Bretagna (800mila) seguita dalla Scandinavia (700mila), quindi dalla Germania (450mila) e dalla Francia (400mila). Dall’Europa arrivano circa 4 milioni di turisti. Il flusso di denaro complessivo così originato, sfiora all’incirca i 15 bilioni di dollari.

Quindi, per mantenere e possibilmente aumentare tali entrate, su cosa puntate per promuovere il “prodotto” Thailandia?

Si è scelto in primo luogo di rafforzare il marchio Thailandia, quindi il prodotto, come lo ha definito lei. Promuoveremo il turismo eco-sostenibile e nel far conoscere sempre più l’offerta globale del nostro paese, porremo maggiore enfasi sul marketing digitale. Per poter comunque fronteggiare nel migliore dei modi gli strascichi che la recente crisi ha lasciato, punteremo per l’Italia sui tradizionali viaggi di nozze, intensificheremo la collaborazione con i tour operator e i media del trade e consumer, facendo conoscere nuove mete, assieme a quelle tradizionali. Un aspetto degno di considerazione finale, oltretutto, è legato all’iniziativa promozionale dei viaggi finalizzati “anche” ad accurati “check-up” in cliniche specializzate e a costi davvero competitivi. Visitare un bel paese e visitarlo avendo anche la possibilità di controllare il proprio stato di salute, non è obiettivo da trascurare.


Doi Inthanon (2565 metri), il monte più alto della Thailandia

Per restare nel solco del turismo tradizionale tailandese, quali sono i “tipi” di turismo preferiti dai visitatori?

Risposta facile e consolidata! Quello del mare, con grandi alberghi, servizi inappuntabili, spiagge da sogno, strutture adeguate e di classe. I resort nuovi che vengono concepiti debbono tener conto della funzione complessiva che andranno a svolgere, ma anche della necessità di conservare, a beneficio di chi arriva magari da molto lontano, quel certo fascino familiare che risponde bene al nostro motto: “Amazing Thailand” (Thailandia sorprendente, qualche volta persino stupefacente!). In più, favoriti anche da aumentati collegamenti aerei, i turisti troveranno nuove strutture per lo sport all’aria aperta (golf, sport acquatici ecc.). Stiamo poi curando due aspetti in precedenza non molto considerati, nel nostro paese: quello della “cucina comparativa”, favorendo nei turisti l’accostamento di sapori speciali di casa nostra con quelli tradizionali di casa loro e il turismo indipendente, migliorando l’accoglienza e i punti d’appoggio in generale per chi desidera sviluppare questo modo di visitare il paese.

È di pochi giorni fa, se non sbaglio, l’anniversario della TAT Thailandese. Come lo volete celebrare?

È vero. Il 18 marzo scorso sono stati celebrati i primi 50 anni di vita della massima Autorità del Turismo Tailandese. E’ stato quindi varato il “Golden Jubilee Media Mega Fam Trip”. Un giubileo d’oro festeggiato invitando circa 400 partecipanti, scelti tra giornalisti di turismo e personaggi di spicco per l’industria del turismo tailandese. Oltre ad assistere a seminari di lavoro di vario genere, tutti incentrati sull’offerta turistica del nostro paese, i partecipanti hanno avuto modo di effettuare escursioni di tipo culturale, visite a musei, serate di gala. Gli onori di casa sono stati affidati a Suraphon Svetasreni, Governatore della TAT.

venerdì, marzo 26, 2010

Anteprima Foto Isola Koh Tachai (Nuova Escursione)



















Come promesso queste sono le prime foto della nuova escursione che voglio proporvi per anno venturo.
Stiamo parlando di Koh Tachai una bellissima Isola che fa parte del parco marino delle Similan, ancora "vergine" senza strutture ricettive di nessun tipo. Se riesco faccio un Tour a fine mese, nel mentre vi lascio foto (Poche si è rotta la macchina) dell'amico Alberto primo turista al quale ho organizzato questa "spedizione esplorativa".

Il racconto di Alberto Nicolis:

Arriviamo a Khao Lak alle 8,40 … il tempo per dare le credenziali e avere lo sticker per la maglietta, un dolcetto e la toilette, poi maschera e pinne; esigo un paio nerazzurro e lo ottengo, poi via tutti per l’imbarco alle 9 sul motoscafo veloce (40 nodi), con tre motori Honda a fasatura variabile da 225 hp ciascuno.
Conto, siamo in 28 turisti e 9 membri di equipaggio e in piu’ 2/3 ragazzini (forse figli dei marinai ? la scuola e’ finita, viaggio premio per riempire la barca?); sfortunatamente mi metto dietro il sedile del nocchiero e saro’ tormentato da una radio per tutto il viaggio, ma posso vedere la plancia, con il contagiri dei tre motori, che viaggiano costanti a 5.300 rpm, tre piccoli manometri ed un altro ancora, non identificati, poi il navigatore; dalla mappa immagino che la rotta sia una retta per 320, fino a incocciare l’isola, poco piu’ a nord dell’ultima isoletta targata Similan, dove arriviamo per le 10,30 dopo un noioso sballottamento foraggiato da snack e bibite.

