Elenco dei vettori aerei soggetti a divieto operativo nell’UE
Ancora problemi per la Phuket Airlines, la Comunità Europea vieta a questo vettore di effettuare scalo negli Aeroporti europei.
Tratto dal sito commissione Europea Trasporti: http://ec.europa.eu/transport/air-ban/list_it.htm
Gli efficaci standard di sicurezza dell'aviazione civile europea ci collocano ai primi posti nel mondo in questo settore. L’Unione europea e gli Stati membri collaborano con le autorità competenti di paesi terzi per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo; eppure esistono alcune compagnie aeree che ancora operano al di sotto dei livelli minimi di sicurezza.
Per migliorare ulteriormente la sicurezza aerea in Europa, la Commissione europea, in consultazione con le autorità competenti degli Stati membri, ha pertanto deciso di interdire il proprio spazio aereo ai vettori ritenuti non sufficientemente sicuri.
Tali vettori sono elencati nel documento presentato di seguito. Il primo elenco comprende tutte le compagnie aeree sottoposte a divieto operativo in Europa, mentre il secondo comprende i vettori soggetti a restrizioni operative specifiche.
Tali elenchi saranno regolarmente aggiornati e pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che li presenta come allegati A e B al regolamento della Commissione. Prima di intraprendere qualunque azione sulla base delle informazioni ivi contenute, sarebbe opportuno accertarsi di essere in possesso della versione più recente.
Elenco dei vettori aerei soggetti a divieto operativo nell’UE (aggiornato in data 12.10.2006)
AVVISO LEGALE
Le autorità dell'aviazione civile degli Stati membri della Comunità europea sono abilitate a ispezionare soltanto i vettori aerei di compagnie che volano da/verso aeroporti comunitari; dato il carattere aleatorio di tali controlli, effettuati a campione, non è possibile esaminare tutti gli aeromobili che atterrano in ogni aeroporto comunitario. Che una compagnia aerea non figuri nell’elenco comunitario non significa quindi automaticamente che essa soddisfi i criteri di sicurezza vigenti.
Qualora una compagnia aerea che invece figura nell'elenco ritenga di ottemperare ai requisiti tecnici necessari prescritti dalle norme internazionali di sicurezza vigenti, può chiedere alla Commissione che venga avviata la procedura per ottenere la cancellazione dall'elenco.
Nessuno sforzo è stato tralasciato per accertarsi dell’esatta identità delle singole compagnie che figurano nell'elenco comunitario. In particolare si è provveduto ad includere gli elementi seguenti: gli specifici codici alfabetici assegnati a ogni compagnia dall’ICAO (e attribuiti un’unica volta) e l’indicazione dello Stato che ha rilasciato il certificato di operatore aereo (o la licenza di esercizio), col relativo numero di riferimento. Tuttavia, non è stato possibile procedere a un controllo completo in tutti i casi, data la totale assenza di informazioni per alcune compagnie aeree, che potrebbero operare ai limiti o al di fuori del sistema di aviazione internazionalmente riconosciuto. Non è pertanto possibile escludere la presenza di società che operino in buona fede sotto la stessa denominazione commerciale di una delle compagnie aeree figuranti nell'elenco comunitario.
Tratto dal sito commissione Europea Trasporti: http://ec.europa.eu/transport/air-ban/list_it.htm
Gli efficaci standard di sicurezza dell'aviazione civile europea ci collocano ai primi posti nel mondo in questo settore. L’Unione europea e gli Stati membri collaborano con le autorità competenti di paesi terzi per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo; eppure esistono alcune compagnie aeree che ancora operano al di sotto dei livelli minimi di sicurezza.
Per migliorare ulteriormente la sicurezza aerea in Europa, la Commissione europea, in consultazione con le autorità competenti degli Stati membri, ha pertanto deciso di interdire il proprio spazio aereo ai vettori ritenuti non sufficientemente sicuri.
Tali vettori sono elencati nel documento presentato di seguito. Il primo elenco comprende tutte le compagnie aeree sottoposte a divieto operativo in Europa, mentre il secondo comprende i vettori soggetti a restrizioni operative specifiche.
Tali elenchi saranno regolarmente aggiornati e pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che li presenta come allegati A e B al regolamento della Commissione. Prima di intraprendere qualunque azione sulla base delle informazioni ivi contenute, sarebbe opportuno accertarsi di essere in possesso della versione più recente.
Elenco dei vettori aerei soggetti a divieto operativo nell’UE (aggiornato in data 12.10.2006)
AVVISO LEGALE
Le autorità dell'aviazione civile degli Stati membri della Comunità europea sono abilitate a ispezionare soltanto i vettori aerei di compagnie che volano da/verso aeroporti comunitari; dato il carattere aleatorio di tali controlli, effettuati a campione, non è possibile esaminare tutti gli aeromobili che atterrano in ogni aeroporto comunitario. Che una compagnia aerea non figuri nell’elenco comunitario non significa quindi automaticamente che essa soddisfi i criteri di sicurezza vigenti.
Qualora una compagnia aerea che invece figura nell'elenco ritenga di ottemperare ai requisiti tecnici necessari prescritti dalle norme internazionali di sicurezza vigenti, può chiedere alla Commissione che venga avviata la procedura per ottenere la cancellazione dall'elenco.
Nessuno sforzo è stato tralasciato per accertarsi dell’esatta identità delle singole compagnie che figurano nell'elenco comunitario. In particolare si è provveduto ad includere gli elementi seguenti: gli specifici codici alfabetici assegnati a ogni compagnia dall’ICAO (e attribuiti un’unica volta) e l’indicazione dello Stato che ha rilasciato il certificato di operatore aereo (o la licenza di esercizio), col relativo numero di riferimento. Tuttavia, non è stato possibile procedere a un controllo completo in tutti i casi, data la totale assenza di informazioni per alcune compagnie aeree, che potrebbero operare ai limiti o al di fuori del sistema di aviazione internazionalmente riconosciuto. Non è pertanto possibile escludere la presenza di società che operino in buona fede sotto la stessa denominazione commerciale di una delle compagnie aeree figuranti nell'elenco comunitario.