mercoledì, giugno 30, 2010

Escursioni effettuabili in Low Season By Amici di Phuket

Mi arrivano moltissime mail di richiesta info circa le escursioni effettuabili nel periodo di bassa stagione da Phuket.

Vi elenco quelle che la nostra agenzia organizza ogni giorno, sicure, affidate a personale competente, i link rimandano direttamente al mio sito pagina Escursioni:

http://www.amicidiphuket.it/pagine/escursioni.htm

Durante il periodo monsonico da Maggio a Novembre le Similan & Surin, sono zone non raggiungibili a causa del mare molto mosso e per le piogge, e comunque il parco marino è chiuso.

Mentre tutte le altre si possono fare senza problemi, una escursione effettuabile ogni giorno a prescindere dalle condizioni meteo è la Baia di Phang-Nga con le canoe, ma pure le Phi Phi in speed Boat se non ci credete queste sono foto di Agosto 2006: http://www.amicidiphuket.it/foto/agosto2006phiphi/index.htm

5 Isole in un giorno, il paradiso esiste ancora

Clicca

Krabi-Hong Island

Clicca

Coral Island (Koh Hae)

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Racha Islands (Raya)

Cliccaraya


Baia di Phang-Nga

Clicca

Naturalmente ci sono decine di escursioni FAI DA TE per vedere le bellezze di Phuket Island, alcune info dal mio sito:
http://www.amicidiphuket.it/pagine/segreti.html

Clicca Banana Beach per i provetti Cast Away

Clicca Martino Beach la mia spiaggia preferita

Clicca In Kayak a Koh Bon sfidando la tempesta

Clicca In Kayak alla scoperta di spiagge ed isole deserte

Clicca Spiagge nascoste dietro la caotica Patong

Cliccaspiaggia In paradiso con il Kayak

Clicca Leam-Ka Beach

Cliccalong tail Rawai il villaggio dei pescatori

Clicca Foresta pluviale, cascate, centro riabilitazione gibboni


Sono a vostra disposizione per ogni info su questi Tour tramite mail: info@amicidiphuket.it oppure venite nella nostra agenzia a trovarci.

Agenzia di KATA: Controlla su MapJack la nostra posizione:

http://www.mapjack.com/?CvMwTzftWcRB

Scarica qui la Mappa con i numeri di telefono:

http://www.amicidiphuket.it/foto/baanss/map-baankata.gif


lunedì, giugno 28, 2010

Amore di cartamoneta.


