giovedì, luglio 30, 2009
Attenti alla truffa, leggere con attenzione.
Prima di tutto GRAZIE a tutti, ricevo sempre più “consensi” per il lavoro pratico/organizzativo svolto presso nostra agenzia e “pensioncina” a Kata, ma anche tante dimostrazioni di stima su facebook, mail, telefonate.
Molte persone apprezzano quello che scrivo, e sono veramente felice di questo perchè vuol dire che sto facendo “centro”, ho trovato il modo di farvi scoprire quella parte di Thailandia nascosta volutamente e non...
Un paio di giorni fa mi chiama un amico Italiano dalla capitale Bangkok, facciamo lo stesso lavoro ma lui molto più “in grande” visto che ha un sito con migliaia di utenti. Vende pacchetti per la Thailandia volo+hotel+escursioni, e ogni tanto uno scambio di idee sulla situazione del settore turismo in Thai risulta essere costruttiva per entrambe.
Mi avverte subito di quello che sta accadendo nell'aeroporto di Bangkok, delle truffe inventate dai Thai ai danni dei turisti. A dir la verità in un primo momento non ho trovato nulla di strano, e non ho nemmeno tanto preso in considerazione le sue parole.
Ma poi, nei giorni successivi su diversi giornali in lingua Inglese sono apparse notizie di storie allucinanti a danno di tantissimi turisti, tanto che ambasciatori di mezzo mondo stanno avvertendo tutti i connazionali.
In Italia naturalmente ZERO, se parlano di Thailandia è solo per spaventarvi con il Virus dei maiali!
Ma cercando poi ho trovato un articolo sul www.ilturista.info che vi riporto integralmente.
Leggete con attenzione, queste sono cose che veramente possono capitarvi molto più facilmente che esser contagiati dalla “febbre suina”.
Thailandia: turisti truffati in aeroporto, massima attenzione!
Fonte: http://www.ilturista.info/blog/1850-Thailandia_turisti_truffati_in_aeroporto_massima_attenzione/
Alcuni viaggiatori occidentali sono stati coinvolti in una truffa in Tailandia: turisti stranieri sono stati falsamente arrestati negli aeroporti, con l'accusa di furto, e costretti a pagare centinaia o addirittura migliaia di euro per ottenere una finta liberazione in cauzione.
Al momento si ha notizia di cittadini britannici, australiani, irlandesi e danesi tra quei turisti che sono già caduti vittime di questo racket negli aeroporti di Bangkok e Phuket, con il Ministro dei trasporti Sohpon Zarun che ha ordinato di rafforzare le misure allo scalo di Suvarnabhumi e in tutti gli altri aeroporti di Thailandia.
Una coppia britannica che è stata coinvolta nel falso fermo di polizia da parte di “alti funzionari” sono stati costretti a pagare circa 7.500 sterline (più o meno 7.000 euro) euro come ''cauzione" per garantire la loro libertà e per le spese di un fantomatico avvocato consultato a loro nome.
Anche un cittadino irlandese ha dichiarato di essere arrestato all'aeroporto e accusato di aver rubato un poco costoso rimmel per occhi. Massima allerta per i turisti quindi, visto che anche l'ambasciata di Danimarca ha dichiarato che uno dei suoi cittadini è stato recentemente sottoposto ad una simile truffa, sempre in aeroporto.
martedì, luglio 28, 2009
Parliamo di H1N1 la pandemia trendy estate 2009
Introduzione:
Sinceramente non me ne frega nulla di questo argomento, ma per correttezza verso i tanti che chiedono notizie mi sono documentato.
Partiamo dal presupposto che in Thailandia è più rischioso morire in 1000 altri bizzarri modi piuttosto che di “febbre suina”. Ma come sempre, come da copione, guarda a caso quando c'è una “sfiga di malattia” i giornali e TV dichiarano che i Thai sono sempre tutti contagiati, molto più che nel resto del mondo.
Motivo? Bho si vede che questi Thai sono antipatici che cosa vi devo dire!
Attualmente il paese più colpito è AMERICA con circa 44.000 casi, i morti non li “dichiarano” i Mericani. In Europa 20.463 casi con 35 morti, trovate i dati aggiornati qui: http://www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/epidemie/influenza-a-contagi-morti-vaccino/
Di cosa stiamo parlando?
Il Virus noto come H1N1 ha subito una mutazione nel passaggio dai maiali agli esseri umani ed è comparso per la prima volta circa quattro mesi fa nel sud degli Stati Uniti. Il virus H1N1 era l’agente della famigerata influenza spagnola che provocò la pandemia del 1918, quindi pur essendo “nuovo” è un'influenza come tutte quelle degli ultimi 50Anni ne più e ne meno pericolosa.
Qui trovate tutta la storia della varie influenze:
http://www.chickeninfluenza.com/influenza.htm
Dati veri e non balle da giornalisti:
Influenza non è un virus da sottovalutare, e non voglio per questo fare discorsi banali, lo sapete che in Italia ci sono 9000morti anno per influenza e conseguenze ad essa collegate! IN ITALIA COME IN THAILANDIA, non cambia nulla! Non è che ci siano più “virus” qui che nel resto del mondo, e quindi chi vi sconsiglia di viaggiare lo fa per ben altri motivi... Con questo voglio rispondere ai molti che inviano mail ogni giorno scrivendomi che il medico di famiglia, agenzia viaggi, i TG sconsigliano la Thailandia in viaggio, altre mete Europee o America Si!
Dite a questi “dottori” di leggere qui: http://www.tantasalute.it/articolo/in-fluenza-malattia-da-quasi-novemila-morti-all-anno-in-italia/3206/
Ma ci sono migliaia di articoli in rete con dati delle precedenti influenze, e se guardiamo morti e statistiche sono comunque equamente distribuite a livello mondiale.
QUINDI BASTA CON LA STORIA CHE IN THAILANDIA CI SONO TUTTI I VISRUS DEL MONDO E SI RISCHIA DI MORIRE!
Influenza H1N1 è ovunque, se sedersi vicino ad altri è un comportamento a rischio di contagio unica soluzione è “chiudersi in casa” ed evitare qualunque viaggio!
Non fate nemmeno visita alla nonna, oppure alla zia, non andate al mercato, al cinema, ovunque!
Conclusioni e considerazioni personali:
Ho due figli piccoli, vivo a Phuket, ma della H1N1 non ho nessun timore! Non voglio far ipocrita, ma sinceramente questo è ultimo modo con il quale “tiro le gambe”.
Sinceramente ho paura di ben altro, un incidente con il classico Thai pieno di Lao Whiskey al primo posto, oppure “sparato” cosa di moda negli ultimi tempi a Phuket. Se rileggete il mio blog non mi risparmio di certo nell'evidenziare FATTI REALI e crimini annessi. Ci sono centinaia di stranieri morti ogni anno in Phuket nei classici incidenti barca, auto, moto, pulman. Oppure decine di affogati, 30 per la precisione negli ultimi 6mesi. Senza poi contare quelli assassinati a vario titolo dai mafiosi, ricordate agente Real Estate Alex Francis Degioanni , italocanadese originario di Montréal? E tutti gli Expat vecchi rincoglioni trovati cadaveri guarda a caso sempre con la compagna 30anni più giovane, che “dolci Thai Lady”!!! Si ma anche i Thai Man non sono da meno, aveva solo 27anni la Svedese violentata e sgozzata nel marzo del 2008 nel nord di Phuket sulla spiaggia di Mai Khao ad opera di un balordo locale.
Posso continuare per ore, ore, e ore... Tarantino mi scrittura per un film splatter se poi mi metto a parlare dei morti “tra i locali” che veramente trovano i sistemi più assurdi per ammazzare il prossimo o farsi ammazzare.
E allora cosa facciamo?
