venerdì, febbraio 27, 2009

Il destino dell'umanità è appiattirsi in una mediocrità sempre più invalicabile, senza genialità, senza spinte in avanti.

Oggi stavo tanto bene a Koh Bon da solo che mi son fatto i miei ragionamenti:

C’è uno squilibrio all’interno dell’uomo tra la sua limitata capacità di prevedere e di interpretare le ricadute dei processi tecnologici avviati e quindi di assumerne la piena responsabilità. In questa prospettiva si cela il rischio, gravissimo, della ininfluenza dell’uomo rispetto a ciò che lui stesso produce.
Se continuiamo ad inquinare il mondo sono CAZZI NOSTRI!
Oh avete capito?
SONO CAZZI NOSTRI!!!!

Bisogna discutere su diritti umani in Birmania

Bangkok, 26 feb. (AP) - In vista dell'annuale summit dell'Asean, l'Associazione dei paesi del sud est asiatico, a cui partecipano anche i leader birmani, Amnesty International lancia un appello affinché la giunta militare della Birmania non commetta più abusi nel paese. Anche gli Stati Uniti hanno condannato Rangoon (oggi Yangon) per la "brutale oppressione dei dissidenti" attraverso una campagna di uccisioni extragiudiziali, sparizioni e torture.

"Per essere degno del suo nome, l'Asean deve chiedere il rispetto dei diritti umani in Birmania", ha dichiarato Amnesty in un comunicato. Le critiche giungono mentre i leader dei 10 stati membri dell'Associazione si preparano a un meeting di tre giorni, da domani a domenica, nella località di mare tailandese di Pattaya, dove hanno manifestato oggi anche 300 dimostranti anti-governativi che chiedono il ritorno dell'ex premier Thaksin Shinawatra. Stesse proteste si stanno tenendo anche a Bangkok, capitale della Thailandia che quest'anno detiene la presidenza di turno dell'associazione.

Ma al centro dell'agenda dei membri Asean più che il rispetto dei diritti umani si trovano le misure da prendere per far fronte alla crisi economica mondiale. In dicembre gli Stati membri hanno firmato un documento che prevedeva tra le altre cose l'evoluzione dell'Associazione verso un mercato comune entro il 2015 sul modello dell'Unione europea.

giovedì, febbraio 26, 2009

Da Genova a Phuket a consolidare il 140° anniversario delle relazioni internazionali

Sarà un viaggio di 8000 miglia in barca a vela da Genova a Phuket a consolidare il 140° anniversario delle relazioni internazionali tra l’Italia e la Thailandia.

Oggi, presso la sede genovese dello Yacht Club Italiano, il “Pasaya”, lo Sleeker
45 condotto dallo skipper Simone Perotti, ha salpato l'ancora per affrontare il
lungo itinerario che lo porterà nel mese di luglio ad attraccare al porto
thailandese di Phuket.
L’iniziativa, al via ufficialmente con la cerimonia di partenza dell’imbarcazione
celebrata dall’Ambasciatore del Regno di Thailandia a Roma Pradap
Pibulsonggram e dal Console Generale Onorario della Thailandia a Genova
Franco Novi alla presenza delle autorità locali, ha come obiettivo di creare per
qualche mese un ponte tra due Paesi lontani per consolidare così una lunga
amicizia.
Come detto, si tratta del 140° anniversario delle relazioni tra Italia e Thailandia
che ebbero inizio nel 1868 con la firma del Trattato di Amicizia, Commercio e
Navigazione. Da allora il legame tra le due nazioni non si è mai interrotto: nel
2008 numerosi sono stati gli eventi culturali e sociali organizzati a Bangkok e
in diverse città italiane dalle rispettive ambasciate. Per l’occasione è stato
realizzato un logo che rappresenta l’amicizia tra i due popoli: due ghirlande - di
alloro a simboleggiare l’Italia e di gelsomino la Thailandia - che si intrecciano
rafforzando così le relazioni commerciali e politiche tra i due Paesi.
L’avventura del “Pasaya” (“maliarda” in italiano), ha come finalità di suggellare
questo legame che dura da quasi un secolo e mezzo. L’equipaggio sarà
impegnato per tanti mesi in un viaggio lungo e faticoso: 8000 miglia attraverso
il Mar Mediterraneo, il Canale di Suez, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano. La
prima tappa è prevista a Tel Aviv in Israele, la seconda a Gibuti, la terza alle
Maldive e poi, finalmente, l’arrivo a Phuket nel mese di luglio.
Un blog dedicato (www.genovaphuket.com) terrà informati giorno per giorno
tutti gli appassionati raccontando la rotta, le condizioni meteorologiche, gli
avvistamenti ma anche le storie e gli incontri, i luoghi e gli avvenimenti
osservati durante la navigazione.
Il “Pasaya”, di proprietà di un industriale thailandese, è una modernissima
imbarcazione da gara di quasi 14 metri in alluminio progettata e realizzata da
Oliviero Godi e Renzo Fognini, architetti della Sleeker Boats, azienda con
cantieri a Ranica presso Bergamo. A condurla in questa avventura sarà un
equipaggio di otto persone capitanate da Simone Perotti, un ex manager della
comunicazione, oggi scrittore e skipper a tempo pieno, nonché collaboratore di
riviste e giornali dedicati al mondo del turismo e della vela.