Credo che ognuno di noi dovrebbe rimanere un po bambino dentro, per poter vedere le cose in maniera diversa, per non vedere sempre e solo la parte cinica delle cose, per poter riuscire a non capire del tutto quali che siano i veri problemi della vita.
Prendiamo quelli della mia età, 35-40 anni Italiani, maschi, un vero esercito di single che sempre più spesso preferisce rimandare scelte importanti, come il matrimonio e i figli, per continuare a vivere da eterni ragazzi.
Sposarsi, fare figli non è un obbligo. Si può restare scapoli senza per questo essere dei Peter Pan anche se diventa un problema quando si è irresponsabili e quando non si vogliono mai fare scelte o affrontare problemi.
Ci sono alcune caratteristiche che contraddistinguono questi adolescenti attempati. Innanzitutto scelgono uno stile di vita gregario, che li protegge dalla necessità di affermarsi come individui e di dover quindi stabilire valori e comportamenti propri. Per esempio fanno sport e vanno in vacanza sempre in gruppo.
Questo consente loro di condividere gli impegni e le scelte, proprio come fanno gli adolescenti. Cambiano spesso lavoro, soprattutto appena viene prospettato loro un ruolo di responsabilità… Ricominciare da capo, da un’altra parte, paradossalmente per loro è più facile che sentirsi tenuti a rispettare gli impegni.
Un altro aspetto tipico è quello di evitare passi definitivi, quindi non formano una famiglia e cambiano spesso partner. Non sono in assoluto incapaci di amare o legarsi a una compagna. Si innamorano davvero, ma non resistono mai a lungo.
All’inizio mostrano grande entusiasmo e gioia ma tendono alla fuga ogni volta in cui si vorrebbe costringerli in un ruolo adulto, come quello di convivente, coniuge e genitore.
Sto vivendo passo dopo passo varie aspetti della vita, sono passato dal Peter Pan a padre di famiglia in brevissimo tempo, mi sono trovato subito a “mio agio” tanto da cercare un secondo figlio. Ma non ho considerato un fattore, ho giocato “le carte” fuori dal mio ambiente naturale. Giocare con i sentimenti in Thailandia società denarocentrica non è cosa semplice, qui l'amore è fatto di cartamoneta, e se è così in tutto il mondo per qualcuno vi assicuro a questa latitudine si raggiunge il culmine estremo!
Uno dei dilemmi più antichi del mondo cosa scegliere tra l’amore ed il denaro? Si si lo so quasi sempre la risposta è la stessa, tutti a dire con sdegno che l’amore è la cosa più bella... Che le donne non si pagano, che mai e poi mai riuscirei a stare con una che mi chiede denaro, ecc...
Ipocriti
Ma torniamo alla riflessione dell'eterno Peter Pan, esiste una ulteriore fase che però non “tocca” a tutti, ma soli i più capaci. Dopo aver esplorato in lungo ed in largo altro sesso con relazioni più o meno durature ci si ritrova ad essere come Don Juan De Marco “maestro d'amore”.
Ricordate il film con con Johnny Depp, Marlon Brando, Géraldine Pailhas, Talisa Soto, del 1995?
Il sapere corteggiare una donna non è una semplice pratica ma una vera e propria arte; come ogni arte bisogna quindi imparare le regole ed i metodi da seguire per arrivare allo scopo che ci si prefissa, sia che si tratti di amore, sia che si tratti di semplice sesso.
Il profumo di un uomo, i gesti, il tono della voce, il contatto visivo, la sicurezza in se stessi, tutti elementi non semplici da capire subito, ci vuole esperienza! Ma soprattutto bisogna comprendere che la donna è un perfetto essere pensante, meno ormonale all’inizio rispetto all'uomo, poi quando si lascia andare spesso è peggio.
E tutto questo, essere maestro d'amore può servire in Thailandia? Serve dove l'amore è fatto di cartamoneta?
ASSOLUTAMENTE SI! Ma prima bisogna PAGARE!
Cioè mi spiego meglio, essere maestro d'amore e l'esperienza conta tantissimo, se un uomo è abituato ad andare a puttane rimarrà per sempre un puttaniere, e potrà solo aspirare a rapporti con puttane. Ma se un maestro d'amore vuole attuare le sue pratiche in Thailandia è destinato al successo, perchè sicuramente una vera donna Thai ha solo voglia di questo!
Ma li avete visti i maschi Thai? Porca vacca sono esatto contrario di un seduttore, il contrario del maestro d'amore, riprova è il fatto che di donne Farang che cercano questi uomini se ne vedono veramente poche! Qualche disadattata Inglese che prende il Rasta per la voglia di zozzo esotico!? Ma del resto poco o nulla... Una Thai Lady se riesci a superare lo scoglio dell'amore di cartamoneta, le barriere culturali, la diffidenza, è una donna che non aspetta altro che un vero maestro d'amore! (Non tutte però, io non riuscirei mai a fare il maestro d'amore con una lady bar a priori)
Bisogna partire dal presupposto che si gioca in modo diverso, e che approccio e le prime fasi di tutto saranno sempre basate sulla questione del denaro. Così gira il mondo qui e non penso che noi Farang possiamo di certo cambiarlo, ma almeno possiamo dimostrare d'esser capaci di amare.
Non è una sfida semplice, il confronto tra due culture estremamente diverse che inevitabilmente porta a scontri, se poi ci mettiamo in mezzo distanze abissali. Cioè se abito in Italy e voglio tenermi la fidanzatina Thai è UTOPIA! Provate solo a pensare se la vostra ragazza Italiana abitasse al Sud e voi al Nord, solo 500KM di distanza, quanto tempo durerebbe il rapporto? Bene allora chiedetevi come può funzionare a 12000KM, e magari vedersi solo 2 volte all'anno per una breve vacanza.
Non funziona a priori, ma vivendo qui sia il puttaniere che il maestro d'amore hanno sicuramente possibilità di successo, il Peter pan lo vedo male invece perchè non prendersi responsabilità in questo mondo di sentimenti legati alla cartamoneta vuol dire finire con il culo per aria! Peter Pan c'è lo insegna, i soldi non sono importanti, divertirsi, fare gruppo e tutto il resto si, ma qui ripeto serve la CARTAMONETA a priori.
Il puttaniere campa bene fin che ha il portafogli pieno.
Il maestro d'amore ve lo saprò dire in futuro...
Alla prossima.