Se rinunciate al viaggio per motivi validi OK, se per paure VERE OK, ma se il TG sconsiglia la Thailandia oppure l'agenzia di viaggio per deviarvi altrove mandateli a CAGARE e ragionate con la vostra “zucca”.
Saluti da Phuket
Martino M.
lunedì, luglio 27, 2009
Noi siamo invitati a parlare della verità...
Se riuscirò a creare, costruire, ideare, comunicare, aiutare, trovare, sconfiggere, crescere, coltivare, beh, qualcuno si ricorderà di me, in un altro giorno come un altro.
Qualcuno penserà a me come a qualcuno che invece di lasciar passare i giorni li usava per dare quello che ha agli altri, dai figli agli amici, ai conoscenti, agli sconosciuti.
Un giorno esisterà un altro giorno dove una mia azione di oggi, rivivrà in chi vivrà, quel giorno.
Questo mi piace, mi rende felice, entusiasta, mi aiuta ad affrontare i problemi di ogni giorno.
La mia curiosità innata mi porta a volte a “scoperchiare pentole scomode”, a trovare argomenti non conveniti quando si parla Thailandia.
Perchè cari miei, di vera Thai nei media ZERO, su internet qualche barlume di luce nel grande STEREOTIPO COLLETTIVO.
Agli Italiani piace sognare, credere ad un mondo perfetto, che ci sia una parte del pianeta popolato da gente felice, sorridente, disponibile.
E come nelle favole vere c'è sempre un puparo a guidare prima, e a difendere poi, i vari pupi, papi e papesse... Tutti per miseri interessi personali.
E così sbirciando di sfuggita alle volte mi capita di leggere qualche forum sulla Thailandia.
MAMMA MIA CHE CAZZATE!!!!
C'è ne uno in particolare, che per quieto vivere non nomino, che rasenta inverosimile in fatto di vaccate, migliaia di post inutili, consigli forvianti, mai un guizzo, uno spiazzamento, una sorpresa... Solo info su “mignottaland”, bar, massaggi, come se la Thailandia fosse solo questo. E se qualcuno dice qualcosa di diverso escluso dal gruppo, cancellato il post, utente “bannato” per sempre!
GUAI PARLAR MALE DEL SOGNO COLLETTIVO!
Azz che tristezza, ma davvero è così bello sentirsi dire quello che vogliamo sentire?
Ci vivo in Thailandia, vivo di turismo, che senso ha raccontare cose “scomode” che poi “spavento” i possibili clienti non è meglio lasciare a tutti illusione del mondo perfetto?
Severino Diceva: Noi siamo invitati a parlare della verità. E' importante che si sia stati invitati, perché la cosa peggiore è voler parlare della verità. Quando si vuole parlare della verità, magari si vuol dire che cosa è la verità e magari ci si mette anche a fare propaganda in favore della verità. Cerchiamo quindi tutti di salvaguardare il nostro "essere invitati". Parliamo della verità, perché ci è chiesto; diffidiamo di coloro che invece, in prima persona, si fanno avanti e si propongono di parlare della verità.
Detto questo, vi invito a leggere cose interessanti su un forum diverso dal solito!
Un caro Amico lo gestisce, e dal momento che lo rispetto ho deciso di astenermi dal scrivere sullo stesso per evitate “scontri frontali”. Non con lui, ma con eventuali utenti malati di “sogno collettivo”.
Preferisco essere un lettore silente, almeno per ora...
Certo che da un po' di tempo c'è un nuovo utente, uno che ha idee nuove e non ha paura di dire cose “scomode” che racconta la vita da expat in Thailandia.
Caro Roberto non ti conosco ma hai tutta la mia stima personale, ed anche se non rispondo personalmente farò di tutto per dare risalto a ciò che scrivi!
Martino M. Rawai-Phuket
Dal Forum visaforthai.com Utente Roberto
Questo e' un messagio che scrivo sotto la mia piena responsabilta', solo io ne sono resposabile e anzi da Uomo e Padre spero che un giorno io venga per questo portato in un tribunale dove sara' mio preciso dovere combattere e difendere i diritti, sia umani che legali di noi espatriati.
L'altro ieri stavo benissimo, ieri 9 ore su di un pulmino( ma poteva essere benissimo un aereo) dove l'autista e altri 3 avevano la tosse e starnutivano in continuazione, a niente e' servita la mascherina e una dose di medicine per l'influenza, gia' ieri sera ero anche io influenzato oggi la mia ragazza e la mia bambina.
Cari Signori governanti di questo insano paese, grazie alle vostre fobie, alle vostre idee malate e insane oggi la mia famiglia e' malata, ma soprattutto mia figlia di due mesi VOSTRA concittadina che nulla di male ha fatto a voi e al vostro popolo.
Volete che anche noi padri di cittadini Thailandesi, contro i diritti umani, dobbiamo ogni volta viaggiare e diventare pazzi per stare con i nostri figli, dobbiamo rischiare ogni volta di avere un incidente o di essere ricattati per stare con i nostri figli, va bene, vi piace farci soffrire? bene fatelo pure ma siete degli inumani se i nostri figli, VOSTRI concittadini ne devono pagare le conseguenze e soprattutto se sono piccoli.
Che razza di gente siete? questo sarebbe il paese tanto bello di gente tanto buona e umana?
Siete degli irresponsabili. non solo mettete a epentaglio la salute dei bambini e dei vostri cittadini ma oltretutto quando sono malati, PER VOSTRA COLPA, non solo non pagate le cure ma oltretutto non date a noi , comunque , la possibilita' di rimanere a curarci e curare loro.
IO AUGURO AL SIGNOR PRIMO MINISTRO THAILANDESE, A TUTTI QUELLI CHE PROMULGANO LE LEGGI IN QUESTO PAESE E AI GOVERNANTI CHE FINO AD OGGI HANNO CREATO QUESTO SISTEMA DI COSE DI ESSERE DOMANI MALATI COME ME, AUGURO CHE LE LORO MOGLI SIANO MALATE COME ME E I LORO FIGLI SIANO MALATI COME MIA FIGLIA.
VERGOGNATEVI!
Peggior sorte la auguro a quei 7 che ieri, alla dogana,erano intorno ad un tavolino con mascherine in faccia, opuscoli sull h1n1, macchinetta per provare la febbre, gel per disinfettare le mani e ANZICHE' LAVORARE E CONTROLLARE CHI PASSAVA SE NE STAVANO LI A FARE UN CAZZO!
VERGOGNATEVI.
Io auguro a tutti che mi figlia non sia malata di h1n1 e non muoia per questo, diventerei una persona pericolosa e nessun poliziotto, nessun addetto alla sicurezza, nessuno riuscirebbe a fermarmi dal dare la stessa pena e la stessa sofferenza a loro.
Quando volete venire in Tailandia a vivere per la figa che amate tanto, per le cretinate dei paradisi e delle belle persone che vivono in questo paese, ricordatevi sempre che questa e' gente pazza, che ama la violenza e se ne frega, addirittura, dei suoi stessi cittadini, dei suoi giovani e bambini e taglierebbe la gola alla propia madre per il propio interesse.
Mi spiace oggi non riesco ad essere ironico e simpatico.
Sesso, amore, belle spiagge, bella vita.
PRIMA PARTE :
Le signorine!!!
Sono 6 anni ormai che vivo in Thailandia.
Sono arrivato per motivi diversi dai soliti, scappavo da un paese mussulmano e da un periodo di attentati che ha ucciso qualche centinaia di persone a Sharm el Sheikh, Taba e Eilat.
Cercavo un paese tranquillo, lontano e esotico dove stabilirmi e vivere una volta per tutte tranquillo.
DICIAMOCI LA VERITA' UNA VOLTA PER TUTTE:
Si viene in Thailandia per due motivi:
- La f....a facile e a basso prezzo
- Il miraggio di vivere in un paradiso terreste e sempre attorniati da ragazze bellissime e che costano poco.
