domenica, giugno 10, 2007

Un ponte di solidarietà che unisce la Thailandia a Roma

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Lo specchio, la trottola, gli astragali


Xanthos Onlus promuove il progetto "Moo Ban Dek 2"
Nell’Asia lontana esiste un villaggio, fatto di 150 bambini e 20 adulti. Il villaggio si chiama Moo Ban Dek, e si trova sulla sponda del fiume Kwai, in Thailandia. Una piccola perla dove regna il rispetto reciproco e dove ognuno ha uno status pari a chiunque altro, ha diritto a un voto nel parlamento e ha facoltà di proporre e promuovere cambiamenti ai principi che regolano la vita comune e l’amore è l’unico vero sovrano.

I bambini di Moo Ban Dek sono bambini speciali, poveri, vittime di violenze, a volte raccolti per strada, a volti segnalati dalla polizia, tutti adottati dalla Foundation for Children e che in questo villaggio, nato dalla forza d’amore e dall’impegno umanitario di due persone straordinarie, Pibhop e Rajani Dongchae, hanno trovato non solo una scuola, parificata e registrata con il Ministero dell’Istruzione, ma anche qualcuno che gli insegnasse a concepire la libertà, l’autodeterminazione, la riconquista della dignità, il ritrovamento della fiducia come principi indispensabili per l’individuo.

Rajani Dongchae, quella donnina schiva e gentile dal cui cuore è nato il villaggio di Moo Ban Dek, che vive quasi esclusivamente di donazioni, è arrivata a Roma, ospite di Xanthos Onlus, per presentare la mostra mercato d’arte contemporanea “Lo specchio, la trottola, gli astragali”. Si tratta di una mostra, e allo stesso tempo della vendita, di opere di artisti contemporanei italiani e stranieri, il cui interesse primario è la raccolta di fondi necessari per finanziare il progetto sottoscritto da Xanthos con la Children Foundation per la costruzione in Thailandia di un secondo villaggio per bambini, denominato “Moo Ban Dek 2”, che possa accogliere gli adolescenti provenienti da Moo Ban Dek, consentendogli di proseguire gli studi.

La mostra presenta circa 130 opere, offerte da artisti e galleristi, articolate i 3 sezioni. Il tema portante delle 3 sezioni è la sensibilità sociale, che fa da stimolo al desiderio di mettere l’arte al servizio della solidarietà. In “Terre, popoli speranze” le opere degli artisti seguono un viaggio fatto di luoghi e paesaggi unici, fatti di sentimenti e di umanità, in “L’archetipo e l’immagine. Veli e strutture dell’immaginario antropologico”, il curatore ha voluto porre l’accento sulla percezione che l’uomo ha di se stesso e il percorso fisico e sentimentale che l’artista affronta nella rappresentazione del suo visibile, mentre nella sezione “Nel segno delle donne” un percorso tutto al femminile in grado di toccare l’uomo attraverso l’uso di materiali e colori diversi. Madrina e padrino d’eccezione di questa esclusiva occasione in cui la solidarietà si veste di arte sono la stilista Laura Biagiotti e il regista Alessandro D’Alatri.

Lo Specchio, la trottola, gli astragali
Fino al 22 giugno
Palazzo degli Uffici di Eur S.p.a.
Via Ciro Il Grande 16, Roma
Info: tel. 0654251
info@romaeur.it
www.romaeur.it

di Donatella Perrone
donatella.perrone@voceditalia.it

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