(Queste sono solo mie riflessioni, non una regola di vita! Chi ha letto tragga le proprie conclusioni, rifletta, e chi vuole può anche mandarmi a quel paese nessun problema)

domenica, giugno 27, 2010

Riconciliazione solo di facciata...

Bangkok (Agenzia Fides) – 435 rappresentanti della “camicie rosse” ancora in carcere; i conti bancari di 83 persone, sospettate di aver sostenuto la protesta rossa, bloccati dal governo: a più di due mesi dalle manifestazioni di protesta rossa per le strade di Bangkok, tali misure mostrano con evidenza che “la riconciliazione nazionale è ancora molto lontana”, nota una fonte cattolica di Fides in Thailandia. L’ultima misura del “blocco finanziario” ha colpito alcuni parenti dell’ex Premier in esilio Thaksin Shinawatra, oltre a 23 politici, 15 imprenditori, 17 leader rossi, 5 militari in pensione.
Secondo fonti di Fides, le manifestazioni – con gli 88 morti, 1.900 feriti e la coda di violenza finale – hanno alimentato un risentimento che ancora serpeggia nella società e che il governo, a dispetto dei proclami, fa ben poco per stemperare. A Bangkok e in 23 delle province del Nord è ancora in vigore lo “stato di emergenza” (passo immediatamente prima della legge marziale), che dà ai militari il potere di arrestare e interrogare i sospettati, di censurare tv, radio e mezzi di informazione e di applicare altre forme di controllo ben poco democratiche. Il governo giustifica tali provvedimenti con ragioni di “minacce alla sicurezza nazionale”. Così oltre 1.100 siti internet sono stati bloccati , quattro riviste filo-Thaksin e numerose Tv e radio vicine all’opposizione sono state chiuse.
Secondo gli osservatori, la “road map” per la riconciliazione, nuovamente annunciata nei giorni scorsi dal governo – che prevede un’indagine indipendente sulle violenze del maggio sorso – rischia di fallire ancora prima di cominciare. “Il governo sta violando i diritti umani elementari”, ha detto allarmata Krittiya Archavanikul, del Centro per i Diritti Umani dell’Università di Mahidol.
Fonti di Fides nella comunità cattolica thailandese, disapprovando tali misure, rimarcano che “si dovrebbe invece iniziare un processo di guarigione delle ferite della società. Con questa politica di repressione, la riconciliazione si allontana. Il governo sta cercando di ridurre al silenzio l’opposizione e questo va contro la democrazia. I leader dell’opposizione iniziano ad avere paura. Molti temono che si costruisca una riconciliazione di facciata, che invece nasconde un pensiero unico e uno stato di polizia”.
A Bangkok, notano fonti di Fides, la situazione resta tesa. Migliaia di persone hanno partecipato, il 22 giugno scorso, ai funerali del generale Khattiya Sawasdipol – leader militare dei rossi, ucciso da un cecchino – svoltisi con un imponente schieramento di polizia.
Un banco di prova per verificare l’evolversi della situazione, afferma la fonte di Fides, sarà costituito dalle imminenti elezioni amministrative nella capitale: fra i candidati a sindaco di Bangkok vi è anche un rappresentante delle “camicie rosse” che, se fosse eletto potrebbe creare non pochi problemi al governo. E, se riscuotesse larghi favori della popolazione “mostrerebbe che la gente non ha fiducia e disapprova l’attuale politica dell’esecutivo”.
(PA) (Agenzia Fides 26/6/2010)
Link: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=34062&lan=ita

giovedì, giugno 24, 2010

Staminali in Thailandia pericolose?

Fiorisce il business dei venditori di miracoli. Offrono a caro prezzo cure contro malattie ancora inguaribili. In alcuni casi le conseguenze possono essere tragiche

CRONACA – Ogni anno centinaia di pazienti italiani e migliaia nel mondo intraprendono un viaggio della speranza. In una mano il biglietto aereo diretto verso la Cina, l’India, la Thailandia, la Repubblica Dominicana o altri paesi emergenti. L’altra mano aggrappata alla promessa di una cura di cellule staminali contro malattie che la medicina non è ancora in grado di sconfiggere: sclerosi multipla, distrofia muscolare, morbo di Alzheimer e altre.