Questo e' quanto.
L'egitto ha un turismo che la Thailandia se lo scorda, bene il 90% di quelli che si fermano a vivere li sono DONNE propio perche' esiste la protituzione maschile come qui' e i poveri ragazzi egiziani cercano di sistemarsi con la bianca di turno che gli paga tutto, anche li' e' uguale cercano in tutti i modi di farsi intestare case e attivita' per poi, quando la fessa, ha finito i soldi prendersi tutto e cercarne un'altra.
Qui' e' lo stesso, la differenza e' che le signorine con noi maschi hanno piu' vita facile, basta che c'e' la fanno intravedere e gia' siam fregati.
Quindi siamo li' in Italia, con la fidanzata rompimaroni che pensa a sposarsi, il mutuo da pagare e tutte le belle incombenze che ci sono nel bel paese e cerchiamo su google:
Thailandia.....non l'avessimo mai fatto!!!
Una marea di foto e video, con signorine davanti ai bar di pattaya o di bangkok che mostrano le loro bellezze, descrizioni di locali dove decine di donzelle ballano nude e dove puoi stare al costo di una birra o due e goderti lo spettacolo, bar dove ti fanno....un p....no davanti ad un video porno....senti gia quel formicolio nelle tue parti basse....
Lo so' il sogno della vita, poi si comincia a leggere i forum.....gente che vive li da anni e parla solo di f...a di bar di quella che lo fa' cosi' e cosa'.....la mano sinistra muove il mouse per leggere i post la destra si muove verso il telefono per chiamare l'agenzia di viaggi.
Arrivo a Bangkok:
Alla fine c'e' l'avete fatta, siete all'uscita del volo e SORPRESONA!!! gia' alcune belle ragazze son li che vi chiedono se volete un taxy per andare al vostro hotel e altre tutte tirate a lucido che aspettano il minchion...sorry il farang che torna in Thai dopo un'anno.
Azzzzzzzzz mi sento un grillo, le 15 ore di viaggio non le sento e camminate uso centometrista da primato mondiale verso l'uscita, volete andare al piu' presto al vostro hotel, farvi una doccia e.......USCIRE!!!!!!
Vabbe' arrivate sulla Sukhunvit, nota strada dove tutti noi, bene o male, siamo arrivati la prima volta e abbiamo prenotato l'hotel e mentre passate orde di ragazze ovunque che vi guardano con fare da vogliose insaziabili....almeno cosi' le vediamo la prima volta.
Non ho tempo...dai dammi sta' camera che devo andare al NANA PLAZA!!!!
E siete arrivati al NANA PLAZA, camminate e salite le scale e avvenenti donzelle in tenuta da scolarette aprono le tende per farvi vedere all'interno dove alcune discinte girls in bikini ballano tette al vento, non vedete piu' le facce ma tette e culi che si muovono da tutte le parti...ho speso 1000 euro di volo e varie sono in posto assurdo pieno di traffico, un caldo boia, non capisco un cavolo di quello che dicono....ma mi sento un emiro che entra nell harem!
E li cade il farang novello....ti siedi e questa bellezza esotica ( la vedi tu cosi' subito ti si avvicina in topless e ti matte una mano sull....vabbe avete capito, hi do you want some drink?
Questa frase non lo mai capita ....ti chiedono se vuoi bere non che cosa vuoi...quindi posso farne a meno?
Vabbe il vostro amico "giacomino" gia' scalpita alla carezza della bellezza e lei continua...were are you from? what your name? e intanto la vostra timida mano le tocca una coscia, lei la prende e se la mette fra le gambe......non me lo doveva fare!!!! la tempesta ormonale di quando eravate ragazzi al primo appuntamento era uno scherzo, la pressione alle stelle e quella che non la smette di sollazarsi col vostro amico. bhe a questo punto passiamo alle cose serie were your hotel? i go whit you? HOW MUCH YOU GIVE ME?
State gia' pagando il "bill" il "bar fine" e state gia' con un piede fuori aspettando che lei si cambi e vada con voi!!!
E poi una delle tante scoperte che si fanno sul posto, le thailandesi non fanno le prostitute, o almeno non con voi, vanno con voi perche' gli piacete, perche' si sono innamorate di voi al primo sguardo...sono cosi' dolci che sono timide, e sono timide perche' gli piacete e visto che si stanno innamorando non vogliono che vediate subito il loro candido corpo...ma che amore che sono...ok finita la doccia subito nel letto, ma.....ma.....i like you, i love you...e quindi nella loro timidezza e santa castita' non vi toccano solo un bacio passionale e aspettano...aspettano...aspettano....azzz ma cosa aspetta? a si non vuole fare niente perche' e' una bambina e da poco a fare questo mestiere per aiutare la famiglia lei pura e inviolata in questa citta di sfruttatori e porci ricchi stranieri( chissa come e' successo che ha fatto 2 figli...l'avranno violentata al paesello....e cosi timidamente si schiude a voi, ma solo per voi mi sono gia' innamorato.
Il giorno dopo tornate li e lei vi sorride , ti aspettavo!! non sono riuscita a bere e andare con nessuno oggi perche' volevo solo te e ti aspettavo...o madonna...ma allora mi ama!!!!!!!!dai cambiati e andiamo via.....insomma alla fine tornate a casa, sognate di tornare appena potete e....ogni mese gli mandate dei soldi perche' lei ha smesso di lavorare nel bar e' andata al paesello aspettando voi che un giorno tornerete a vivere con....lei.
Lei....lei....lei ormai ne ha gia' una decina che tutti i mesi le mandano soldi, li ama tutti e aspetta tutti....insomma alla fine uno ci verra' a stare qui' e mi accaso no?
Questa e' una storia e poi ci sono varie varianti ma alla fine vi ritrovate a volerne solo una, come in Italia, a essere gelosi perche' lei e' pura e diversa dalle altre e vi ama davvero, come in Italia, a spendere soldi, come in Italia......ma vuoi mettere come sono fortunato e poi un giorno.........
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Per quelli che: le thai lady...Innnnamoratttissssime!
Tante notizie interessanti questo fine settimana.
SCAM ovvero "quello che puo' succedervi di poco gradevole in Thailandia"
domenica, luglio 26, 2009
Costruire a fin di bene. O meglio: ricostruire. Good News :)
Dalla Norvegia alla Thailandia. La ristrutturazione di un vecchio mercato trasformato in biblioteca
Costruire a fin di bene. O meglio: ricostruire, in un’ex area commerciale devastata da un incendio. Con materiali di recupero, sfruttando le risorse locali e collaborando con la popolazione del posto. Il progetto Old Market Library dimostra che è possibile.
TYIN tegnestue è un’organizzazione no-profit norvegese che persegue scopi umanitari attraverso l’architettura. Gestita da cinque studenti di architettura norvegesi e finanziata da più di 60 aziende e contribuenti privati, TYIN ha lavorato nel corso dell’ultimo anno all’ideazione e alla costruzione di piccoli progetti in Thailandia, finalizzati a migliorare la vita delle persone che vivono in situazioni difficili.
È in quest’ambito che a maggio è stata completata la ristrutturazione di un vecchio mercato a Min Buri, Bangkok, trasformato in una biblioteca e in un punto di ritrovo per la comunità locale: uno spazio pubblico dove leggere, rilassarsi o socializzare ma anche un tentativo di fronteggiare la svalutazione dell’area, degenerata in baraccopoli in seguito all’incendio avvenuto alla fine degli anni ’90 che ha costretto gli abitanti a spostare le attività commerciali al di là del canale.
Un aspetto fondamentale di questo progetto è l’uso di materiali locali e di recupero. Le librerie sono fatte di scatole di legno provenienti da un progetto precedente, colorate e appese alle pareti, mentre parte del materiale di costruzione è stato acquistato in una falegnameria locale o mettendo insieme pezzi di legno vecchi e deteriorati trovati nei dintorni.
