martedì, aprile 27, 2010

Aggiornamento situazione Thailandia 27/04

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di Ambika Ahuja

BANGKOK (Reuters) - Un'esplosione nei pressi dell'abitazione di un alto esponente del partito di governo e le insurrezioni in diverse province del paese hanno reso ancora più tesa la situazione in Thailandia, dopo il rifiuto delle richieste delle "camicie rosse" da parte del primo ministro Abhisit Vejjajiva.

"Tutti i fatti fanno ancora intravedere la possibilità di un pericoloso stallo politico", ha detto Chris Wood, analista in una società di intermediazione finanziaria.

La scorsa notte è stata lanciata una granata su una stazione di polizia nei pressi dell'abitazione di Banharn Silapa-Archa, alto esponente del partito di governo, ferendo almeno 11 persone. Lo hanno riferito gli impiegati di un ospedale.

Le "camicie rosse" hanno fortificato il loro accampamento nel centro di Bangkok e hanno richiesto la collaborazione dei loro sostenitori nelle regioni settentrionali del paese, nel tentativo di evitare che altri agenti e soldati riescano a raggiungere la capitale.

Le "camicie rosse" delle zone rurali hanno risposto alla richiesta dei loro leader, allestendo diverse barricate nelle loro roccaforti del nord e del nordest del paese, mentre la classe media urbana chiede al primo ministro di reagire duramente contro i manifestanti.

"Pensiamo che la minaccia di azioni repressive sia alta", ha detto Nattawut Saikua, uno dei leader dei manifestanti, aggiungendo che oltre 8.000 persone hanno presidiato l'accampamento anche durante la scorsa notte, cantando e leggendo discorsi.

Il primo ministro Abhisit Vejjajiva ha rifiutato sabato la proposta di votare entor 60 giorni delle "camicie rosse", che hanno continuato a manifestare, dopo sette settimane e 26 persone uccise.

"Continueremo fino a quando otterremo la nostra vittoria", ha detto Jatuporn Prompan, uno dei leader.

Fonte: http://it.reuters.com


THAILANDIA: CAMICIE GIALLE CHIEDONO LEGGE MARZIALE


(ASCA-AFP) - Bangkok, 26 apr - In Thailandia le ''Camicie Gialle'' del Pad, il movimento monarchico-nazionalista che contribui' a far cadere due governi vicini all'ex premier Thaksin Shinawatra, dopo un ultimatum di sette giorni al primo ministro Abhisit Vejjajiva per prendere misure contro le ''camicie rosse'', hanno chiesto l'intervento della legge marziale per placare le proteste di massa del gruppo rivale.

''Il Primo ministro sa bene che in questa situazione le misure militari sono necessarie perche' e' difficile risolvere tutto con la politica'', ha detto Suriyasai Katasila, portavoce del partito della Nuova Politica dei Gialli.

''Dovrebbe essere annunciata la legge marziale. Se la situazione non migliorera' il Pad valutera' di intensificare le sue misure'', ha aggiunto.

Il Primo ministro Abhisit Vejjajiva ha respinto l'offerta dei Rossi, che sostengono il premier Thaksin Shinawatra, di placare le proteste con la fissazione di nuove elezioni presidenziali entro 3 mesi. Intervistato ieri in televisione, Abhisit ha promesso che il controllo dei principali quartieri di Bangkok, invasi dalle proteste, presto sara' ripreso, ma non ha fornito particolari su quando avra' luogo un eventuale giro di vite.

''Se Abhisit non riuscira' a reprimerci duramente, dovra' lasciare l'incarico'', ha detto Nattawut Saikuar, uno dei leader dei Rossi. red/cam/rob
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