venerdì, settembre 28, 2007

Myanmar: 9 morti e 200 monaci arrestati, la polizia spara!


Drammatica la condizione del popolo birmano, oppresso da una delle piu' crudeli dittature militari del mondo e contro la quale in questi giorni e' sceso in piazza. Ogni fermento democratico e' represso nel sangue, le minoranze etniche sterminate e utilizzate per i lavori forzati, mentre va avanti il saccheggio di tutte le risorse del paese, divenuto uno dei maggiori centri del traffico internazionale di droghe.

Complicita' geopolitiche ed economiche internazionali hanno aiutato negli anni il perdurare di questo stato di oppressione. In tanti tentano la fuga verso le nazioni vicine, innanzitutto verso la Thailandia, ma il sogno di una vita migliore si infrange sotto i colpi di sfruttatori senza scrupolo.

Thailandia pronta ad evacuare La Thailandia ha pronto un piano per l'evacuazione dei suoi cittadini da Myanmar (ex Birmania): tre aerei sono in "standby" pronti a lasciare il Paese con a bordo cittadini thailandesi nel caso in cui la violenza tra forze dell'ordine e manifestanti dovesse esplodere in maniera incontrollabile. Lo riferiscono fonti ufficiali thailandesi. Le forze di sicurezza schierate alla frontiera tra i due paesi sembra abbiano ricevuto ordine di tenersi pronti per un possibile flusso di rifugiati in fuga dalla repressione dei militari, come accadde nel 1988 quando la protesta fu soffocata nel sangue dai soldati birmani che uccisero circa 3000 manifestanti.
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