“Non sempre è stato facile coinvolgere le persone, specialmente all’inizio, ma quando il progetto si è fatto più tangibile e reale, le cose sono cambiate. Abbiamo presto formato un gruppo stabile che lavorava con noi tutti i giorni”, spiegano gli addetti ai lavori. “La cosa interessante è che attraverso questo processo, hanno sviluppato un attaccamento personale alla biblioteca, che è un’ottima premessa perché la struttura funzioni bene anche nel lungo periodo”.
Parallelamente alla ricostruzione dell’edificio, quindi, si è tentato di ricostruire un’identità collettiva, che potesse contribuire allo sviluppo positivo di tutta l’area. Scegliendo di utilizzare materiali locali e a basso costo, si è voluto dimostrare che si è arrivati a qualcosa che gli abitanti del villaggio possono fare di loro iniziativa, a partire dalle risorse di cui dispongono.
Link correlati:
www.tyintegnestue.no
biblioteca
venerdì, luglio 24, 2009
Vertice Asean finito con le ultime "sparate" della Hilary
Dopo anni di presenza ZERO in Asia perchè durante il “regime Bush” erano impegnati a far guerre preventive i Mericani con il nuovo governo alla prima uscita “asiatica” dichiarano:
Imposizione di sanzioni al Myanmar, come quelle applicate dagli Stati Uniti.
Cara Hillary TORNA A CASA!
Dei problemi immensi dell'Asia NON SAI UN CAZZO!!!
Ci sono accordi formali e non, ci sono dei labili compromessi che tengono unita Asia che sarebbe tutta in guerra per molti e svariati motivi, bisogna essere cauti nell'uscire con certe sparate!!
Difficilmente mi trovo in accordo con un politico Thai, ma comprendo la giusta risposta del primo ministro Thailandese Vejjajiva.
Io sinceramente l'avrei pure mandata a fare in cu.. la Hillary.
I Mericani sono proprio dei fanatici buoni a nulla, hanno le pezze al culo, sono alla fame dopo anni di politiche assurde nel loro paese ed ancora oggi si sentono paladini del mondo, ancora adesso vogliono insegnare agli altri a vivere.
L'Associazione delle Nazioni del sud-est asiatico, Asean, non espelleranno la Birmania dell'organizzazione come aveva chiesto ieri il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton.
Clinton, durante il summit dell'Asean in Thailandia, aveva chiesto la liberazione della leader democratica Aung San Suu Lyi, accusata di violazione degli arresti domiciliari. Secondo il primo ministro thailandese Abhisit Vejjajiva, sebbene l'Asean e l'Occidente "abbiano gli stessi obiettivi, non possono attuare la stessa politica". Secondo Vejjajiva, "non ci sono abbastanza motivi per farlo". "Abbiamo già fatto tutto quello che possiamo nell'ambito del meccanismo Asean", ha aggiunto il premier thailandese. Inoltre, Vejjajiva ha respinto l'imposizione di sanzioni al Myanmar, come quelle applicate dagli Stati Uniti e dai Paesi dell'Unione Europea. "Ci auguriamo che la leadership birmana riconosca che ha molto da guadagnare nell'adesione alla comunità internazionale, prendendosi cura della propria popolazione e del posizionamento del Myanmar sulla via della democrazia".
giovedì, luglio 23, 2009
Crisi economica, nucleare e diritti umani al centro del vertice allargato Asean
di Weena Kowitwanij
Fonte: (AsiaNews)
La Cina invita a sfruttare la crisi economica per rilanciare il commercio nella regione e anticipa una nuova immissione di liquidità. Gli Stati Uniti puntano a rafforzare la presenza nel continente asiatico e confermano le “preoccupazioni” per la minaccia atomica iraniana e nord-coreana. Premier thai chiede interventi comuni per contenere la diffusione dell’influenza suina.
mercoledì, luglio 22, 2009
Scontro a fuoco tra bande criminali in Patong Beach.
Fonte: http://visaforthai.blogspot.com/
Traduzione in Italiano BY Ivan Pasinetti
PATONG, PHUKET: scappano alcuni turisti per salvarsi la pelle sul fronte spiaggia di Patong, dove tra due bande rivali scoppia una sparatoria. Un uomo e' rimasto ucciso ed altri 3 feriti, tutti Thai
Le 2 gangs hanno incominciato la sparatoria al Jintana shopping center sito sul lato opposto del Loma Park (quello con i delfini bianch)
Un testimone sostiene che a cominciare la sparatoria sarebbe stata la banda composta da 5 elementi, che avrebbe sparato su quella invece composta da 3 elementi, questi avrebbero risposto al fuoco.
Il tutto e' avvenuto sulla spiaggia vicino al Clublime nightclub.
La polizia del vicino checkpoint e' corsa sulla scena ed ha organizzato le ambulanze che hanno portato i feriti in ospedale.
Uno degli uomini e' stato portato al Patong Hospital dove e' spirato.
Gli altri 3 sono stati portati al Bangkok International Hospital dove sono stati ricoverati in terapia intensiva.
La polizia ha inseguito alcuni dei componenti delle bande arrestandone almeno 2
La polizia ha rivelato solo i nomignoli degli arrestati, che sono "Bank" e "Ood" (Ud).
Si crede che l'uomo rimasto ucciso sia collegato ad una disputa sulla proprieta' del Jintana Plaza Shopping Center sul lato opposto del Loma Park, sito danneggiato da un incendio perlomeno 5 volte nel corso degli ultimi 2 anni.
L'erede del centro Komkai Kositkoon e' stata assassinata nel Luglio del 2008.
La polizia dice di essere stata ben coscente della disputa in corso e di essere fiduciosa di assicurare alla giustizia tutti gli uomini coinvolti nella sparatoria.
“La gente scappava da tutte le parti per cercare di ripararsi dai colpi".
martedì, luglio 21, 2009
Asean tutelerà i diritti umani, ma solo se è d’accordo il Paese che li viola
L’Asean tutelerà i diritti umani, ma solo se è d’accordo il Paese che li viola
In corso a Phuket il 42° Summit degli ministri degi Esteri degli Stati Asean. Decisa la creazione di una Commissione per la tutela dei diritti. Esperti: potrà agire solo se c’è l’approvazione unanime degli Stati membri. Si è parlato pure di economia, commercio e lotta al terrorismo.
(AsiaNews/Agenzie) – I ministri degli Esteri dei Paesi dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico (Asean), riuniti nel resort turistico di Phuket (Thailandia), hanno confermato oggi la volontà di favorire gli scambi commerciali, combattere insieme il terrorismo e costituire una commissione per la tutela dei diritti umani nei loro Paesi.
Manca ancora l’accordo formale per la creazione della Commissione per i diritti umani. Ma molti critici hanno già osservato che gli Stati Asean (Filippine, Thailandia, Malaysia, Singapore, Brunei, Indonesia, Myanmar, Cambogia, Laos, Vietnam) da sempre perseguono la non interferenza nella politica interna dei Paesi membri, tra cui c’è la repressiva dittatura militare del Myanmar e altri Paesi come il Vietnam, spesso accusati di violazioni dei diritti. Non è chiaro quali poteri avrà questa commissione, ma già ieri fonti ufficiali hanno annunciato che saranno considerate le “speciali circostanze” dei 10 Paesi membri. Esperti dicono che l’organismo avrà scarsa utilità, dato che non ha il potere di compiere indagini indipendenti nei Paesi membri e che ogni suo intervento appare condizionato da una necessaria unanimità degli Stati.
Il premier tailandese Abhisit Vejiajiva ha risposto in conferenza stampa che “è meglio iniziare che lasciare la questione indefinita senza fare nulla… Vogliamo creare un organismo che incominci a promuovere [i diritti umani]. Quando sarà operativo, ci sarà più protezione [per i diritti]”.
