martedì, aprile 29, 2008

I “rainmakers” Thailandesi

Qualche giorno fa il sito inglese di Al Jazeera ha pubblicato un articolo curioso. Non è una novità che nel nord della Thailandia, in particolare nella provincia di Chang Mai, capiti spesso che ad aprile si formi una cappa di smog dovuta ai numerosi incendi nelle foreste circostanti e all’annosa pratica degli abitanti dei villaggi di bruciare qualsiasi tipo di rifiuto nel giardino di casa. Inoltre aprile è l’ultimo mese della stagione secca prima dell’arrivo delle piogge, quindi il concentrato di inquinamento e fumi da incendi è talmente alto da provocare puntualmente da anni questa foschia stagnante.

Il governo thailandese, per cercare di porvi rimedio, già da qualche tempo ha deciso di utilizzare alcuni aerei della King Air che sorvolano la zona interessata rilasciando nell’aria una mistura di sale, ioduro di argento e ghiaccio secco con l’obiettivo di “inseminare” le nuvole aumentandovi la quantità delle particelle di acqua o ghiaccio e far quindi piovere.

I “rainmakers” sono certi di avere un qualche successo, ma ammettono il limite principale. E’ basilare la presenza di nuvole nel cielo da “inseminare”. Comunque gli abitanti della zona confidano speranzosi nel successo dei “rainmakers” anche perché con questa cappa di smog stanno naturalmente aumentando i casi di asma, mal di gola e prurito agli occhi.

Ma, più in generale, è nell’intero Paese che la situazione sul fronte dell’inquinamento sta peggiorando, grazie anche al fatto che sono tollerati livelli ben più elevati di quelli accettati nell’Unione Europea, per esempio.

Sembra però evidente che il lavoro dei rainmakers continuerà anche in futuro ma finora nel Paese non è mai stato sfiorato l’argomento di un eventuale ulteriore peggioramento della qualità dell’aria causato proprio dalle sostanze irrorate dagli aerei dei rainmakers. In tal caso però anche i thailandesi dovrebbero affrontare la questione delle “scie chimiche”. Forse tra 50 anni…forse.

Enrico Sabatino

http://enricosabatino.blogspot.com/

sabato, aprile 26, 2008

Da non perdere la visita al Tiger Temple



Viaggio di Andrea & Sandra

Tratto dal sito:
http://www.amicidiphuket.it/foto/vostrathai/andrea_sandra/index.htm

C’è chi ha il mal d’Africa..Io ho il mal di Thailandia.
Terra calda, accogliente, misteriosa, dove ogni angolo ti regala qualcosa.
C’ero già stato due volte, ma ogni volta sembra la prima, guardando internet mi sono soffermato sul sito di Martino ed incuriosito prima, deciso poi, il viaggio l'avrei fatto organizzare da lui.
In poco tempo il tutto era organizzato, Bangkok , Phuket e Phi Phi islands, con escursioni ad altre isolette limitrofe.
Una volta presi i biglietti aerei e versato parte dei soldi a lui ho subito ricevuto copia dei voucher, il più era fatto, non rimaneva che attendere la data di partenza.
Si parte, prima tappa Bangkok che avevo già visitato con mia moglie passandoci nel nostro viaggio di nozze ma ora la tappa era per un altro motivo, ossia visitare il tiger temple, kanchanaburi, ad un paio d'ore di macchina dalla capitale.
Amo gli animali, ma la tigre mi ha sempre affascinato, è per me l'animale in quanto tale, ed è così che sono riuscito a farmi immortalare.
Passate due notti si parte per Phuket, all'aeroporto conosciamo il mitico Martino, tra l'altro simpaticissimo e molto professionale nel suo lavoro, sempre pronto a darti dritte e suggerimenti per trascorrere al meglio la vacanza e così è stato.
Qui un altro sfizio me lo sono tolto, ossia l'esperienza di avere un cobra tra le mani, altro animale fiero, come la tigre, incute rispetto.
Organizzato alla grande il soggiorno alle Phi Phi islands, casette deliziose a due passi dal mare, sempre by Martino ovviamente.
Molto belle le isolette che abbiamo visitato tramite il mitico, Raya e Kay, allego qualche foto di quanto sopra riportato, sia Bangkok che Phuket ed isole.
Che dire ragazzi? C'è il risparmio rispetto ad un tour operator, e ve lo dice uno che gira tanto, tra l'altro ho un'amica che ha un'agenzia di viaggi ed ho sempre viaggiato organizzando da lei, non dico stupidaggini ma a conti fatti un buon 40% nella fattispecie l'ho risparmiato, ottenendo un prodotto di alta qualità ed organizzazione, dall'arrivo alla partenza.
Se volete andare in Thailandia affidatevi a Martino, non vi deluderà.
Approfitto per ringraziarti ancora di tutto, siamo stati divinamente, se dovessimo ricapitare, spero di sì (bimba permettendo..), non esiterò a scriverti e riorganizzare il tutto.
Grazie!!

