domenica, giugno 12, 2011

Martino da vecchio (I miei pensieri che non portano a niente)

Ieri su FB nel rispondere alla domanda di un amico che mi chiedeva della terza età in Phuket mi sono chiesto come sarò da vecchio.

Ho vissuto forse mezza della mia vita, ho 38anni, una moglie, tre figli, vivo in Thailandia nell'isola delle vacanze ma non sono in vacanza.

Da vecchio vorrei potermi dedicare a 1000 passioni, a quei passatempi banali e stupidi, vorrei scrivere un libro delle mie memorie che sono tante da farci un enciclopedia.

Da vecchio vorrei poter tornare a casa mia in Italia, adesso che ho la forza vivere all'estero, ma poi tornare dove sono nato e naturalmente morirci.
Vorrei che i miei figli misti mi seguissero per vivere la loro italianità ereditaria, non tutti naturalmente, ognuno sarà libero di fare quello che gli pare, io del resto in questo momento lavoro per creare le basi in Thailandia del loro futuro.

Da vecchio vorrei mangiare poco, anzi pochissimo, il minimo per tirare a campare, vorrei spendere poco e non pesare sulle spalle di nessuno, non voglio che i miei figli mi seguano in Italia per mantenermi, non sono un Thailandese che ricatta la prole con la storia del senso di riconoscimento.

Da vecchio vorrei andare al BAR a giocare alle carte, alle bocce, vorrei lamentarmi con i miei compagni d'infanzia dei mali, parlare dell'ultimo che ha tirato le gambe con l'infarto. Ma mentre parliamo di queste scontate e banali cose nella testa passa il film della mia vita, di tutto quello che ho fatto, una vita che fino ad ora è stata un gran bel trionfo.

Da vecchio vorrei essere impotente, anzi vorrei cominciare prima ad esserlo, vivere uno stato di andropausa lungo dove gli ormoni si addormentano e lasciano stare la maledetta parte maschile di me. Non voglio ridurmi come certi assurdi esseri che vedo in Phuket cercare la ragazzina ventenne, la giovane me la cucco ora che ne ho diritto e forza.

Da vecchio vorrei che il mondo fosse migliore, che tutto fosse open source, che ci fossero i carburanti alternativi, che l'atomico fosse bandito (oggi al referendum votate SI), che i Thai cominciassero a far valere i propri diritti e gli Italiani si fossero ripresi i propri. Vorrei vedere i miei sogni utopici realizzarsi vorrei dire lo avevo detto tanto anni fa.

Da vecchio vorrei avere i miei denti, anche se non perfetti, anche se non sani, ma vorrei averli perchè nascondono tutta la storia della vita, penso questo da quando vidi nel 2002 il film di G.Salvatores (Denti)

Da vecchio vorrei essere saggio, ma non per dispensare consigli, non per raccontare favole e storie ai più giovani, no vorrei la saggezza per me, per stare bene con me stesso.

Da vecchio spero di morire cosciente e non nel sonno, voglio vederla davanti la morte, voglio che mi accarezzi e mi porti via ma solo noi due, vorrei morire in una stanza senza nessuno attorno.

Da vecchio morto vorrei che nessuno spenda tempo per venire su una tomba a piangere, non mi interessa, vorrei solo vivere nei ricordi di chi mi ha conosciuto, vorrei continuare quello che ho cominciato tramite la mia eredità genetica, i figli. Il paradiso non esiste, nemmeno inferno, dopo la morte non c'è nulla si spegne la luce e STOP, ma tutti continuano a vivere perchè il passaggio in questo mondo lascia per forza di cose un'eredità! Si non mi credete? Bene Girolamo Cardano è qui con noi in questo momento, nel 1550 si occupò di elettricità distinguendo, forse per la prima volta, la forza elettrica da quella magnetica. Si ora se siete qui a leggere questi miei pensieri che non portano a niente è grazie anche a Cardano, ma anche al matematico inglese Charles Babbage nel 1823, fu il primo ad ideare una macchina in grado di processare tabelle per calcoli automatici. Alan Touring viene considerato il padre del personal computer, ciò è dovuto alle sue intuizioni ed alla sua invenzione "la macchina di Touring", l'idea fu concepita nel 1936.
Da vecchio...

Martino M.

Rawai - Phuket
Condividi questo articolo sui vari Network
Bookmark and Share