Simone Perotti
www.simoneperotti.it
Grazie al suo mix unico di esperienze, Simone Perotti è stato scelto per
essere il capitano che guiderà il “Pasaya” nella grande rotta dall'Italia alla
Thailandia che celebrerà il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche
tra i due Paesi.
Lo skipper aggiornerà gli appassionati con un blog
(www.genovaphuket.com) dove racconterà le avventure, i luoghi, e le
persone incontrate durante la navigazione.
Nato nel 1965 a Frascati (Roma) da famiglia genovese, laureato in
Letteratura Italiana, dopo aver conseguito un Master in Relazioni
Pubbliche, Simone Perotti per 19 anni ha lavorato in varie aziende
ricoprendo la carica di Direttore delle Relazioni esterne e degli Affari
Istituzionali. Ma la sue vere passioni sono sempre state la scrittura di
romanzi e la vela.
Il legame con il mare inizia a 16 anni, successivamente è stato skipper e
istruttore di vela per più di 15 anni. Da poco ha lasciato il suo lavoro per
andare a vivere a Bolano, un piccolo paese vicino alla Spezia e alle Cinque
Terre, che è anche il luogo in cui ha sede Spray srl, società da lui fondata
nel 2004 che fornisce servizi di noleggio barche, corsi di vela e di
organizzazione di eventi legati al mare.
Ha partecipato a numerose competizioni a livello locale, regionale e
nazionale, e di solito come skipper percorre in media 3500 miglia annue di
mare.
La sua esperienza include la partecipazione, col team Mascalzone Latino,
a una delle regate del Farr 40 World Championship 2006 (Mascalzone
Latino è stato poi Campione del Mondo dello stesso anno) e la presenza
come 18° a bordo di Emirates Team New Zealand durante un allenamento
e a bordo di Luna Rossa nella gara contro Mascalzone Latino durante
l'ultima edizione dell'America's Cup a Valencia nel 2007.
Come scrittore ha pubblicato quattro libri con Bompiani e White Star.

mercoledì, febbraio 25, 2009

Arriva da Phuket la ricetta anti crisi.


Fonte: http://www.repubblica.it Affari & Finanza

Al vertice europeo di Berlino ha fatto da contrappunto un analogo summit dei paesi dell'Estremo Oriente sull'isola thailandese di Phuket. Ma a differenza degli europei che si sono limitati a dichiarazioni di principio, gli asiatici hanno messo sul tavolo risorse reali. Hanno deciso di triplicare la dotazione di capitali della Asian Development Bank (Adb), rafforzando inoltre con 40 miliardi di dollari Usa un fondo di liquidità speciale destinato a soccorrere i paesi dell'area che si trovassero confrontati con una crisi di sfiducia dei mercati. Il capitale della Adb aumenterà a 115 miliardi di dollari: è il primo aumento di mezzi propri deciso dai suoi soci in 15 anni.