Intanto gli Stati Asean hanno firmato un documento contro il protezionismo commerciale e cercano di favorire la ripresa economica tra i loro Paesi, che hanno oltre 570 milioni di abitanti e un prodotto economico annuo superiore a 780,7 miliardi di euro annui. La crisi globale ha colpito anche queste economie e nel 2008 gli investimenti esteri diretti nella regione sono diminuiti del 13%, per un totale di 42,7 miliardi di euro, con grande danno per i Paesi più dipendenti dall’esportazione come Thailandia, Singapore e Malaysia.
Tra le iniziative, la creazione di una riserva permanente di riso per possibili emergenze, insieme a Cina, Giappone e Corea del Sud che da tempo partecipato a questi summit come osservatori e interlocutori privilegiati. Al summit è attesa anche Hillary Clinton, segretario di Stato Usa, per discutere di terrorismo, del nucleare della Corea del Nord e delle dispute di confini che coinvolgono Stati Asean.
lunedì, luglio 20, 2009
All’una di notte mi capita spesso di scrivere per conciliare il sonno.
A parte il lavoro, sto bene e sembra andar tutto bene. O forse è proprio da qui che devo cominciare a scrivere, questa notte. Non c’è in dubbio la stabilità interiore di qualche tempo fa, quel puntino fermo dentro di me (per quanto atipico e precario) ora traballa. L’immagine di me alle prese con gli impegni quotidiani e con il mondo esterno è compromessa. Qualcuno magari “ride” perchè pensa a Martino sempre in ciabatte a “fancazzare” tutto il giorno, tanto lui vive a Phuket “che culo”.
La fortuna c'è l'hanno quelli che in Thailandia e Phuket ci vanno in ferie, ma viverci è tutta un'altra storia...
Molti dei miei sforzi si concentrano nel tentare di “puntellare” la mia fiducia nel prossimo, ricostruirla in alcuni punti, tenerla insieme a ogni costo con una riserva di colla che è difficile trovare, ma ci provo lo stesso. Perché non voglio credere che non esista più. Se cado in questa trappola poi non succederà più nulla davvero. Non voglio “paranoiare” nessuno come le mie “riflessioni” sul fatto che ormai non riesco a trovare nessuno che mi STUPISCA!!
Lego moltissimi libri, di tutto, ma anche questi non mi entusiasmano più! Della Thailandia e Thailandesi ho molto da scoprire, trovo sempre cose nuove, il problema è che non mi piacciono o non riesco a “farmele piacere”. Caspita alle volte invidio chi ancora mi favoleggia la storia della LOS (Land of Smile), che qui è un mondo perfetto, che loro sono buoni e bravi, ecc...
Ma quando le parole non trovano sfogo nella tastiera, quando ultimo libro d'autore mi rende apatico c'è ancora qualcosa che “riscalda” la mia fantasia!
I B-Movie Italiani anni 70-80.
Si quei Film girati con scarsi mezzi, di bassa qualità e dai contenuti decisamente equivoci!!
Ma quanta “saggezza” e sarcasmo c'era in quelle pellicole?
Sono decisamente “fotografie” di un mondo che amo ed ormai è solo nei miei ricordi di ragazzo, un mondo decisamente più “genuino”.
Avete mai visto questo film?
L’Italia s’è rotta
Bhe con la vostra connessione ADSL invece di perdere tempo a “fancazzare” su facebook usate il mitico Emule e scaricate in modo illegale ma decisamente (giusto) questi vecchie pellicole che altrimenti finirebbero nel “dimenticatoio”.
Questi vecchi Trash Movie & B-Movie nati per far “ironia” aprono nella mia mente “cassetti nascosti” pieni di fantastici ricordi!
Buonanotte a tutti... e buona B-Movie 70-80 Visione.
Martino M. Rawai-Phuket
sabato, luglio 18, 2009
AIDS Show va in onda lo spettacolo della morte. (L'altra faccia della Thailandia)
Si chiama Tempio delle impronte di Buddha. E si trova in Thailandia. È stato fondato da un monaco superstar che raccoglie milioni di euro in offerte. Ha trasformato la vita e la morte degli ammalati in uno spettacolo per i visitatori. Che vagano tra corpi mummificati, bimbi abbandonati e uomini giunti all'ultimo
Max, 37 anni, positivo all'Hiv accompagna, un gruppo di thai di mezza età al Life Museum. "Potete tenere indosso le scarpe", dice con un megafono. All'interno ci sono decine di corpi mummificati donati dai pazienti morti di Aids. "Questi corpi mostrano come la morte riguardi tutti noi, e rendono evidente che nella vita dobbiamo fare il bene altrui", recita un cartello, mentre un corpo rosicchiato dagli insetti ha ancora due mezze sfere di silicone appese al petto e qualche brandello di carne: quello che era il petto.
La didascalia: 'Cantante, prostituta (lady boy)'. Il museo è parte di un ricchissimo impero della beneficenza costruito in Thailandia da Alongkot Dikkapanyo, 54 anni, celebre monaco buddista che si prende cura dei malati di Aids dal 1992, quando i suoi compatrioti emarginavano i contagiati. Un regno diviso in due parti: 1.200 ettari isolati e remoti vicino alla città di Lopburi, che ospitano più di mille bambini, molti affetti da Hiv, e il Wat Phra Baht Nam Phu, 'Il tempio delle impronte di Buddha', a 80 chilometri su una collina brulla nel quale vivono 200 adulti con l'Hiv e dove ne sono morti almeno 10 mila.
Il nome del tempio, sinonimo di sofferenza e di morte, ha consentito al suo abate di raccogliere offerte per milioni di euro. Le foto dei pazienti emaciati sono stampate su cassette per l'elemosina di tutta la nazione. Le donazioni esentasse arrivano anche dai turisti, thai e occidentali, in visita a migliaia ogni settimana. Superiamo il crematorio, "Il tempio ha ben otto inceneritori", racconta Max. I turisti si dispongono in fila indiana davanti all'edificio che ospita i malati terminali: "Se volete scattare qualche foto, prima dovete chiedere il permesso ai malati".
All'interno ci sono 31 persone che ignorano i visitatori. Alcuni girano solo con il pannolone. Altri sono raggomitolati nei letti, persi nel torpore. Un uomo sta per spegnersi, divorato da un carcinoma rettale.
Alcuni sono ciechi, altri 11, tra cui cinque ormai scheletrici, a malapena isolati, combattono la tubercolosi. Ci sono cani e gatti. L'ultima tappa della visita è alla grande statua di Buddha circondata da un muro di sacchetti di sabbia con le ceneri di centinaia di morti, che aspettano invano di essere portati via da un parente. I turisti sono invitati a fare offerte prima che arrivi un altro gruppo.
Morte e turismo: un binomio strano, una costante per Michael Bassano, 59 anni, prete cattolico di New York, volontario qui da quattro. Lava i fragili corpi, ne massaggia la pelle diafana e piagata, tiene loro la mano nel momento del trapasso: "Non ha importanza quale sia la loro storia, o il loro orientamento sessuale. Dobbiamo trattarli come se la loro vita abbia avuto valore e significato". Sono almeno un milione i thai contagiati dall'Hiv, 400 mila sono morti dal 1984. Negli anni '90 ogni mese al tempio morivano anche cento pazienti. Ma grazie all'informazione, quando Bassano è arrivato nel 2003, i morti erano calati a 15 al mese e con la distribuzione di antiretrovirali è sceso a poche unità.