Un abbraccio e viva la Thailandia!!!!

Andrea e Sandra
Roma


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mercoledì, aprile 23, 2008

Allarme prezzi! Il premier Thailandese: Mangiate meno, è meglio.

Riso come Oro in Thailandia, non si riescono più a controllare gli aumenti!
http://www.ansa.it

Il prezzo del riso sulla piazza di Chicago è salito all' ennesimo record, a 24,745 dollari per cento libbre, sulla scia dei timori legati ad una possibile restrizione dell' export da parte della Thailandia, che è il maggiore esportatore mondiale. Il rialzo è stato del 2,3% rispetto a ieri; un' eventuale restrizione dell' export da parte thailandese - hanno rilevato alcuni osservatori - avrebbe un impatto sui prezzi addirittura superiore rispetto ad una decisione analoga presa dall' Arabia Saudita relativamente al petrolio.

http://notizie.alice.it

Roma, 21 apr. (Apcom) - Pagate di più, mangiate di meno, ma siate felici: è l'invito del primo ministro della Thailandia, Samak Sundaravej, convinto che i suoi connazionali aiuterebbero così gli esportatori di riso ad approfittare dell'inpennata dei prezzi sul mercato internazionale.

"Se vi sacrificate e pagate di più il riso, un po' di più, non molto di più, aiuterete i contadini", ha affermato il premier in un discorso trasmesso dalla tv.

L'intervento televisivo di Samak - si legge sul sito online del quotidiano Bangkok Post - ha seguito di poche ore la diffusione di un sondaggio nazionale, secondo il quale i thailandesi hanno già iniziato a cambiare abitudini alimentari. Circa la metà delle persone interrogate, infatti, hanno sostenuto di aver cominciato a comprare l'alimento nazionale sulla base delle effettive necessità quotidiane e non più a volontà come spesso facevano in passato.

Rispetto a tre mesi fa - sostiene il Bangkok Post, citato dall'agenzia missionaria Misna - nella capitale thailandese il prezzo del riso di alta qualità "khao hom mali" è aumentato del 50 per cento. A crescere sono stati anche i prezzi sul mercato estero: la qualità di riferimento "Pathumthani" è rincarata del 50 per cento in appena un mese.

La Thailandia è il maggior esportatore mondiale di riso, un primato consolidato dopo i limiti imposti agli operatori nazionali dai governi di India e Vietnam. L'aumento del prezzo del riso si inserisce nel quadro di una più generale deriva inflazionistica dei prodotti alimentari di base a livello mondiale: un fenomeno complesso, al quale contribuiscono fattori differenti, dall'aumento della domanda indiana e cinese al caro petrolio.

martedì, aprile 22, 2008

Amazing Thailand, video strani.

Ho deciso di pubblicare sul Blog qualche video strano trovato in rete oppure girato in diretta dalle strade della Thailandia.
Sicuramente il materiale non manca, di stranezze qui se ne vedono tante.

W il cibo Genuino, le pietanze preferite delle Lady Bar in Patong & Jungle Lady

Zampe di Gallina Fritte


Scorpioni Vivi


Insetti di strada

domenica, aprile 20, 2008

Attenzione a cosa si mangia!

Tratto dal Blog: http://visaforthai.blogspot.com/

Tipica zuppetta Thai con meat/fishballs

Urge sensibilizzare i connazionali al consumo di alimenti sicuri e non composti come queste polpettine di pesce o carne, e' preferibile mangiare del pesce o anche della carne, l'importante e' essere sicuri di cio' che si mette in bocca.