La decisione è stata presa dai 10 Stati membri dell'associazione del sudest asiatico (Asean) a cui si sono aggiunti per il vertice di Phuket anche Cina, Giappone e Corea del Sud. Assieme, questi paesi controllano la più vasta quantità di riserve valutarie del pianeta, quasi 4.000 miliardi di dollari. Hanno deciso di rafforzare gli accordi swap fra le loro banche centrali, per essere pronti a intervenire tempestivamente di fronte alle prime avvisaglie di una bancarotta sovrana, come quelle che sconvolsero l'area nel 1997.

La situazione oggi è profondamente diversa rispetto a 12 anni fa, per la solidità delle bilance dei pagamenti e delle finanze pubbliche della maggior parte di questi paesi. Tuttavia l'Estremo Oriente è stato colpito duramente dalla recessione globale che ne ha depresso le esportazioni, e in qualche paese questo ha provocato già fughe di capitali e tensioni valutarie (Corea del Sud).

Un effetto collaterale di questa crisi globale sarà la "riunificazione" cinese? C'è chi pensa che oggi la Repubblica Popolare potrebbe realizzare il suo sogno di incorporare Taiwan senza sparare neanche un colpo di cannone. L'isola di Taiwan infatti è stremata dalla crisi e il rafforzamento dei legami con la Cina continentale sembra un'àncora di salvezza. Il ministro dell'Economia taiwanese, Yiin Chii-ming, ha dichiarato che l'isola deve firmare al più presto un trattato di libero scambio con la Repubblica Popolare, se vuole arginare il tracollo dell'export. Da quando Taiwan si separò politicamente dalla Cina (al termine della guerra civile nel 1949), i rapporti non sono mai stati così cordiali tra le due sponde dell'omonimo Stretto. Il presidente Ma Ying-jeou è lui stesso fautore di un riavvicinamento, quantomeno economico-commerciale.

In questa crisi Taiwan - assai più piccola ed estremamente dipendente dall'export - è ben più vulnerabile della sua gigantesca vicina. Le esportazioni made in Taiwan sono crollate del 40% su base annua negli ultimi due mesi. L'isola è già ufficialmente in recessione dal terzo trimestre 2008 quando il Pil è sceso dell'8,4% su base annua.

martedì, febbraio 24, 2009

Cosa si nasconde agli occhi del turista, la verità sul paese del sorriso?

Prendo spunto dal sito dell'amico Ivan www.visaforthai.com e dagli ultimi omicidi avvenuti in Phuket a danno di stranieri voglio mostrarvi le classifiche dei crimini in Thailandia.
Il centro di ricerca mondiale Nation Master che raccoglie i crimini per nazione e li compara, la Thailandia è nei primi posti praticamente in tutto!
Primo posto in omicidi d'arma da fuoco, primo posto nel numero di detenuti donne!
Le donne Thai, quelle che ci hanno raccontato essere tanto “gentili e premurose”??
Ma come dirà qualcuno, il paese del sorriso, ci sono stato in ferie tutto favoloso, tutta gente cordiale!
In effetti nelle “cupole del turismo” veramente è tutto monitorato da flotte di poliziotti molti in borghese, ma la Thalandia non è solo TURISMO!
Da turisti avete visto “un teatrino”, un buon modo di vendere il proprio prodotto ma non la realtà di un paese con molti problemi, che rimangono per altro confinati tra locali.
Quindi voglio rassicurare tutti i turisti, qui nessuno vuole “rompere il giocattolo”, non correte grandi rischi in ferie, i luoghi turistici sono sicuri per i turisti!
Viviamo in un mondo si stereotipi, la Thailandia nell'immaginario collettivo è spiagge bianche a basso costo e gente tranquilla, per altri un mega bordello, la realtà è molto più complessa!
Al sud i separatisti negli ultimi 2anni hanno provocato oltre duemila morti civili! Ripeto duemila morti civili! E tutto questo a soli 400KM dalla iper turistica Phuket.
Io che li conosco “un poco” non mi stupisco,vivendo qui ho visto cose che non posso raccontare in un blog, ma Tarantino mi scrittura subito per il copione del suo prossimo film splatter.


Welcome to NationMaster, a massive central data source and a handy way to graphically compare nations. NationMaster is a vast compilation of data from such sources as the CIA World Factbook, UN, and OECD. Using the form above, you can generate maps and graphs on all kinds of statistics with ease.