Alcuni pazienti arrivano da soli, altri vengono scaricati come rifiuti. Bassano ne ricorda uno, talmente trascurato a casa, che era paralizzato. "Un giorno mi ha detto: "Desidero camminare" e con l'aiuto dei monaci lo ha fatto: "Tutti i giorni nei cinque mesi successivi. Poi è morto. Ma per un po' è stato davvero felice". Il personale, pagato dai 69 ai 137 euro al mese, controlla i malati. "Lavoro 12 ore al giorno", dice Wilaiwan Khantiwong, 26 anni, un'infermiera esile che dirige il reparto. È qui da quando ne aveva 17. "Faccio tutto, dalla donna delle pulizie al medico". Dovrebbero esserci due medici e tre infermiere diplomate, dice Bassano, ma l'ultimo medico, il belga Paul Yves Wery, se n'è andato nel 2004. Ha scritto un libro definendo il tempio 'malsano'. 'Oppresso' il personale e 'cannibali' i turisti. "L'ambiguo abate gestisce una fabbrica di morte come una piccola azienda familiare".
Dopo la pubblicazione del libro di Wery, a tutti i volontari stranieri - Bassano escluso - è stato ingiunto di andarsene. Così i malati vedono il medico una volta al mese. I 1.300 bambini vivono nel Secondo Progetto, che include l'orfanotrofio. Molti sono figli di poveri contadini. Soltanto 140 di loro hanno l'Hiv. I cartelli indicano le loro stanze: Camere per bambini infetti e Camere per bambine infette. I piccoli vagano nei corridoi senza vita né allegria. L'addetta al centro è Nuanchan Hassanam, 43 anni, sul braccio spicca un tatuaggio, 'Love Forever', unico e sgradito ricordo di un marito che le ha dato cinque figli e l'Hiv. "Allevare gli orfani è come cercare di trattenere i granchi in un secchio", dice la donna. I bambini necessitano di biancheria intima, vestiti, scarpe. Perché sono stati spesi 101.212 euro per l'acquisto di una macchina spara-palloni? "L'abate vuole che i bambini facciano esercizio fisico".
I monaci thai famosi godono del prestigio di una rockstar. I seguaci di Alongkot, tra i quali il campione di tennis thai Paradorn Srichaphan e almeno due ex premier, parlano con ossequio del barami. Laureato in ingegneria in Australia, Alongkot tornò per installare un impianto di riciclaggio di rifiuti, ma con il cuore spezzato, si fece monaco e si trasferì a Lopburi, imbattendosi nel suo primo malato di Hiv. "Gli ho tenuto la mano e lui è morto in quel momento", scrive Alongkot sul sito Web del tempio. Bassano afferma che i pazienti 'rinascono' quando il monaco visita il reparto. "I malati vivono più a lungo e hanno esigenze", ammette Alongkot, "ci chiediamo come faremo nei prossimi 20 anni". In previsione c'è la costruzione di un centro sportivo (due milioni di euro) e un sentiero per la meditazione (altri 10 milioni).
"I soldi non mancano, ma non so come siano distribuiti, né chi ne tragga beneficio", ammette Bassano: "Metà va al tempio, metà a chi lo gestisce", come dice un vecchio detto. Per mandarlo avanti, secondo il monaco, occorrono sui 100 mila euro al mese, ma l'aspetto finanziario non è pubblico. Intanto, all'orfanotrofio i bambini hanno finito di pranzare, ma prima di alzarsi da tavola i piccoli si rivolgono all'abate: "Grazie, grazie a te, Giusto e Venerabile Monaco Udom Prachatorn, per averci dato da mangiare oggi, noi ti ringraziamo dal profondo dei nostri cuori per la tua gentilezza. Siamo felici: grazie, grazie a te".
venerdì, luglio 17, 2009
Le celebrazioni buddiste scandiscono la vita in Thailandia
Importanti celebrazioni buddiste scandiscono la vita in Thailandia nel corso di tutto l’anno: se a luglio si apre il periodo tradizionalmente conosciuto con il nome di Khao Phansa, durante il quale i monaci buddisti si ritirano per tre mesi nei templi, accompagnati dalla offerte devozionali della popolazione, allo stesso modo la fine della Quaresima Buddista, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, è una ricorrenza molto sentita e festeggiata ovunque nel Paese.
Per l’occasione, che culmina nel giorno detto di Ok Phansa, numerose celebrazioni coinvolgono la popolazione in cerimonie, parate, offerte di cibo e fiori. Tra queste, la regione dell'Isan, nel nord-est del Paese, ospita le manifestazioni più spettacolari: a Nakhon Phanom è possibile assistere dal 29 settembre al 4 ottobre alla processione di barche illuminate (originariamente ‘Lai Reua Fai') lungo le rive del Mekong, accompagnate da performance culturali. La sfilata di barche illuminate recanti fiori, bastoncini di incenso, candeline accese e lanterne che scivolano allineate sul fiume alla luce della luna offre uno spettacolo ipnotico di grande incanto.
A Sakon Nakhon, sempre nel nord – est del Paese, si svolge tutti gli anni il magnificente festival di sculture di cera artisticamente modellate dagli artisti locali nelle forme dei templi buddisti, in segno di devozione nei confronti di Buddha di cui si rievoca il ritorno fra gli esservi viventi. La manifestazione, che quest’anno si celebra dal 30 settembre al 4 ottobre, è accompagnata da una tradizionale corsa di imbarcazioni tipiche e performance culturali.
La luna piena è testimone anche di un suggestivo quanto inspiegabile fenomeno che ha luogo a Nong Khai ed è profondamente atteso dalla popolazione, che si riunisce di notte lungo le rive del Mekong in attesa dell’impressionante emergere di sfere di fuoco che sorgono dalla profondità delle acque, e secondo la tradizione vengono emesse dai mitici serpenti Naga (4 ottobre).
giovedì, luglio 16, 2009
l’islam guerrigliero penetra in Thailandia
Il sogno dei musulmani è ritornare al sultanato di Malay. L’irredentismo è cresciuto con l’11 settembre. Il governo thai cerca di assimilare l’islam e nelle cerimonie ufficiali, mette vicini dignitari musulmani e monaci buddisti. Ma non i cattolici.
di Piero Gheddo
(AsiaNews) - In Thailandia si sta combattendo una delle tante “guerre dimenticate” di cui non si sa quasi nulla. La Thailandia è un paese a grande maggioranza buddhista di 65 milioni di abitanti, con una piccola percentuale di musulmani (4,5%) nelle tre province del sud, ai confini con la Malesia. Le richieste degli islamici di potersi unire alla Malaysia risalgono a molti anni fa, poiché in passato quei territori appartenevano al sultanato islamico di Malay sotto la protezione dell’Inghilterra, come la Malesia, il Borneo malesiano e il Brunei. Dopo l’ultima guerra mondiale, il sultanato venne occupato dalla Thailandia.
Negli anni settanta del Novecento c’è già stata una forte campagna di richieste per l’autonomia regionale da parte dei musulmani, con attentati, violenze e brevi periodi di guerriglia. Poi tutto si è calmato, ma il problema si è riacceso dopo il crollo delle due torri a New York l’11 settembre 2001, che è stato quasi come un segnale di rivendicazione per i seguaci dell’islam in paesi dove sono minoranza: ad esempio, nell’isola di Mindanao nel sud delle Filippine e nella regione dello Xinjiang in Cina.
La situazione attuale nel sud della Thailandia è molto grave. I separatisti musulmani reclutano nuovi combattenti nelle scuole islamiche, nel tentativo di innalzare il livello di scontro con il governo e l’esercito thailandese. Secondo uno studio elaborato dagli esperti dell’esercito thailandese, i separatisti musulmani cercano guerriglieri facendo leva sul nazionalismo Malay e sull’orgoglio e il senso di appartenenza al vecchio sultanato. “Essi dicono agli studenti delle scuole [islamiche] che è compito di ogni musulmano riprendere la loro terra dagli infedeli buddisti”.