L'articolo che andremo a leggere, narra di casi di avvelamento dati appunto da questi composti di pesce e con un altro ingrediente chiamato "Puffer fish meat", naturalmente questo in quantita' superiori al pesce fresco perche' piu' economico, il problema e' che questa sostanza e' illegale in quanto contiene tetrodotossina, potenzialmente mortale in quanto attacca il sistema nervoso.

Perche' succedono sempre di piu' casi come questi? Semplice il costo dei combustibili e quindi energetico sale continuamente e si ripercuote in tutti i settori, ovviamente anche quello alimentare.

Cosa succede pero', i Thai per bisogno ma anche molti Tutristi "Cheap Charlie" o comunque con un budget con il quale non dovrebbero neanche muoversi da casa, consumano alimenti che costano poco come queste zuppe, o forse sarebbe meglio dire costavano poco, infatti chi poteva un tempo gustarne una a 30/40 baht, oggi dovrebbe come minimo pagarne almeno 60/80 con gli stessi ingredienti, ma cosi non e', tutti, turisti compresi, vogliono il prezzo a cui erano abituati ed il margine di guadagno dei venditori si riduce a poco o niente.

Ecco che allora entrano in campo queste sostanze gonfianti, nella migliore delle ipotesi aggiunte al pesce ma a volte usate come unico ingrediente, quindi di pesce fresco non v'e' traccia, dannose a volte mortali in svariati casi.

Ricordo che in molti piatti Thai e soprattutto in queste zuppe, c'e' un alto contenuto di Glutammato di Sodio di cui l'utilizzo nel nostro paese e' stato ridotto ai minimi termini preferendo sostanze sostitutive ed altri esaltatori della sapidita'.

In breve una zuppetta puo' diventare un cocktail esplosivo miei cari, leggiamo:

Toxic snack

By Rarinthorn Petcharoen - Traduzione, riassunto, cenni in Italiano a cura di Ivan Pasinetti

http://www.bangkokpost.com/topstories/topstories.php?id=127192

Nan:- Piu' di 140 persone sono state portate d'urgenza all'ospedale per avvelenamento da cibo. La causa che appare lampante e' che le vittime avevano tutte consumato delle polpette di pesce, fish balls in Inglese, Lup Cin in Thai (spelling Italiano).

Apparentemente anziche essere prodotte con pesce erano state impastate con "puffer fish", questo quanto successo Venerdi nel distretto Ban Luang district di questa Provincia del Nord della Thailandia.

Gli abitanti di questo villaggio hanno mangiato queste zuppe con polpette di pesce offerte al funerale di un loro compaesano, certo Kham Sudsom (in Thailandia e' d'uso banchettare ai funerali, giocare a carte, domino e quant'altro).

Appena dopo il funerale gli ospiti hanno cominciato a rimettere e le loro lingua hanno cominciato ad intorpidirsi, debolezza improvvisa a gambe e braccia e dolori al petto. Oltre a questo anche la respirazione e diventata difficoltosa.

Sono stati tutti trasportati al Ban Luang district hospital, questo quanto riferito da uno dei degenti piu' gravi piu' tardi in un altro ospedale il Nan provincial hospital.

L'ospedale del distretto e' infatti di capacita' limitata e quindi non era in grado di prendersi cura di tutti i pazienti, anche perche' il numero di chi si presentava in quanto avevva consumato la medesima zuppa continuava a salire.

Il Sig. Pisit Sriprasert, del Dipartimento della salute pubblica della provincia di Nan ha dichiarato che tutti i pazienti erano ospiti al funerale.

La sig.ra Kamlai Konsoong, che ha aiutato a preparare i piatti serviti al funerale, ha dichiarato che le polpette di pesce erano state acquistate al Ban Pong fresh market nel distretto di Chiang Muan vicino alla piu' importante citta' di Phayao.

Il venditore le avrebbe garantito che le polpette di pesce erano state fatte con un pesce molto comune e popolare da queste parti, il "pla krai", pesce d'acqua dolce che lui avrebbe a sua volta comprato da un fornitore di Bangkok.