Morti ammazzati da arma da fuoco, Thailandia primo posto
Showing latest available data.
Rank Countries Amount (top to bottom)
#1 Thailand: 79.5805
#2 South Africa: 59.2028
#3 Colombia: 45.2092
#4 Slovakia: 45
#5 Guatemala: 42.0706
#6 Zimbabwe: 39.6026
#7 United States: 39.5604
#8 Paraguay: 37.8987
#9 Macedonia, Republic of: 35.6164
#10 Uruguay: 35.2941
#11 Côte d'Ivoire: 33.6982
#12 Germany: 28.5714
#13 Barbados: 28.5714
#14 Portugal: 25.3776
#15 Slovenia: 25
#16 Belarus: 24.628
#17 Mexico: 20.6051
#18 Lithuania: 18.3223
#19 Hungary: 17.6707
#20 Spain: 16.4129
#21 Australia: 16.3435
#22 Bulgaria: 15.9494
#23 New Zealand: 13.4615
#24 Czech Republic: 13.4432
#25 Estonia: 12.8049
#26 Latvia: 11.194
#27 Chile: 10.3053
#28 Azerbaijan: 7.377
#29 Poland: 7.1062
#30 Moldova: 5.4348
#31 Ukraine: 3.7682
#32 Singapore: 2.6316

Percentuale Donne Detenute in Prigione, Thailandia Primo posto
Rank Countries Amount (top to bottom)
#1 Thailand: 20.3%
#2 Bolivia: 16.7%
#3 Qatar: 11.8%
#4 Paraguay: 11.3%
#5 Costa Rica: 10.8%
#6 Singapore: 10.4%
#7 Argentina: 9.5%
#8 Malaysia: 9%
#9 United States: 8.5%
#10 Peru: 8.1%
#11 Spain: 7.8%
#12 Andorra: 7.3%
#13 Jamaica: 7.3%
#14 Portugal: 7.2%
#15 Nepal: 7.1%
#16 Panama: 6.9%
#17 Netherlands: 6.8%
#18 Guatemala: 6.8%
#19 Australia: 6.7%
#20 Saudi Arabia: 6.6%
#21 Belize: 6.4%
#22 Mozambique: 6.3%
#23 Chile: 6.3%
#24 Switzerland: 6.2%
#25 Belarus: 6.1%
#26 Luxembourg: 6.1%
#27 Colombia: 6.1%
#28 Hungary: 6%
#29 Suriname: 5.9%
#30 Ukraine: 5.9%
#31 Russia: 5.8%
#32 Cyprus: 5.8%
#33 Austria: 5.7%
#34 Venezuela: 5.7%
#35 Japan: 5.7%
#36 Finland: 5.6%
#37 Kiribati: 5.5%
#38 Vietnam: 5.5%
#39 Sweden: 5.4%
#40 Vanuatu: 5.4%
#41 Cambodia: 5.3%
#42 Latvia: 5.3%
#43 Norway: 5.3%
#44 Estonia: 5.2%
#45 Canada: 5%
#46 Germany: 5%
#47 Oman: 5%
#48 Greece: 4.9%
#49 El Salvador: 4.8%
#50 Denmark: 4.7%
#51 Iceland: 4.7%
#52 Romania: 4.7%
#53 New Zealand: 4.6%
#54 Swaziland: 4.6%
#55 Barbados: 4.5%
#56 Czech Republic: 4.5%
#57 Albania: 4.4%
#58 China: 4.4%
#59 Italy: 4.4%
#60 Mexico: 4.4%
#61 Uganda: 4.3%
#62 Botswana: 4.2%
#63 Kazakhstan: 4.2%
#64 Papua New Guinea: 4.2%
#65 Mauritius: 4.1%
#66 Belgium: 4.1%
#67 Brazil: 4.1%
#68 Mongolia: 4.1%
#69 Croatia: 4.1%
#70 Philippines: 4%
#71 Lesotho: 3.9%
#72 Malta: 3.9%
#73 France: 3.8%
#74 Indonesia: 3.7%
#75 Senegal: 3.7%
#76 Saint Lucia: 3.7%
#77 Turkey: 3.7%
#78 Kyrgyzstan: 3.6%
#79 Slovenia: 3.6%
#80 Kenya: 3.6%
#81 Zimbabwe: 3.5%
#82 Sri Lanka: 3.5%
#83 Iran: 3.5%
#84 Benin: 3.5%
#85 Morocco: 3.3%
#86 Angola: 3.3%
#87 Guyana: 3.1%
#88 Trinidad and Tobago: 3.1%
#89 Dominican Republic: 3.1%
#90 Bulgaria: 3.1%
#91 Madagascar: 3.1%
#92 Grenada: 3%
#93 India: 3%
#94 Lithuania: 3%
#95 Libya: 2.9%
#96 Bangladesh: 2.8%
#97 Lebanon: 2.7%
#98 Poland: 2.7%
#99 Rwanda: 2.6%
#100 Saint Vincent and the Grenadines: 2.6%
#101 Burundi: 2.5%
#102 Slovakia: 2.5%
#103 Chad: 2.4%
#104 Sao Tome and Principe: 2.3%
#105 Togo: 2.3%
#106 Armenia: 2.2%
#107 South Africa: 2.2%
#108 Dominica: 2.1%
#109 Guinea: 2%
#110 Ghana: 2%
#111 Mali: 2%
#112 Honduras: 2%
#113 Nigeria: 1.9%
#114 Namibia: 1.8%
#115 Bahamas, The: 1.8%
#116 Algeria: 1.8%
#117 Tonga: 1.8%
#118 Pakistan: 1.7%
#119 Georgia: 1.7%
#120 Israel: 1.7%
#121 Azerbaijan: 1.7%
#122 Jordan: 1.6%
#123 Fiji: 1.5%
#124 Zambia: 1.5%
#125 Malawi: 1.2%
#126 Gambia, The: 1.2%
#127 Burkina Faso: 1%
#128 Tanzania: 0.9%
#129 Saint Kitts and Nevis: 0.9%
#130 Solomon Islands: 0.7%