Parlo con un missionario del Pime, padre Claudio Corti di Lecco, che lavora nel nord della Thailandia da 11 anni ed è in vacanza in Italia. Dice: “Tutti i giorni, i giornali riferiscono di attentati, incendi a scuole, molto spesso i monaci buddhisti non escono più dal monastero o escono con scorte armate di soldati perché sono stati uccisi anche loro; diversi abitanti delle tre province del sud sono scappati e vengono al nord perché la situazione è insostenibile. Per invogliare la gente ad andare a lavorare nel sud, il governo dà paghe molto più alte e tanta gente ci va. Là c’è una grande produzione di caucciù e pagano molto bene. I nostri tribali per guadagnare o perché non hanno notizia di questa situazione ci vanno, poi alcuni tornano indietro quando si rendono conto dei pericoli. C’è una vera guerriglia contro il governo, i militari, la Thailandia. Con accuse al governo che non ha mai aiutato il sud a svilupparsi, infatti il sud è una zona abbastanza depressa della Thailandia. E anche la minoranza parlamentare accusa la maggioranza di questo”.
“Ma in fondo – continua il missionario - lo scontro è diventato fra islam e buddhismo. Infatti il governo, per cercare di superare questo momento di crisi, favorisce molto le scuole islamiche e l’islam. I musulmani quel che vogliono lo ottengono. L’esempio più lampante è che i musulmani sono stati riconosciuti come thailandesi: mentre prima thailandese voleva dire buddhista, da due anni a questa parte i musulmani sono riconosciuti come thailandesi. Esempio concreto. Tutti i giorni, al mattino alle otto e alla sera alle sei c’è l’inno nazionale. Il paese si ferma, radio e televisioni trasmettono l’inno nazionale e tutti lo cantano. Le televisioni trasmettono immagini della Thailandia. C’è il re, ci sono i monaci buddhisti e adesso ci sono sempre anche i musulmani col loro caratteristico vestito, ci sono le pagode buddhiste e le moschee islamiche.
“Questo non avviene per i nostri tribali. Il cristianesimo è considerato religione straniera, anche se ormai gli stranieri siamo pochi: clero e suore sono quasi tutti locali. In Thailandia i cattolici sono circa 300.000 e i cristiani tutti assieme quasi un milione su 65 milioni, i musulmani sono circa tre milioni. Nella diocesi del sud fondata dai salesiani i cattolici sono circa 6.000, mentre nella nostra diocesi di Chiang Mai al nord sono 50.000 battezzati e 25.000 catecumeni. Chang Mai è la seconda diocesi della Thailandia, dopo Bangkok”.
mercoledì, luglio 15, 2009
Muore quattordicenne risucchiato dallo scarico di una piscina.
Nathan Clark muore risucchiato in piscina.
Un ragazzino di 14 anni è morto durante un viaggio in Thailandia dopo essere stato risucchiato dallo scarico di una piscina.
E’ morto in una maniera che non avremmo immaginato possibile Nathan Clark, un ragazzino britannico di 14 anni.
Nathan si trovava in Thailandia per una vacanza da trascorrere insieme a suo padre, al suo fratellastro e alla nuova compagna del padre.
Insieme con loro, aveva deciso di visitare un famoso parco acquatico, non immaginando che proprio in una giornata da dedicare al divertimento avrebbe trovato la morte.
Il ragazzino è infatti stato risucchiato dal tubo di scarico di una piscina. E’ stato il fratellastro ad accorgersi per primo della tragedia.
Stavano giocando insieme - ha raccontato – quando l’ha perso improvvisamente di vista. Il ragazzo ha quindi avvertito i genitori che si sono tuffati in acqua per aiutarlo.
Il corpo del ragazzino è stato recuperato solo qualche ora dopo all’interno del canale di scarico della piscina.
Nathan è morto per annegamento.
Fonte: http://www.pattayadailynews.com
Pattaya, July 11 [PDN]: Pattaya police investigator Pol.Lt.Col. Anuchet Gatsomboon from the Dongtan branch and a rescue team were sent to investigate a report of a young boy who had been found dead at the water park of Pattaya Park Hotel at 4.30 pm on 10th July 2009.
At the scene, the police found the body of 14-year-old Nathan Clark, a British national on the floor of the pump room. The boy was wearing black shorts and his body was pale.
Mrs Jintana Clark, the boy's 30-year-old Thai stepmother, told police that she had been taking care of him since he was five years old. Her husband is an engineer working in India and he had intended taking Nathan, who had just finished his international school in Pattaya, to continue his education in India.
Mrs Jintana continued to say that Nathan had been swimming at the whirl pool which was 1 metre deep. She later realised that Nathan was missing, so she went to the pool in search of him and found that the pipe cover (1.20 x 1.20 metre) was open. Mrs. Jintana then rushed to inform the life guard, who was responsible for the safety of the swimmers. She went on to say that the staff did not believe her and implied she had made up the story, because it was impossible for an accident like this to happen.
The staff all carried out a search for Nathan for approximately 1 hour until they opened the pump cover to find his body floating in the water.
The lifeguard, Mr. Dumrongsak Songmarerng (40), told police that when Mrs Jintana informed them of Nathan's disappearance, the pump cover in the pool where Nathan had been swimming was closed as normal. He went on to say the water park has been open for more than 10 years and has never had an accident of this nature. He said the victim might have been curious and lifted the pump lid causing the water to gush through and pulling him in.
The police stated that as there were no witnesses, they would have to investigate further to find the cause of the accident.
UPDATE OF PATTAYA PARK DEATH OF 14 YEAR OLD ENGLISH BOY
Pattaya, July 12 [PDN]: On Friday 10th July, Police and rescue services attended an incident at Pattaya Park after being alerted that a boy had been found dead.
,br>On arrival, the police were directed to a pool at the Water Park with a whirlpool feature, where the Body of 14 year old Nathan Clark a British national, had been discovered by lifeguards inside the engine room which powers the whirlpool.
It was estimated the boy had been dead at least an hour and had sustained injuries suggesting he had become trapped within the mechanics of the whirlpool.
The distraught step mother Mrs Jintana aged 30 had cared for Nathan since he was 5 years old. She explained that Nathan had been swimming in the 1 metre deep pool before his disappearance. According to the Pol. Lt. Col. Anuchart who was the officer assigned to the case, Nathan had been in the company of his older brother 15 year old Reece Clark.
The information concerning the older brother came to light some time after the incident and it is understood that Reece helped Nathan to lift off the grill. Whilst looking for Nathan, Mrs Jintana realised the metal grill which deters swimmers from entering the engine compartment was open. She summoned the help of the lifeguard Mr Dumrongsak, aged 40, who works at the park.
Mr Dumrongsak, refused to believe the grill had been opened and that after 10 years of service he had never encountered such a problem. When he eventually agreed to help, the body of Nathan was found submerged in water in the engine room.
On Saturday morning, Forensic Police from region 2 were sent to examine the scene and determine what had happened. Initial reports suggested Nathan may have opened the grill, which was not secured with a lock and had then swam into the engine compartment. Using a man of similar size and weight to Nathan, a re-enactment was conducted under supervision of the forensic police.
Forensics, trying to assess whether or not a single person would be able to lift the grill which weighed 21kg, found that it could have easily been lifted off by the boy. Tests were also conducted with the engine turned on to see if a person could have been sucked in through a pipe leading to the engine compartment which measures 40 square centimeters. It was determined by police that this was not possible. A corroded pipe inside the engine room was identified as an object which may have killed the boy as he entered the room. However this could not be confirmed.
The British Embassy in Bangkok are aware of the case and are offering what assistance they can to the family, especially the father, who works for an Indian Engineering Company and had intended taking his son to continue his education in India.