Scendiamo direttamente in spiaggia, poi il boat va ad ancorarsi al largo in vista della bassa marea; Martino mi aveva indicato l’isola priva infrastrutture, ma vedo che e’ stata gia’ attrezzata con strutture in cemento (bagni ladies and gents) generatore, cucina e pure
un sistema di illuminazione (4 staff risiedono qui) e ci dicono che con la prossima stagione, da novembre, sara’ possibile pernottare – e’ lo stesso parco delle Similan.

L’isola e’ una collina di foresta emergente dalle acque, con un vasto pianoro dietro la spiaggia bianchissima che si estende per 4/500 metri, finissima; nel bagnasciuga si affonda fino alle caviglie e poi e’ subito reef.
Monto le pinne nerazzurre e una modesta maschera e sono in acqua, decidendo per un ampio giro fino alle rocce che chiudono la spiaggia a sud per poi puntare verso nord.
Le formazioni di corallo emergono dal fondo sabbioso e i ‘maitres chocolatiers’ si sono dilettati a conformarle in sottili scaglie di cioccolato fondente, al caffe’ e al caramello; altre strutture paiono enormi funghi a cappello rovesciato, puntinati come da tanti fiammiferi, tanti bouquet di coralli colorano il mare di azzurro, di verde e di giallo, mentre il verde appare a tratti dominante per la presenza di uno strato di piccole alghe.

I pesci non mancano, da quelli da acquario, piccoli e coloratissimi, che si muovono tutti insieme, a scatti, compattando il gruppo o allargandolo con guizzi improvvisi, a quelli di notevoli dimensioni, fino a due spanne, maestosi nel loro pinneggiare lento sul fondo.
Il mare e’ quello delle isole Similan, strano che l’isola abbia una sua identita’ autonoma,
penso, mentre giro tra le varie strutture di corallo cercando delle murene, che non vedo, e sperando di incappare in una tartaruga … vedo in compenso un gruppo di pesci neri che si stagliano diversi da quelli colorati; non ricordo di avere mai visto dei pesci lunghi una spanna con una chiazza gialla prima della coda, mentre altri pesci sono dei classici deja vu di queste spedizioni di snorkeling; tanti pesci bianconeri, a righe e a pois, tra cui un pesce palla bello grasso… nessun pesce nerazzurro, solo le mie pinne. Ogni tanto gruppi di piccole meduse guastano la festa degli occhi e impongono attenzione per schivarle, ma indosso una maglietta bianca del tiro a segno (prima versione) e sopra una life racket, per cui le modeste punture assillano solo braccia e gambe.

Arrivo tardi per il rancio, ma il cibo e’ sempre troppo in queste spedizioni e mi faccio un piatto di buoni gamberetti di medie dimensioni, e un paio di stick di alette di pollo bbq, con verdura saltata e poi un mix di angurie e ananassi.
La temperatura e’ fresca, l’ambiente piacevole e mi andrebbe un abbiocco, sono stanco, ma c’e’ da fare una breve passeggiata nella foresta per fotografare dei crab che stanno in bella vista senza alcun timore, mentre alcune lucertolone sfrecciano via veloci.
Poi, sulla scogliera a visionare dei piccoli squali, che pero’ non si vedono, la guida si scusa per l’acqua mossa che non consente la visione.
Ultimo snorkeling: portano col gommone alla fine della barriera e rientriamo a nuoto con la luce del primo pomeriggio che rende ancora piu’ bella la visione del fondale; i pesci ora si danno da fare e brucano non so cosa sul corallo o tra le alghe, mentre non si vedono le meduse, meglio cosi’ … non uscirei piu’ ma ci hanno detto che l’imbarco inizia alle 15,30 a piccoli gruppi col gommone per via della bassa marea e rientro rischiando di raschiarmi sui coralli vicini alla riva.

Rotta per 140 tutti stanchi ma felici… le 5 ore passate sull’isola sono state belle, ma il viaggio tra battello e auto e’ durato 8 ore … rientro alle 20,10 (18,10 stava scritto sul voucher … ma ci sarebbe voluto un elicottero).
Questa gita in un giorno e’ troppo faticosa, come le Surin e le Similan, ma solo a queste ultime conviene pernottare, per la varieta’ di isole e snorkeling che si fa in due giorni.

Fonte facebook Amici di Phuket

http://www.facebook.com/amici.di.phuket

mercoledì, marzo 24, 2010

La situazione per l'industria del turismo thailandese promette di essere più favorevole nel 2010


Negli ultimi 50 anni, TAT ha lavorato duramente per migliorare l'industria del turismo. Oggi la Thailandia è una delle mete turistiche più popolari e conosciute nel mondo per la qualità e la varietà delle sue attrazioni turistiche, per lo shopping di alto livello e per il rapporto qualità-prezzo dei prodotti e dei servizi offerti. Il numero dei visitatori è cresciuto da 81.000 nel 1960, a 14 milioni nel 2009. Quest'anno TAT prevede tra i 15 e 15.5 milioni di arrivi, con un target di spesa di 12,7 miliardi di euro. Oggi il turismo svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo socio-economico thailandese. Sono stati investiti miliardi di dollari in questo settore che dà lavoro a circa tre milioni di persone in tutto il paese – aggiunge Svetasreni – Questa significativa crescita del turismo ha contribuito allo sviluppo sostenibile delle comunità e di numerose attrazioni turistiche in tutto il paese, ha stimolato il turismo nazionale promuovendo la rinascita di feste tradizionali e ha dato luogo a innumerevoli attività che hanno relazione con questo ambito.