Nonostante gli avvertimenti lanciati dalle autorità sanitarie di stare alla larga da sedicenti guaritori, tanti per disperazione cadono nella trappola, abbindolati dalle informazioni ingannevoli pubblicizzate su internet dai venditori di miracoli. I malati si sottopongono a trattamenti sperimentali eseguiti in cliniche private senza scrupoli e senza regole. Meglio di niente, pensano. Meglio tentare. Nel migliore dei casi tornano a casa nelle stesse condizioni di partenza e con il conto in banca prosciugato. Alcuni s’illudono di stare effettivamente meglio per un primo periodo. Ma sempre più spesso vengono a galla storie di pazienti che riportano complicazioni serie in seguito alle terapie eseguite al di fuori dei protocolli clinici o non ancora approvate.

L’ultimo, agghiacciante, episodio riguarda una donna inglese morta a causa delle iniezioni di cellule staminali ricevute in un centro di Bangkok per curare la malattia renale autoimmune, il lupus nefritico, da cui era affetta. L’esame dell’autopsia riportato sul Journal of the American Society of Nephrology e ripreso dal New Scientist ha accertato che il trattamento aveva provocato la formazione di strani noduli a livello del rene, fegato e ghiandola surrenale responsabili in ultima istanza del decesso, avvenuto circa un anno dopo la terapia. Sotto accusa i medici che hanno effettuato l’intervento, per di più con una tecnica non convenzionale. Sei anni fa, infatti, un trial clinico condotto in Europa su 50 pazienti con malattie renali simili aveva preso in esame le iniezioni nel sangue di staminali ricavate dal midollo osseo. Circa un terzo dei partecipanti aveva avuto una ricaduta dopo un anno, 12 morirono. Due terzi hanno tratto giovamento dal trattamento, alcuni con la remissione della malattia.

Al contrario, nella clinica thailandese le staminali sono state iniettate direttamente nei reni in modo che le cellule riparassero l’organo. “Non c’è alcun razionale scientifico per fare una cosa del genere”, ha scritto nell’articolo di commento Susan Quaggin del Mount Sinai Hospital di Toronto in Canada. “Sospetto che questo caso sia solo la punta dell’iceberg. Probabilmente altri pericolosi effetti collaterali non sono stati diagnosticati o non riferiti alla comunità scientifica”. Gli esperti ora si interrogano su come regolamentare più severamente il far-west del “turismo staminale”. Chiedono un giro di vite sul business delle staminali, proliferato nei paesi dove i controlli sanitari sono scarsi. Da un lato per tutelare i pazienti e metterli in guardia dai rischi che corrono. Dall’altro per evitare che altri casi drammatici possano fermare la ricerca scientifica in corso.

di Daniela Cipolloni - Fonte: http://oggiscienza.wordpress.com/

lunedì, giugno 21, 2010

Motoclub Amici di Phuket Tour del 20-06-2010

Oggi domenica 20-06-2010 al mattino piccoli temporali, sono partito da RAWAI alle 12.30, solo con Tiziano visto che le adesioni ci sono ma siete tutti a 12000KM di distanza. Vabbè nel mentre preparo gli itinerari, ogni fine settimana tempo permettendo mi studio i percorsi da proporre quando il gruppo sarà bello "folto". In tutto la gita di oggi solo 60KM, RAWAI, Chalong Bai con le viste panoramiche direzione Cape Panwa, sosta a Khao Khad view point tower, per finire poi aquarium Phuket. Naturalmente sosta in tipico ristorantino Thai con stupenda vista sulla Baia di Chalong ed isola di Koh Lone. Una gitarella da 3-4 ore, ideale anche per i turisti alle prime esperienze in Phuket, adesso vi carico le foto qui su facebook poi metto una mappa con il percorso per chi vuole fare questo semplice tour. La strada per chi non consoce bene Phuket non è semplicissima, ma vi metto anche google map questo link

Ciao alla prossima, aspetto le vostre adesioni al Club per programmare le prossime uscite!!!! Inviate una mail: info@amicidiphuket.it

Album completo di foto al Link:

http://www.amicidiphuket.it/foto/motoclub/tour20-06-2010/album/index.html



Mappa Giro del 20-06-2010 36031_1496958148800_1379508605_31323406_2442157_n

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sabato, giugno 19, 2010

Prima vittima del turismo terapeutico con le staminali.

