venerdì, giugno 30, 2006

Phuket, isola regina


Il quadro di un paese esotico non è completo senza un’isola paradisiaca, tutta mare azzurro, sabbia bianca, palme. In Thailandia regina incontrastata è sicuramente Phuket, conosciuta anche come la Perla del Sud, si trova a 922 chilometri da Bangkok. Sorelle minori, ma non per questo meno affascinanti, le Phi Phi Island, rese tristemente famose dalla tragedia dello Tsunami. Le strutture turistiche dell’isola di Phuket sono completamente funzionanti dopo i danni subiti dalla catastrofe naturale del 26 dicembre 2004.
Phuket, ha saputo "reinventarsi" velocemente, offrendo ai suoi ospiti nuove strutture superiori come qualità e servizi alle più rinomate mete mondiali del turismo... Non a caso è divenuta nel mondo una delle destinazioni preferite per le vacanze.
Sogno degli antichi navigatori, venne scoperta dagli arabi e dagli indiani tra l’880 e il 916 d.C. Collegata al continente dal ponte Sarasin, costituisce l’isola principale di un arcipelago che sparpaglia i suoi scogli per un centinaio di chilometri. Offre di volta in volta paesaggi selvaggi e tenui, la dolce distesa delle palme da cocco, gli isolotti che si specchiano nell’acqua cristallina, le foreste di alberi della gomma allineati in lunghe file, le spiagge infinite, ma anche le paludi e la giungla.
La sua forza è quella di essere ideale per i gusti più diversi. Centro balneare estremamente affermato presenta belle spiagge sabbiose, lussuosi alberghi, folta vegetazione, strade moderne, buone telecomunicazioni, sport acquatici, vita notturna. Spariscono i bungalow e si moltiplicano i vilaggi resort, ed hotel lusso, tuttavia i panorami ed i fondali sono ancora superbi. Le principali stazioni balneari sono Patong, Karon e Kata, ma le spiagge belle si trovano al sud dell'isola nel parco marino di Nai-Harn.

Thailandia, il paese degli uomini liberi



Il paese degli uomini liberi, questo il significato di "Thai land". La Thailandia è qualcosa di antico e moderno, dolce e violento, sensuale e pacifico, intrigante e misterioso allo stesso tempo. Si basa su antiche tradizioni e rispetta ritmi del passato, ma guarda al futuro e al progresso, con la sua vocazione al turismo e allo sviluppo. In perfetta armonia. Sta forse qui il fascino segreto di questo angolo di mondo orientale. Terra misteriosa ed affascinante, l'antico Siam può essere considerato la meta più classica per un viaggio in Oriente.

Molte le diversità racchiuse all'interno del suo territorio. Belli e spettacolari gli scenari naturali nel Nord, dove i confini della giungla si perdono con le pendici delle prime alture della catena dell'Himalaya. Il mare cristallino contornato da bianche spiagge abbraccia il sud del Paese... spiagge più o meno famose e comodamente attrezzate per ricevere ospiti, spiagge mondane dove il blu del mare si confonde con quello delle notti e dove i locali si sommano ed il divertimento non ha limiti, spiagge impervie e sperdute che hanno la capacità di far sentire chi vi si reca isolato nella propria ricerca di tranquillità. L'ospitalità della gente crea un’atmosfera allegra e spensierata, il rispetto ed il sorriso sono una filosofia di vita.

Tra i paesi del Sudest Asiatico, la Thailandia è quello che conserva più evidenti le tracce del passato storico e artistico. Oltre alle bellissime spiagge, dunque, ci sono città che vantano secoli di storia. Non solo Bangkok, la capitale, con i suoi nove milioni e mezzo di abitanti. Sukhothai, "l’alba della felicità", divenne il centro più importante del nuovo impero all’inizio del XIII secolo, da qui si diffuse il buddhismo theravada. Chiang Mai è la seconda città della Thailandia, si può ancora vedere l’antico fossato e rimangono circa 300 templi, fra i quali il Wat Chiang Man che contiene il Buddha in cristallo alto 10 centimetri. A Chiang Rai e Mae Hong Son vivono varie minoranze etniche provenienti da Birmania Laos, è la zona del famoso Triangolo d’Oro. Questa parte della Thailandia è piena di turisti e i villaggi tribali organizzano spesso spettacoli con danze e riti locali.