Southeast Asia > Thailand > Crime

THAI CRIME STATS:
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Just Stats

Sources

Definitions

Both
> % of managers surveyed ranking this as a major business constraint 10.25 % Time series [6th of 38]
Acquitted 20,668
[10th of 30]
Adults prosecuted 572,083
[5th of 28]
Adults prosecuted (per capita) 8.91289 per 1,000 people
[15th of 33]
Assaults 20,125
[25th of 49]
Assaults (per capita) 0.313542 per 1,000 people
[44th of 57]
Burglaries 13,222
[32nd of 38]
Burglaries (per capita) 0.205995 per 1,000 people
[49th of 54]
Car thefts 3,276
[35th of 46]
Car thefts (per capita) 0.0510392 per 1,000 people
[51st of 55]
Convicted 468,984
[8th of 34]
Convicted (per capita) 7.30664 per 1,000 people
[16th of 56]
Corruption > % of managers surveyed ranking this as a major business constraint 18.27 % Time series [4th of 39]
Courts > % of managers surveyed lacking confidence in courts to uphold property rights 25.78 % Time series [5th of 39]
Courts > % of managers surveyed ranking this as a major business constraint 38.65 % Time series [2nd of 39]
CSI: Crime Scene Investigation > Broadcast details > Alternate title/Translation
ทีมงานตามล่าหาความจริง
("The Truth Chasing Team")
ไขคดีปริศนา
("Solving Mysterious Cases")
VCD and DVD subtitle
Drug offences 428.9 per 100,000 people
[6th of 46]
Embezzlements 12,846
[5th of 36]
Embezzlements (per capita) 0.200137 per 1,000 people
[21st of 44]
Executions 1 executions
[28th of 22]
Executions (per capita) 0.0155797 executions per 1 million
[29th of 33]
Frauds 6,831
[29th of 48]
Frauds (per capita) 0.106425 per 1,000 people
[50th of 61]
Gun violence > Homicides > % homicides with firearms 79.5805
[1st of 32]
Gun violence > Homicides > Firearm homicide rate > per 100,000 pop. 33.0016
[3rd of 32]
Gun violence > Homicides > Non-firearm homicide rate > per 100,000 pop. 8.4679
[11th of 32]
Gun violence > Homicides > Overall homicide rate > per 100,000 pop. 41.4695
[4th of 32]
Illicit drugs
a minor producer of opium, heroin, and marijuana; transit point for illicit heroin en route to the international drug market from Burma and Laos; eradication efforts have reduced the area of cannabis cultivation and shifted some production to neighboring countries; opium poppy cultivation has been reduced by eradication efforts; also a drug money-laundering center; minor role in methamphetamine production for regional consumption; major consumer of methamphetamine since the 1990s despite a series of government crackdowns
Jails 134
[19th of 0]
Jails (per capita) 0.00208768 per 1,000 people
[50th of 62]
Judges and Magistrates 2,930
[10th of 35]
Judges and Magistrates (per capita) 0.0456486 per 1,000 people
[35th of 45]
Manslaughters 230
[15th of 42]
Manslaughters (per capita) 0.00358334 per 1,000 people
[30th of 43]
Murders 5,140
[8th of 49]
Murders (per capita) 0.0800798 per 1,000 people
