sabato, agosto 01, 2009

Trova l'errore, dedicato agli esperti di Phuket.

Oggi vi propongo un bel “gioco”, una sorta di “trova l'errore”.
Qui sotto vi coppio/incollo un articolo recentemente apparso su mediaset.it/turismo.
Questa volta i Giornali Italiani non hanno sputtanato la Thailandia e sono felice, ma articolo è un'accozzaglia di luoghi comuni, nomi sbagliati, e soprattutto descrizioni sbagliate.
Il “gioco” consiste nell'evidenziare questi errori, oltre a tutto quello che vi viene in mente per completare l'articolo.
Questo servirà a far scoprire isola di Phuket anche a quelli che non hanno avuto la fortuna di visitarla.
Appello è lanciato ai super esperti di Phuket che di certo non mancano, aspetto i vostri commenti qui su facebook!!
http://www.facebook.com/amici.di.phuket

Phuket: l’isola dei sogni
Articolo Originale:
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/turismo/articoli/articolo455908.shtml

In vacanza con i vip

A largo del mare delle Andamane, lungo il versante occidentale della Thailandia, si trova Phuket, ‘la perla del sud’, un paradiso per quanti amano accoccolarsi al sole su lunghe spiagge di finissima sabbia bianca, immergersi per esplorazioni nel variopinto mare tropicale, o scivolare su windsurf e sci d’acqua.
810 kmq di superficie, 20 kmq di foresta pluviale vergine nell’interno, 95 km di area protetta lungo la costa (Sirinat National Park), templi buddisti e musulmani, tutto rende l’isola incredibilmente unica.
E soprattutto per tutti i gusti. C’è chi a Phuket ci va dopo aver trascorso qualche giorno a Bangkok e in giro per la Thailandia, c’è chi invece la sceglie come meta unica e privilegiata, da godere in tutto il suo fascino, in un bel resort con ogni confort. I giovani amano la sua brulicante vita notturna, le coppie prediligono le spiagge meno affollate e la tranquillità del mare, gli appassionati etnografi e antropologi si tuffano nel folclore, nell’arte e nelle tradizioni locali.
Una miscela esplosiva di natura e divertimento, che fino a qualche decennio fa era letteralmente emarginata rispetto al resto del paese per la mancanza di collegamenti con la terraferma. Negli anni settanta giungevano fin qui, con mezzi di fortuna, soltanto arditi saccopelisti che si facevano ospitare nelle modeste capanne dei pescatori locali. Poi, il boom. E dopo la parentesi tsunami del 2004, Phuket è tornata alla ribalta della cronaca turistica, con ville da sogno, spiagge incantevoli e una vita notturna più frizzante che mai.
La città principale, Phuket, è un mix di musulmani, cinesi, taoisti e buddhisti, dei quali si possono apprezzare monumenti, templi religiosi, statue, sculture… ma la vera attrazione resta sempre il mare.
Phuket è uno dei principali centri per il noleggio di yacht e barche a vela di tutta l’Asia. La maggiore concentrazione dei lussuosissimi yacht e delle imbarcazioni da diporto si trova a largo di Hat Patong: questa spiaggia, lunga tre chilometri, negli ultimi anni è diventata la più famosa e più esclusiva dell’isola, eccellente per nuotare, prendere il sole, praticare sci d’acqua e per andare in barca. Nei dintorni ci sono diversi centri per immersioni. Hat Patong è inoltre famosa per lo shopping, i centri benessere e la vita notturna, che si concentra lungo la vivacisisma Thawiwong Road.
A sud di Patong, anche Hat Karon è esclusiva: sabbia bianca finissima, palme e mare cristallino. Ideale per una vacanza da vip.
Hat Mai Khao è una spiaggia (la più lunga dell’isola) dall’atmosfera decisamente più tranquilla, tanto che da gennaio a febbraio è teatro della lotte di enormi tartarughe che la scelgono per depositare le uova. Un incredibile spettacolo al quale anche i turisti sono invitati ad assitere, con le dovute tutele.

Stessa atmosfera di pace si trova a Hat Nai Yang, all’interno del Parco Nazionale dello Sirinat. La baia è ricoperta da una foresta di mangrovie, mentre verdi colline circondano i lati della strada che porta alla spiaggia; qui si susseguono ristorantini che offrono pesce e gustose insalate di papaya. A largo è possibile nuotare in mezzo alla barriera corallina, che si incontra a pochi metri di profondità.
Hat Surin è decisamente più frequentata delle due spiagge precedenti: resort, lidi attrezzati, cocktail sul bagnasciuga, ottimi ristoranti, tutti i confort, centri sportivi, ne fanno uno dei centri favoriti dei turisti. Occhio però alle mareggiate: questo punto dell’isola è poco protetto ed è soggetto a improvvise correnti sottomarine che possono diventare un pericolo per i bagnanti. Comunque la zona è sempre sorvegliata e le indicazioni fornite, relative alla sicurezza delle acque, sono molto precise.
A nord di Surin, Ao Bang Tao vanta la presenza di un campo da golf a diciotto buche a poca distanza dal mare. Tutti gli anni, inoltre, vi si svolge una tappa del campionato mondiale di windsurf.
Un’altra spiaggia amata dai surfisti è Hat Kata, che la scelgono da giugno a settembre per cavalcare le onde: ubicata lungo il promontorio di Karon, si trova comunque ai margini dei movimenti turistici di massa. Per rilassarsi a fondo è ideale un massaggio tradizionale thailandese sulla sabbia.
A sud dell’isola Hat Rawai è una spiaggia molto caratteristica: nel vicino villaggio di Hat Laem Kha vivono gli “zingari del mare”, i chao ley, forse gli originari abitanti dell’isola, dediti alla pesca di granchi, gamberi e aragoste e alla ricerca di conchiglie.
Non lontano, Laem Phromthep, uno splendido lido orlato da lagune, è la base di partenza per le escursioni al largo dove effettuare immersioni subacquee.
Hat Kamala è il posto ideale dove mangiare il pesce: un caratteristico villaggio di pescatori musulmani, dove si pratica ancora un tipo di pesca tradizionale.
Phuket è circondata da piccole isole, quasi tutte raggiungibili in giornata in battello: le isole incontaminate di Koh Khai e Yao sono raggiungibili dalla Baia di Chalong, regalano giornate di assoluto relax o la possibilità di fare snorkelling, così come le isole Pee Pee con splendidi fondali, scogliere calcaree e gli zingari del mare che si arrampicano sulle lunghe scale alla ricerca dei prelibati nidi di rondine.
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