Nakhon Pathom è considerata la città più antica della Thailandia, vi si trova il Phra Pathom Chedi, che con i suoi 127 metri è il più alto monumento buddhista del mondo. Ayuthaya, 86 chilometri a nord di Bangkok, capitale del regno a partire dal 1350, era frequentata da mercanti olandesi, portoghesi, francesi, inglesi, cinesi e giapponesi. Il complesso con i tempi e le rovine è stato dichiarato dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. A Korat si giunge solitamente per intraprendere la visita nella cittadina di Phimai, a 60 chilometri, dove si trova uno dei più splendidi esempi di architettura khmer reperibili nel paese: la zona del tempio è un luogo tranquillo e poco frequentato dai turisti che difficilmente vi si avventurano.

venerdì, giugno 23, 2006

Monaci assonnati, il calcio che passione...

Ogni mattina secondo la tradizione dovrebbero andare per le strade per raccogliere il cibo che viene loro offerto dagli abitanti del luogo come forma di rispetto. Ma in questi giorni i monaci buddisti Thailandesi non riescono a svegliarsi al mattino presto e saltano l’appuntamento con i devoti. Motivo? Restano svegli davanti alla tv fino a tardi, complice il fuso orario, per seguire le partite del mondiale di calcio tedesco. La passione dei buddisti per il calcio è antica. In Tibet è sport nazionale.

mercoledì, giugno 14, 2006

Maratona Internazionale Sponsorizzata dal Laguna Phuket


Domenica 18 Giugno, protagonista diventa la Thailandia con una maratona da sogno visto il paesaggio nella quale verrà corsa. L'appuntamento è a Phuket, la «Perla del Sud», situata sull'Andaman Sea. Corsa a parte, il podista-turista potrà, come suggerisce il sito ufficiale, fare una capatina alle Phi Phi Islands,
fare pesca subacquea, cavalcare un elefante o semplicemente rilassarsi in spiaggia. Partenza ed arrivo sono previsti al famoso Laguna Phuket Resort che ospita anche l'International Laguna Phuket Triathlon.

martedì, giugno 13, 2006

Festeggiamenti per i 60 anni di monarchia del Re Bhumibol Adulyadej

Sono iniziate venerdi 9 Giugno 2006 celebrazioni per il sessantesimo anniversario del regno di re Bhumibol Adulyadej. Il sovrano si è affacciato al balcone del palazzo Ananta Samakom e in diretta tv ha dato il via ai festeggiamenti di fronte ad almeno 500 mila persone.
La capitale, come la maggior parte delle città del Paese, è colorata di giallo, il colore del sovrano. Il governo ha decretato tre giorni di festa: oggi, con in serata un grande spettacolo di fuochi d'artificio, lunedì e martedì prossimi. Per l'occasione saranno anche rilasciati 25.000 prigionieri detenuti per crimini non gravi, e a palazzo sarà allestito un pranzo di gala a cui parteciperanno principi e nobili da 25 paesi, fra cui l'imperatore del Giappone Akihito e il re Abdallah II di Giordania.
Il regno di Bhumibol è noto per essere il più longevo del mondo. Il re è amato in modo sincero dalla popolazione: il sovrano si è infatti adoperato per migliorare le condizioni della popolazione, in modo particolare nelle aree rurali, e di sovente il suo intervento è stato fondamentale per risolvere crisi politiche. Per la stragrande maggioranza dei thailandesi il re è la vera anima del Paese.
Nato negli Stati Uniti a Cambridge, in una stanza d’ospedale che era stata temporaneamente dichiarata territorio thailandese, il re è salito al trono nel 1946 a 19 anni. In quegli anni l’istituto monarchico era in crisi e rischiava di essere eliminato. Il legittimo erede al trono era il fratello maggiore di re Bhumibol, che però è deceduto in circostanze mai chiarite. Re Bhumibol ha pochi poteri personali, ma ha superato 17 colpi di Stato e ha visto 20 primi ministri e ben 15 costituzioni. A 78 anni comincia a mostrare dei segni di stanchezza, e questo preoccupa la popolazione.
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