sabato, giugno 12, 2010

Relazioni Artistiche Italo-Thai nel passato.

Gli importanti contributi che nel passato i nostri tecnici ed artisti hanno apportato al paese e soprattutto nella sua attuale capitale Bangkok, meritano senz'altro un cenno di rilievo, se non altro per le difficolta' e le avversita' incontrate, durante la loro meritoria opera, in un paese che ai primi del Novecento non era affatto avvezzo all'apertura ed ai contributi di crescita che arrivavano dall'esterno della nazione.

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Villa Norasingh (A.Rigotti, E.Manfredi, M.Tamagno)

Col. Gerolamo Emilio Gerini (1860-1912). Ha inizio col Gerini il momento magico della colonia artistica italiana alla corte siamese. Persona coltissima e versatile fu invitato dal Re Rama V per istruire la Guardia Reale ed organizzare la Siamese Military School (oggi Accademia Militare Chulalomklao). Assunse poi impegni di alta cultura, occupandosi di scienze naturali, antropologia e impegnandosi tra letteratura ed interpretazioni di riti ancestrali dei paesi d'oriente. Mori' a causa della febbre gialla contratta durante le sue esplorazioni nelle foreste di Siam, Malesia, Cambogia e Birmania.

Carlo Allegri (1862-1938). Giunto in Asia fresco di laurea in Ingegneria, quando il Ministero dei Lavori Pubblici lancia i primi grandi progetti, gli perviene l'offerta di entrare nell'entourage degli ingegneri europei a corte. Nel 1893 viene nominato ingegnere capo e al suo staff si aggiungeranno poi oltre 35 italiani tra scultori, decoratori, marmisti, fabbri, idraulici, ecc. tutti impegnati nella modernizzazione del paese.

Giorgio Berlingeri (1922-1981). Ingegnere ed uomo d'affari. Anche se non era artista, ma bensi' un creatore di imperi industriali, in lui convergevano doti di coraggio, inventiva e passione. Si sposto' in Asia nel 1949 al seguito di una spedizione per il recupero di relitti dai fondali marini. Fondo' Ital-Thai, uno dei piu' grandi gruppi del sud-est asiatico. Tra le varie opere ed imprese va ricordato senz'altro l'aver riportato nei primi anni '70 l'Oriental Hotel ai fasti dell'epoca coloniale.

Cesare Ferro (1880-1934). Pittore alla corte del Siam (cosi' allora si chiamava l'odierna Thailandia). Nato a Torino il 18 aprile 1880, dopo aver finito gli studi presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e conseguito licenza e abilitazione all'insegnamento, effettua il primo viaggio in Siam nel 1904, invitato dal Re Chulalongkorn (Rama V), per dare volto moderno ed occidentale alla capitale Bangkok ed ai luoghi di soggiorno e turismo nelle sue vicinanze. Il suo ritorno a Bangkok avvenne tra il 1923 ed il 24, per soli 8 mesi, durante i quali curo' la decorazione della villa Norasingh (oggi sede ufficiale del Primo Ministro).

Corrado Feroci (1892-1962). Padre dell'Arte moderna Thailandese, e' stato il fondatore dell'Universita' di Belle Arti di Silpakorn. Conosciuto in Siam col nome di Silpa Bhirasri, fu scultore di monumenti storici come Victory Monument ed il monumento alla Democrazia. Al suo arrivo in Thailandia dovette combattere contro schematismi dell'arte che la rinchiudevano entro canoni consolidati da secoli, nonche' chiusure verso ogni novita'. Il 15 settembre di ogni anno presso l'Universita' delle Belle Arti di Bangkok si celebra un rituale di ringraziamento durante il quale gli studenti depongono ai piedi della sua statua incenso e ghirlande di fiori.

Annibale Rigotti (1870-1968). Culturalmente formatosi nell'Accademia Albertina, nonostante la passione per la terra d'origine, una forte vocazione cosmopolita lo portera' ad imprese architettoniche prima in Turchia e poi nel Siam, approdando a Bangkok nel 1907. Fu architetto dei piu' importanti progetti dell'epoca come Villa Norasingh, l'Anantasamakhon Throne Hall, Villa Pitsanulok.

Carlo Rigoli (1883-1962). Cresciuto nel mondo dell'arte, parti' per Bangkok insieme a Galileo Chini nel 1910 dove lo attendevano templi da affrescare, palazzi da decorare e ritratti da eseguire. Affresco' i piu' importanti palazzi, come Borom Phiman nel 1917, Ban Phi Boon Tham, il tempio Ratchatiwas, Bangkhunphrom.

Ercole Manfredi (1883-1973). Architetto piemontese autore di prestigiose opere del Siam e della moderna Thailandia. Partito dall'Italia nell'autunno del 1909, spese la sua vita in Thailandia dove prese il nome di "Ekarit". Capo dell'ufficio tecnico reale durante il Regno di Rama VI, fu artefice tra l'altro del Grand Palace Borom Phiman e della residenza estiva Reale di Cha-am in Hua Hin.

Galileo Chini (1873-1956). Artista fiorentino, visse nel Regno di Siam tra il 1911 ed il 1914, maestro di stile liberty italiano, nei trenta mesi circa di permanenza nel paese riuscira' a decorare magnificamente il palazzo del trono (Anantasamakon Throne Hall) con numerosi affreschi dedicati alla dinastia Chakri.

Altri artisti italiani. Tanti altri sono stati gli artisti italiani al seguito dei piu' blasonati citati prima. Solo per citarne alcuni: Mario Tamagno (1877-1941) architetto piemontese vissuto circa 25 anni a Bangkok e partecipe di numerosissime opere. Vittorio Novi (1866-1955) scultore molto apprezzato dal sovrano Rama VI. Alberto Nazzari (1883-1919) direttore della Banda del Reggimento siamese. Luigi Riganti gioielliere di corte e maestro orafo le cui creazioni sono rintracciabili solo nelle collezioni private della famiglia reale. Giovanni Gollo ingegnere umile ed instancabile, per il quale ogni insuccesso diveniva un dramma privato per lui e pubblico per gli italiani del Siam.

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L'epistolario degli italiani alla Corte del Siam e' specchio fedele di spiriti liberi ciascuno nel proprio campo, ma non fu solo gloria. Su tutti incombevano malaria, febbre gialla e colera, sempre in agguato tra paludi e acquitrini e per quelli che caddero vittime delle epidemie e non fecero piu' ritorno, il vecchio cimitero di Silom Road fu l'ultima dimora.

Tratto dal sito: http://sedi.esteri.it/bangkok/
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