Lei dichiara che aveva comprato 800 di queste polpette di pesce, di cui qualche campione e' stato inviato al Dipartimento della salute pubblica della provincia per essere analizzato.

Il Dr Pisit si pronuncia affermando che i pazienti presentano sintomi da ingestione di puffer fish meat, il quale contiene il veleno potenzialmente mortale denominato "Tetrodotossina", che attacca le cellule nervose.

La tossina non puo' essere dissolta con il calore.

Il Puffer fish meat e' usato a volte ed illegalmente, per produrre queste polpette di pesce in quanto molto piu' economico del pesce vero e proprio.

Il sig. Niwatchai Sujitchan, il direttore deputato dell' Opedale provinciale di Nan ha dichiarato che 7 dei ricoverati erano in condizioni gravi e necessitavano di aiuto per farli respirare.

Continua dicendo che avevano ingerito piu' di 2 milligrammi di questa tossina, una quantita' che poteva essergli istantaneamente fatale.

Sono stati poi tenuti sotto osservazione per 48 ore.

venerdì, aprile 18, 2008

La sindrome di Sampei Nihira "invade" Italia?

Quando ero bambino mi divertivo a guardare le puntate di SAMPEI il pescatore in TV.
Crescendo mi sono accorto di quanto mi han "preso per il culo" i cartoni animati degli anni 80!
Sampei si alzava la mattina, non andava a scuola, lavoro zero, pescava solamente. Quando aveva fame arrivava il Nonno Ippei con le polpette di riso e magari gli preparava una canna da pesca nuova. Anche il Nonno non faceva un cazzo, unica volta che poteva vendere una canna da pesca non ha voluto i soldi perchè il tipo che la voleva comprare era un emerito stronzo!
Sampei portava ciabatte infradito, cappello di paglia, sempre e solo quei vestiti, non si cambiava mai.
Crescendo ho capito che nella vita non puoi fare come Sampei, pescare tutto il giorno e farti i cazzi tuoi, ma evidentemente qualcuno della mia classe (inizio 70) non ha capito.

Ma è possibile che ogni giorno ricevo mail come questa:

Cari amici di Phuket,
Sono NXXXXX AXXXXXXXX vivo in Italia ho un lavoro ed una fidanzata, 38Anni abito ancora con i miei.
Attualmente in Italia si vive male, i Rumeni fanno le rapine, Prodi e Company ci aumentano le tasse, io con lo stipendio ormai riesco solo a pagare le Rate della Golf TDI.
Inquinamento, il Gasolio alle stelle, divertimenti zero, questa Italia è uno schifo.
Vi invidio perchè abitate in Paradiso, vi svegliate sul mare, mangiate pesce ogni giorno, e sempre in giro con pantaloncini corti e ciabatte per il caldo.
Qui al Nord il freddo mi ha mezzo paralizzato, ho quasi quaranta anni e non riesco più a camminare dai dolori.
In fabbrica il capo turno mi massacra i coglioni, solo i lecca culo hanno lo scatto di anzianità.
Ma è vita questa?
Ho deciso di partire per la Thailandia, voglio venire a vivere pure io al caldo, dedicandomi alla pesca mio hobby preferito.
Naturalmente sono conscio del fatto che per vivere li servono soldi, quindi vorrei fare uno o due mesi a casa d qualche Thai pagando le spese naturalmente.
Così capisco la lingua, e posso integrarmi, nel mentre valuto la possibilità di investire in una mia attività.
Ho già fatto parecchi viaggi in Thailandia, ho capito che i Thai vivono alla giornata senza problemi, e pure io voglio fare così.
Sono pronto a partire anche subito, ho venduto la Golf TDI e con il licenziamento posso rimanere nel paese del sorriso parecchi anni, tanto li con 5Euro al giorno mangi come un RE.
Aiutatemi amici di Phuket ve ne sarò eternamente grato.