[14th of 62]
Murders committed by youths 1,456
[8th of 73]
Murders committed by youths per capita 6.2
[25th of 0]
Murders with firearms 20,032
[3rd of 36]
Murders with firearms (per capita) 0.312093 per 1,000 people
[3rd of 32]
Police 215,450
[5th of 47]
Police (per capita) 3.35665 per 1,000 people
[14th of 48]
Prisoners 213,815 prisoners
[6th of 0]
Prisoners > Female 20.3%
[1st of 134]
Prisoners > Foreign prisoners 2.9%
[50th of 86]
Prisoners > Per capita 340 per 100,000 people
[17th of 164]
Prisoners > Pre-trial detainees 26.4%
[84th of 143]
Prisoners > Share of prison capacity filled 230.8%
[8th of 128]
Rapes 4,020
[14th of 50]
Rapes (per capita) 0.0626305 per 1,000 people
[27th of 65]
Robberies 780
[53rd of 47]
Robberies (per capita) 0.0121522 per 1,000 people
[62nd of 64]
Software piracy rate 78%
[31st of 107]
Total crimes 565,108
[17th of 50]
Total crimes (per capita) 8.80422 per 1,000 people
[47th of 60]
United States extradition treaties > Citation TIAS
43 Stat. 1749.


United States extradition treaties > Date signed
May 17, 1991
December 30, 1922
United States extradition treaties > Entered into force
December 14, 1983
March 24, 1924
Unpaid diplomatic parking fines 24.5
[32nd of 143]

lunedì, febbraio 23, 2009

Altri due casi di stranieri ammazzati, in Phuket due immobiliaristi in una settimana!

Forum, Tailandia, Visti, Thailandia

Fonte Sito: http://www.visaforthai.com
Traduzione By: Ivan Pasinetti

Cittadino Britannico ucciso a Kathu; il secondo immobiliarista ucciso in meno di una settimana.

Un cittadino britannico è stato ucciso a Phuket, le prime indagini di polizia indicano come probabile movente attivita' legate al suo business.

La Polizia di Thungthong ha esaminato la scena del delitto dove un cittadino britannico di 60 anni, Ian _____ (cognome non rivelato per ora) è stato ritrovato morto in una stanza di una shophouse di Kathu. L'uomo è stato colpito alla testa con pezzo di legno spesso trovato nella stanza.
Secondo il rapporto della polizia, il signor Ian ___ era un mediatore d'affari per _____ e si occupava principalmente di clienti stranieri a Phuket. Il Comandante della Polizia Provinciale Pol.Maj.Gen. Apirak Hongthong ha riferito che oggetti preziosi, come un orologio Rolex, anello d'oro e denaro contante erano ancora con il corpo, solo il telefono cellulare ed un computer notebook sono andati perduti. Quattro porte finestra sono state rimosse, la polizia sospetta che il killer sia passato attraverso la finestra. La polizia ha il sospetto che l'uccisione dello straniero possa trovare il movente in qualcosa che abbia a che fare con l'attivita' e gli affari personali del Britannico. Il comandante provinciale della polizia ha sottolineato la sua intenzione di accelerare le indagini per scoprire l'assassino, in quanto questo è il secondo caso di uno straniero ucciso in una settimana.