Colpita da lupus nefritico, ha provato la terapia dopo il fallimento di quella a base di steroidi immunosoppressori

in una clinica privata di Bangkok

Thailandia, donna muore dopo cura
con staminali per una malattia renale

Colpita da lupus nefritico, ha provato la terapia dopo il fallimento di quella a base di steroidi immunosoppressori

MILANO - Una donna, affetta da una malattia renale, è morta dopo essere stata curata con una terapia di cellule staminali in una clinica privata di Bangkok in Thailandia. A segnalare la notizia è la rivista New Scientist, che cita il Journal of the American society of nephrology, ponendo l'accento sui rischi cui si può incorrere con il "turismo da staminali". L'autopsia ha rivelato che la terapia a base di staminali ha quasi sicuramente ucciso la donna che, colpita da lupus nefritico, ha provato questa terapia dopo il fallimento della cura a base di steroidi immunosoppressori.

NODULI - L'esame post-mortem ha rilevato la formazione di strani noduli nel rene, nel fegato e nella ghiandola surrenale. Circa sei anni fa sono stati condotti dei trial clinici in Europa su persone con malattie renali simili, cui sono state iniettate nel sangue staminali ricavate dal loro midollo osseo. Circa un terzo dei 50 partecipanti ha avuto una ricaduta dopo un anno, e 12 di questi sono morti. Tuttavia due terzi ne hanno tratto giovamento, alcuni con la remissione della malattia. A differenza del trial europeo, in questo caso alla donna le staminali sono state iniettate direttamente in entrambi i reni, in modo che le cellule riparassero direttamente l'organo. Dopo 3 mesi dalla cura le sue condizioni sono peggiorate e ha dovuto ricorrere alla dialisi. Successivamente, le è stato identificato un nodulo nel rene sinistro, che 11 mesi dopo è collassato ed è stato rimosso. Un anno dopo la donna è morta. (Ansa)

venerdì, giugno 18, 2010

Ennessima vittima del Sogno mollo tutto e vado a vivere a Phuket

Lionel Le Cossec, 51 anni, Francese, ennessima vittima del Sogno mollo tutto e vado a vivere a Phuket.
Ci vuole del gran talento per fare affari in Thailandia, pazienza, ed un pizzico di fortuna.
Sicuramente rimanere lontano dalle Thai Lady e dalla Nigth life, mantenendo uno stile di vita sano aiuta a "sopravvivere" di più.
Appello del Giornale Phuket Wan a fondo pagina è quello di parlare con famigliari, amici, e perfino ambasciata se ci si sente depressi. Mi sembra una grossa "sparata" almeno per noi Italiani!
Quando racconto le mie esperienze nel Blog e su facebook che si discostano minimamente da un'iconografia di Phuket paradiso in terra dove tutti sono felici; molti mi additano come disadattato sociale!
Difficile spiegare certe situazioni assurde, incomprensioni, barriere culturali di un vero Expat.
Quando parlo di immigrato in Thailandia intendo uno che ci vive da anni senza uscire dai confini, lavorando, magari sposato con figli, e non qualche fighetto figlio di papà che passa le serate in Bangla e di giorno dorme.
Purtroppo molti non hanno capito che la vita non è una vacanza, e che la vacanza a Phuket non è per tutta la vita.
Sempre più gli Expat in Thailand si sentono soli, la solitudine è forse il male del secolo, perché se da un lato abbiamo tutto quello che serve per la comunicazione (telefonini, internet...) dall'altro ci sentiamo spesso abbandonati a noi stessi e vittime di questa pazza corsa verso non si sa chi o che cosa: vuoi la bellezza di una giovane amante, vuoi per il sogno della vita esotica, vuoi per la paura di tornare a casa come fallito...
E allora, molti, giovani o meno giovani, stanchi di lottare e sopravvivere chiedono a colui che ha dato la vita di dargli la forza per togliersela.
Quando leggo articoli come questo penso sempre magari in futuro cambierà qualcosa, magari ci sarà una maggiore coscienza sociale, più aggregazione tra Expat, meno "fregature" almeno tra di noi...
Sogno utopistico, considerando quello che scrivo da anni in questo Blog:

lunedì, marzo 05, 2007 :
Dal sogno al dramma, Thailandia terra dei "miracoli"
venerdì, giugno 27, 2008
Le circostanze reali dietro un recente caso di suicidio di un FARANG