La Thailandia è conosciuta, a livello internazionale, come una delle destinazioni turistiche migliori al mondo. L'esistenza sia di un Ente del Turismo (TAT) che del Ministero del Turismo e dello Sport, riflette il ruolo significativo che questo settore ricopre a livello nazionale. Tuttavia, stanno emergendo nuove sfide per il futuro, secondo quanto dichiarato da Suraphon:
"Se i primi 50 anni di sviluppo sono stati in gran parte incentrati sulla massimizzazione del ritorno economico, nei prossimi 50 anni è necessario un impegno equivalente per minimizzare l'impatto ecologico".

Infatti , recentemente TAT insieme con Thailand Ecotourism and Adventure Travel Association e Go Magazine, ha lanciato il "Green Heart Project". Questo progetto si pone l’obiettivo di rendere i giovani thailandesi più consapevoli dell’ambiente, organizzando attività di apprendimento incentrate sulla tutela degli ecosistemi e sulla responsabilità sociale.

Per quanto riguarda il mercato italiano, la direttrice di TAT Italia, Wiyada Srirangkul, ha commentato che l’Italia è stata colpita in misura più lieve dalla flessione generale e TAT Italia ha riscontrato notevoli risultati alla fine dell’anno 2009, con un incremento del numero dei turisti del 6% rispetto al 2008, in particolare nella seconda parte del 2009. Dei 14,1 milioni di turisti internazionali che hanno visitato la Thailandia durante lo scorso anno, gli italiani sono stati 150.000. Tra i target principali i viaggi di nozze hanno avuto una posizione di rilievo.
Un numero considerevole di coppie ha scelto la Thailandia con le sue bellissime isole, le spiagge, le destinazioni archeologiche e culturali, come LA destinazione del viaggio di una vita: Phuket, Samui, Phang-Nga Bay o Krabi. Anche il segmento del lusso ha ottenuto risultati molto positivi, secondo i commenti di alcuni operatori.
La situazione per l'industria del turismo thailandese promette di essere più favorevole nel 2010. La condizione economica dei singoli paesi continua ad essere il fattore principale che influenza la crescita di ogni mercato target. TAT prevede che il numero dei turisti internazionali crescerà tra il 7 e il 10% , con la possibilità di raggiungere nel corso del 2010 i 16 milioni di arrivi internazionali. Anche l'economia thailandese sta mostrando segni di crescita continua per il 2010.
Oltre a questi obiettivi, TAT Italia si concentrerà sul target tradizionale dei viaggi di nozze, nel consolidare la collaborazione con i tour operator e con i media trade e consumer, nell’offrire al mercato italiano nuovi interessanti luoghi da esplorare ed esperienze da scoprire.
In particolare, TAT Italia sta lanciando il tema dei check-up medici in ospedali e cliniche della Thailandia per i turisti italiani che visitano il paese interessati a effettuare controlli medici professionali a prezzi competitivi.

Fonte: http://www.ilturista.info

venerdì, marzo 19, 2010

Una Giornata al Jungle Splash (Parco Acquatico)

Costato la folle cifra di 500milioni THB il Jungle Splash non sembra riscuotere il successo sperato.
Ieri praticamente c'erano più bagnini che turisti! Forse il motivo è la lontananza, forse il prezzo salato d'ingresso, forse a Phuket il turista cerca il bel mare.
Il sito ufficiale è questo: http://splashjunglephuket.com
Il parco si trova praticamente sopra aeroporto, si sentono gli aerei atterrare a 1KM di distanza, il prezzo ingresso 1500THB per i turisti, bambini da 3-10 anni la metà.
Per i Thai 750THB, per me che parlo Thai dopo una breve intervista in lingua locale ingresso ridotto! Se riuscite a dimostrare di vivere a Phuket vi fanno lo sconto.
Il parco è davvero bello, come gli scivoli fantastici, tutto molto curato con personale qualificato attento a tutto soprattutto la sicurezza.
Appena qualcuno “sgarra” viene richiamato!
A mio avviso è una bella idea almeno per noi residenti, e sicuramente con Tiziano ci ritorno spesso, per i Turisti non mi sembra un'attrattiva degna di nota, meglio una giornata al mare oppure un'escursione.
A mio avviso dovrebbero abbassare i prezzi ulteriormente e puntare sul turismo interno.
All'apertura ufficiale sparavano la cifra di 2000THB a persona!!! In un mese si sono "ridimensionati" vedremo in futuro.

Luogo: Phuket Mai Khao Beach
Foto facebook (Amici di Phuket)



















































































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