ThaiVisa.com

La testa di uno straniero trovata appesa ad un ponte di Bangkok

BANGKOK (The Nation): La testa di un uomo, che si ritiene essere uno straniero di circa 40 anni, è stata trovata ieri. appesa con una corda sul ponte Rama IX nel distretto di Phra Nakhon.

La testa, apparentemente, era stata messa in una busta di plastica e appesa alla ringhiera del ponte.
Quando è stata ritrovata, alle 14.00 circa, la busta era separata dalla testa, rivelando quindi una vista macabra.

Il medico legale ha stimato che la morte della vittima potesse risalire ad almeno otto ore prima il ritrovamento.

Due frasi sono state ritrovate scritte sulla ringhiera del ponte, "voglio ma non posso ..." e "sono venuto a Bangkok per essere te,", questo quanto riferisce il colonnello della polizia Chavalit Prasobsilp.

L'ufficiale ha aggiunto di aspettare i risultati dell'autopsia per determinare come la testa sia stata separata dal corpo. "faremo una verifica controllando le riprese delle telecamere di sicurezza del ponte per vedere se qualcosa sia stato filmato".

Ai media è stato chiesto di pubblicare immagini chiare della testa della vittima per aiutare la polizia ad identificare lo straniero. The Nation che e' affiliato con il Phuket Gazette, si è rifiutato di farlo.

"Abbiamo urgente bisogno di sapere chi era la vittima", ha detto il colonnello Chavalit.

Fonte Phuket Gazette

domenica, febbraio 22, 2009

Una disputa d’affari all'origine dell'omicidio dell'Italocanadese

Fonte http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=84276

Francis Alex Degioanni è stato freddato da due sicari a Patong. La vittima era originaria di Montréal

È stato giustiziato nel giorno del suo 34esimo compleanno con sette colpi di calibro 38. È finita così la vita di Alex Francis Degioanni , italocanadese originario di Montréal, un tempo modello e da qualche anno agente immobiliare a Phuket, in Thailandia, che lascia la sua compagna, Nanthawadee Phenjaroenwatthana e la figlia di tre anni.
Dopo aver ricevuto una telefonata aveva detto alla sua compagna che doveva uscire un attimo per sbrigare degli affari. Quella è stata l’ultima volta che l’ha visto vivo. Quando Degioanni è salito sulla sua Toyota, una moto si è accostata alla sua macchina e i suoi assassini hanno aperto il fuoco. Il 34enne non ha avuto scampo. Gli agenti della polizia di Kathu, il commissariato più vicino, sono stati avvisati intorno alle 8.30 di sera e, insieme ai medici del Patong Hospital, sono corsi sul luogo del delitto dove per il giovane non c’era più niente da fare.
Nelle prime ore dopo il delitto, mentre dal Canada il padre Mario, distrutto dall’accaduto, confermava che era proprio suo figlio il canadese ucciso in Thailandia, il soprintendente della polizia locale, Grissak Songmoonark, aveva ricondotto l’aggressione a una disputa d’affari. Grissak ha spiegato ai giornalisti del Phuket Gazette che Degioanni, al momento della sua morte, era impegnato in un’azione legale contro un socio in affari, nella quale sosteneva gli fossero stati sottratti 20 milioni di Bath (circa 700mila dollari) con una truffa immobiliare. Altri particolari arrivano dalla famiglia. Mentre il padre fa fatica a dare corpo al suo dolore e dice di voler andare al più presto a riprendere la nipotina di tre anni in Thailandia, è la seconda moglie di Mario Degioanni, Charmaine Castonguay, a parlare. «È quasi surreale», dice spiegando che il mese scorso Degioanni aveva chiamato la coppia dicendo loro di essere stato avvelenato da un ex partner in affari. «Ci disse che uno dei suoi soci, una donna, lo aveva derubato e che pensava che avesse anche tentato di avvelenarlo». Lei e il padre a quel punto tentarono di convincerlo a tornare in Canada, ma Degioanni, un agente immobiliare, aveva detto loro di avere degli affari in ballo e di non poter lasciare il Paese. La famiglia, ha detto la Castonguay, è sicura che la sparatoria sia legata a questo partner.
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