Non mi rimane che dire riposa in pace Lionel, anche se non condivido il tuo gesto penso di capire cosa hai provato in quegli istanti mentre legavi la corda. Tutti nella vita prima o poi passano un momento difficile, e anche se qualcuno non vuole ammetterlo idea del suicidio è intrinseca nella mente di ogni essere umano.

Phuketwan - Phuket news on tourism, property, jobs, and entertainment

Phuket Expat Found Hanged: Internet Business Failing

Friday, June 18, 2010
A FRENCH expat businessman found hanged last night is believed to have been unable to cope with Phuket's economic downturn and his wife's departure.

Lionel Le Cossec, 51, was discovered at his house in the Irrawaddy Get Ho estate in Kathu, central Phuket, around 9pm by the manager of his four Internet surfing cafes, Somsak Preechayan, 30.

Two notes that Mr Le Cossec appears to have written have been passed to police, and on to embassy officials and relatives. Khun Somsak told police that Mr Le Cossec had been depressed because the four Internet cafes - three in Phuket City and one in Patong - had not been been
Mr Le Cossec's Thai wife had left him about two months ago, Khun Somsak said. He added that it was not Mr Le Cossek's first attempt at suicide.

With one or two notable exceptions, travel alerts from more than 40 nations during the political upheaval in Bangkok failed to point out that Phuket and the Andaman coast remained safe for tourists, accentuating the needless economic pain on Phuket and around the Andaman region.

Mr Le Cossec's body is at Patong Hospital, awaiting collection or cremation.

Anyone feeling depressed on Phuket is advised to talk to family or friends, or call an embassy. Three hotline numbers tested by Phuketwan today failed to offer satisfactorily fast human contact.

lunedì, giugno 14, 2010

Progetto Moto Club Amici di Phuket

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Nasce per passione e devozione verso le due ruote questa mia idea, per ora in fase "embrionale", ma se ci saranno consensi ed adesioni potremmo formare un grande gruppo con tanto di sede, magliette, tessere, ma soprattutto iniziative e tour atti a valorizzare le bellezze naturali di Phuket.

La mia idea è di creare un club di appassionati motociclisti ITALIANI in Phuket, residenti e non, anche semplici turisti.

Lo scopo è di diffondere la passione per le due ruote nell'isola di Phuket, che peraltro presenta già un numero notevole di appassionati ma con poca coesione tra di loro; il Motoclub Amici di Phuket vuole portare tutti questi motociclisti ad un'aggregazione più sentita e fattiva.
L'idea prevalentemente è di creare un settore mototuristico con organizzazioni e partecipazioni a motoraduni e viaggi, la promozione del motociclismo tra i turisti sensibilizzandoli ai pericoli della guida in Phuket.
Uniamo il maggior numero di appassionati motociclisti per mezzo di iniziative ed attività aggreganti nel più puro spirito turistico & sportivo ma anche conviviale, con cene molto gustose a base di cucina locale ed Italiana.

Per ora come detto è solo “un'idea”, fatemi sapere cosa ne pensate, e magari per cominciare nei prossimi mesi facciamo qualche bel Tour di Phuket.

Vedi foto Tiziano & Martino gita 350KM da Phuket a Phang-Nga del 12-06-2010










Naturalmente adesione al gruppo è FREE, solo passione allo stato puro. Se poi ci saranno "sviluppi" e spese per tessere, magliette, iniziative, vi farò sapere... Mandate una mail qui per i vostri commenti e suggerimenti, e per cominciare le adesioni al gruppo: info@amicidiphuket.it

Appena avremo raggiunto un numero considerevole di partecipanti elenco sarà presente qui sul sito, è possibile dare la prorpia adesione anche tramite facebook. Vi aspetto in tanti così programmare la prima uscita inaugurale.

Leggi il resto nel sito Amici di Phuket: http://www.amicidiphuket.it/pagine/motoclub.html

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