Quando leggo queste cose non riesco ne a ridere ne a piangere, ci rimango solo di "cacca".
Mi chiedo come ci si possa ridurre a pensare delle cagate del genere a quaranta anni! Capisco gli sfigati segaioli pieni di Viagra che perdono la testa per qualche sgualdrina Thai, ma questo è veramente da NEURO.
Sinceramente la Vita in Thailandia è DURA molto più che in Italia per un immigrato, perchè a complicare tutto c'è la società Thai che isolazionista non concede nulla all'integrazione. Lavorare, comprare casa, ma anche solo stare con i propri figli nati qui per noi immigrati è sempre più difficile.
Non solo per i Visti, soprattutto per integrazione sociale.
Noi siamo Diversi dai Thailandesi, e fin che veniamo qui in ferie Tutto OK, sorrisi e gentilezze. Appena cerchiamo di aprire un'attività, di emigrare con la famiglia pure con la moglie Thai, CALCI NEI COGLIONI!
Altro che sorrisi e vita "spensierata", qui se non sei assicurato muori per strada come un cane! Ospedale si paga e caro. In Thailandia anche avere tanti soldi non ti mette al riparo da tutto, perchè non si può fare eterno turista, le leggi non lo permettono.
Investire e lavorare è praticamente tutto vietato oppure a favore dei Thai, noi investiamo, e loro diventano ricchi.
Sinceramente mi rotto le balle di leggere cazzate del genere, PER FAVORE NON SCRIVETE MAIL CON RICHIESTE:

1) AMORE THAI E DONNE-UOMINI-TRANS
2) LAVORO E TRASFERIRSI IN THAILANDIA
3) COMPRA-VENDITA DI VARIO GENERE
4) INFO SU PUTTANAI, BAR, POSTACCI COME PATONG, PATTAYA, ECC...

Io vivo qui e non faccio il "pappone", non ho le ciabatte infradito tutto il giorno, non mangio solo pesce, non credo che la Thailandia sia il paradiso. (per i turisti ancora si)
è un paese pieno di problemi, tanti e molti di più dell'Italia (anche se diversi), ed io ci sono dentro "fino al collo" tutti i giorni con una famiglia da "mandare avanti".
Dal momento che non me lo ha ordinato il dottore per ora e fin che sarà possibile qui ci resto, ma ho molti progetti per la testa, quindi in futuro è possibile un trasferimento su "altri lidi".
Quindi cari ammalati di "SINDROME DI SAMPEI" vi chiedo gentilmente di non "triturami i maroni", perchè per il vostro sogno mollo tutto e scappo in Thailandia io NON POSSO AIUTARVI.

Martino M.



http://it.wikipedia.org/wiki/Sampei
Sampei (釣りキチ三平 Tsurikichi Sanpeiè un anime del 1980 tratto dal manga di Takao Yaguchi che ne pubblica 62 albi. In Italia il manga originale è tuttora inedito, anche se le Edizioni Star Comics hanno pubblicato alcuni volumi in cui sono state raccolte alcune storie che Yaguchi ha realizzato negli ultimi anni. Il cartone animato è stato realizzato dalla Nippon Animation nel 1980 per un totale di 109 episodi. In Italia è stato trasmesso per la prima volta nel 1982 e sempre su varie emittenti locali.

Trama

Sampei Nihira è un ragazzo di circa tredici anni che ha la grande passione per la pesca e in ogni episodio cerca di apprendere il maggior numero di tecniche e segreti per diventare un perfetto pescatore, grazie all'aiuto di suo nonno Ippei e del suo maestro Pyoshin. Quello che interessa maggiormente a Sampei non è tanto il successo nella pesca, ma la disciplina interiore per potersi migliorare.

Filosofia

Ogni volta Sampei vuole insegnare il saper perdere e il saper accettare la superiorità degli avversari. Inoltre, il cartone animato trasmette alcuni valori come il rispetto dell'ambiente (soprattutto contro le distruzioni selvagge degli industriali e dei costruttori), l'amore per la natura, la possibilità di riscatto per chi ha sbagliato e l'origine sociale o familiare della malvagità di alcune persone. Attraverso l'arte della pesca, che richiede pazienza, calma, intelligenza e disciplina, Sampei e con lui lo spettatore, hanno modo di crescere nella natura del Giappone, imparando ad amarla. La pesca secondo le regole di sportività di Sampei cementa i valori dell'amicizia e del rispetto.