Mr Surapon, Director of Pattaya Park, explained in an interview conducted on Saturday, that compensation has already been offered to the family of Nathan by the Park, who appear to be accepting responsibility for the incident although there are some unanswered questions. [PDN]
Fonte: http://www.pattayadailynews.com/
martedì, luglio 14, 2009
I Mericani son dei gran rompicoglioni! Provate ad immaginare la Thailandia senza il loro arrivo!?
Avete mai per un minuto solo provato ad immaginare cosa sarebbe la Thailandia senza GoGo Bar, Pattaya, Patpong, e troiai vari?
Alle porte del 2010 ancora oggi mi devo “sorbire” paranoie stereotipate di gente che vede nella Thailandia tutta l'immondizia lasciata dai cazzoni di Mericani 40 anni or sono.
Ohh Sveglia, la Thailandia non vive di prostituzione come qualcuno ancora “favoleggia” per miseri interessi privati...
Che poi “certi ometti” preferiscono la disponibilità “delle operatrici” del settore sex business è noto, ma il turismo per un bel 90% è TUTTO FAMIGLIARE!!
Non voglio entrare nel merito di un discorso lunghissimo sulla prostituzione (VIETATA IN THAILANDIA), cause, effetti, conseguenze, stime, ecc...
Non me ne frega un cazzo, tanto pochi capirebbero certi miei discorsi “maturati” in seno al fatto che qui ci vivo e forse ho capito qualcosa di “come funziona” il sistema.
Parliamo invece delle ORIGINI?
Di come i Mericani hanno “spettacolarizzato il sesso” rendendolo mediatico.
Breve riassunto storico:
Inizio anni 60 USA erano spaventati dell'avanzata comunista in Vietnam e dalle simpatie dei contadini ( per la maggior parte presenti in quelle zone) verso le ideologie del comunismo maoista.
Così hanno deciso di inventarsi di dover bloccare i cattivoni comunisti ed hanno pensato bene di bombardare il Vietnam e di mandare lì una marea di truppe per poter colpire l'armata rossa.
Ovviamente non ci sono riusciti...
Il ritiro americano avviene nel '73 ma solo nel '75 la situazione si chiude con la conquista del Sud da parte dei vietcong nord vietnamiti e la riunificazione delle due regioni.
Nel mentre questi cazzoni di ragazzotti Mericani si “riposavano” in quel di Bangkok creando di fatto posti a loro “detta ludici” come Patpong oppure trasformando un tranquillo villaggio di pescatori in una città bordello (Pattaya)
La critica più frequente che veniva loro rivolta riguardava il comportamento in pubblico con le ragazze dei bar, che era del tutto innocente se riferito ai modelli americani. L'esperienza ha lasciato tracce profonde e non sono poche le ragazze di buona famiglia che evitavano anche di essere viste in compagnia di uno straniero "farang" per non essere oggetto dell'eventuale disprezzo dei connazionali e voi non ci crederete ma ancora oggi per molti vecchi è così!!
Insomma i Thai attratti dai “soldini” hanno lasciato da parte le inibizioni di un modello culturale che precludeva ogni minimo accenno al “sesso a pagamento” mentre i strafottenti Mericani come sempre importano il loro malsano maschilismo .
Dopo quaranta anni da questo video (trovato in rete) abbiamo ancora i GOGO BAR, I BODY MASSAGE, PATTAYA, PUSSY SHOW, ECC...
Sono cambiate le pettinature, i vestiti, al posto dei soldati ci sono i turisti (vecchi e parassiti della società)
Trovo tutto questo veramente “fuori moda”, sorpassato, out, finito, inutile... Nell'era della globalizzazione, dove ormai non ci sono più confini mi basta aprire internet per trovarmi “Escort Asiatica” nella mia città senza dover spendere fior di quatrini per volare dall'altra parte del mondo!
Se non fossero arrivati i Mericani?
La Thailandia forse non si sarebbe aperta al turismo mondiale, forse non sarebbe quella conosciuta e sviluppata, forse rimaneva al pari di paesi confinanti, forse...
Tanti interrogativi ai quali pensare, o perlomeno ai quali a me piace pensare e condividere con chi ama questa terra e cerca di capire andando oltre al solito stereotipo.
Appena ho tempo vi metto tanti bei video sulla base militare UTAPAO, KORAT, ECC... Sempre nel sito www.PhukeTube.com
Saluti da Phuket.
Martino M.
lunedì, luglio 13, 2009
Tempesta passata, giornata tranquilla si contano i danni.
Stamattina a casa mia ho fatto la stima dei danni, e tra una cosa ed un'altra mi è saltato fuori un bel conto!! Si è perfino staccato un cornicione!!! Vabbè legno marcio, ma di fatto attaccato c'erano i cavi elettrici. Per gli Standard Thai è tutto normale che i fili elettrici sono a portata “di mano” magari dei bimbi li belli a penzoloni, ma io sono un “Farang” alla sicurezza ci tengo.
A proposito di sicurezza non mi stancherò mai di dirvi:
SI MANGIA COME SI SPENDE!!
Quando andate in Gita alla Phi Phi oppure altre mete nei dintorni di Phuket non guardate solo IL PREZZO! Non sempre spendendo poco si fa l'affare! E non credete ai Zelanti Thai che con le loro manfrine vi parando di DISCOUNT.
Non vi scontano un bel ciuffolo, ma vi rifilano una ciabatta di barca marcia sovraccarica di gente a vostro rischio e pericolo di MORTE!
(vedi incidente Traghetto Phi Phi ieri pomeriggio) Per fortuna NO VITTIME!
Vi ricordate i nove turisti morti pochi mesi or sono al largo di Patong!
Ragazzi a volte 300THB (6Euro) possono fare la differenza tra una escursione con operatori SERI ed una con altri MENO PROFESSIONALI. (Sarebbe meglio dire CRIMINALI)
Incidente PhiPhi 2007 immagini di repertorio http://www.phuketube.com
domenica, luglio 12, 2009
Monsone Day 2, le ultime ore sotto la tempesta.
Anche oggi pioggia, ho fatto qualche foto e video, spiagge di Kata, Karon, Patong, aggiungo mia personale descrizione e sensazioni.
Kata: Ci sono onde altissime, vento forte, alcune persone “sfidano” il monsone passeggiando sulla spiaggia. Il mare è comunque pulito, la spiaggia pure, Kata ha sempre un suo “fascino” anche così “imbronciata” con la piccola isoletta Koh Pu (Pu=Granchio) sullo sfondo.
Karon: WOW Karon è la mia preferita durante il monsone! Qui le onde sono spettacolari, il vento ti sposta letteralmente, completamente deserta. Acqua ha bei colori anche con il cielo completamente grigio, la spiaggia è pulita.
Patong: Un cesso! Io non capisco come si possa fare il bagno in questo melmoso e maleodorante acquitrino! Porca vacca che schifo... Ieri sul canale TV Thai Nazionale hanno proprio parlato del degrado della spiaggia e del mare di Patong da quel che ho capito sembra vogliano prendere a breve provvedimenti. Per me ormai c'è rimasto ben poco da salvare, peccato perchè nei racconti dei vecchi Patong era la spiaggia più bella di Phuket.
Domani migliora, come faccio a saperlo? I dolori nelle mie gambe per me sono meglio di qualsiasi previsione meteo :) Domani nel pomeriggio...
Vi mando comunque notizie, ciao a tutti.
Karon Beach
Kata Beach
Patong Beach
http://www.bangkokpost.com
Teoricamente se vi succede una cosa del genere mai dare denaro a nessuno ma telefonare immediatamente alla vostra ambasciata, qui tutti i numeri:
399, Nang Linchee Road, Yannawa
10120 Bangkok
Tel.: +66-2-2854090
Fax: +66-2-2854793 (Cancelleria Diplomatica)
Fax: +66-2-2854801 (Cancelleria Consolare)
Telefono di emergenza +66818256103
E-mail: ambasciata.bangkok@esteri.