mercoledì, aprile 16, 2008

Lavoratori Immigrati di Classe B


Passate le feste, si ritorna alla vita di sempre, che in Thailandia non è solo quella "luccicante e spensierata" del mondo turistico, ma anche quella di poveri immigrati.
Nella Thailandia del 2008 non esiste una categoria di immigrati "accettata e benvoluta", solo i facoltosi pensionati hanno qualche misero privilegio.
Tutti gli altri, compresi sposati, lavoratori, imprenditori, si scontrano con un ottuso sistema di leggi che regolamenta visti e permessi di lavoro.
Comunque a "noi immigrati" che portiamo denaro e benessere solo calci nei coglioni, ai disperati Birmani la morte!
Solo in Phuket ci sono migliaia di immigrati clandestini che lavorano come manovali, stipati in baracche di lamiera ai bordi delle lussuose ville che costruiscono con mezzi rudimentali.
Li vedi alla sera caricati sui pick-up nei cassoni, anche 40persone attaccate una all'altra mentre autista Thai si diverte a farne "volare" qualcuno guidando come un pazzo.
Che tristezza!
Ci ricordiamo di questi disperati solo quando ne ammazzano 50alla volta trasportati clandestinamente nella cella frigo di un camion.
Per il resto crediamo ancora alla favola del paese del sorriso...

Martino M.


Lavoratori Immigrati di Classe B PDF Stampa E-mail
Scritto da Bangkok Post - Traduzione Ivan Pasinetti per VisaForThai
Monday, 26 November 2007

Il Deputy Prime Minister Sonthi Boonyaratkalin ed i Governatori di 5 province sono stati criticati (parola inglese utilizzata "condemned", ma non credo proprio che corrisponda all'Italiana) per presunta discriminazione nei confronti di lavoratori immigrati, costretti a rinunciare a normali attivita' giornaliere per il loro diritto a lavorare in Thailandia.

Cose come fare una chiamata con il telefono cellulare, guidare una macchina o un motorino, liberta' di culto o dare alla luce bambini, tutto cio' e' bandito per ragioni di sicurezza secondo una politica del controllo del numero dei lavoratori stranieri, questo cio' che asserisce Sriprapha Petcharamesree, direttore dell'Ufficio "Human Rights Studies and Social Development" presso la Mahidol University.

Questo tipo di proibizioni cominciano ad avere un impatto a dir poco spiacevole, lavoratrici incinte cercano di abortire con mezzi propri e nelle maniere piu' incredibili pur di non essere ri-impatriate nei loro paesi d'origine.

Qualcuna di queste povere "disgraziate", ha perfino fatto ricorso a stecchetti di legno per lo spiedo per abortire i propri bambini, dice ieri Mrs Sriprapha durante un seminario per la discriminazione del lavoro straniero. E' come se noi uccidessimo gente indirettamente!

Mrs Sriprapha e' davvero preoccupata che altre donne nelle medesime condizioni utilizzeranno i loro indescrivibili metodi d'aborto pur di poter lavorare in Thailandia.

Il Generale Sonthi ha ordinato alle autorita' di Samut Sakhon di imporre a lavoratrici straniere di partorire i figli nel loro paese d'origine e questo per ovviare a future eventuali richieste di cittadinanza per i bimbi nati qui da madri straniere.

Samut Sakhon, una provincia nei pressi di Bangkok, e' tra le destinazioni di questi lavoratori immigrati. Secondo il Generale Sonthi, ci sono stati 2,000 nuove nascite tra i 100,000 lavoratori stranieri nella provincia.

Il piu' dei lavoratori di cui stiamo parlando vengono dalla Cambogia, Myanmar e Laos.

Ci sono 5 province che hanno adottato questo brutale approccio di controllo del numero di lavoratori stranieri, precisamente: Samut Sakhon, Phangnga, Phuket, Rayong e Ranong . L'ultima confina con il Myanmar a sud-ovest.

Questi provvedimenti hanno indignato e scatenato forti reazioni tra gli attivisti dei Diritti Umani e Studenti, secondo loro il Governo sta usando un approccio sbagliato per la soluzione dei problemi legati ai lavoratori immigrati.

Il Governo dovrebbe trovare sistemi piu appropriati per controllare i loro numeri e pensare un po di piu' ai Diritti Umani, questo cio' che asserisce Mrs Sriprapha.

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