domenica, settembre 02, 2007

Phuket isola dei contrasti...



Phuket è bella, Phuket è lanciata verso un radioso futuro nel mondo del lusso, del turismo d'elite... Ma è anche “sporca”, inquinata, e terribilmente caotica!
Phuket nasconde spiagge di rara bellezza, mare cristallino, fondali da sogno...
Ma è anche Patong, dove la spiaggia è piena di “venditori appiccicosi” il mare è color marrone, e se disgraziatamente vuoi fare il bagno vieni falciato da una moto d'acqua!
Phuket è “economica”, mangi il pesce in riva al mare nel villaggio dei pescatori con pochi Euro...
Ma è anche piena di ristoranti dai prezzi “gonfiati”, dove un chilo di aragosta morta e d'allevamento costa 60Euro!
Phuket è il sogno di molti, viverci, lavorarci, fare i pensionati, investire...
Ma è anche piena di leggi protezionistiche, che di fatto impediscono o limitano moltissimo lo straniero!
Phuket è un esempio, di come un paese del terzo mondo possa emergere a livello mondiale e confrontarsi con le realtà più avanzate...
Ma è anche un luogo dove i diritti umani vengono calpestati, dove per pochi euro al giorno lavoratori Birmani vengono ridotti in schiavitù, li vedi ammassati sui Pick-Up, li vedi vivere nelle baracche di lamiera vicino agli hotel 5stelle!
Phuket è un'isola che accontenta tutti, chi vuole relax su spiagge da favola, chi cerca divertimenti, servizi...
Ma è anche il degrado della prostituzione nei bar e go-go post guerra del Vietnam, luoghi creati per i divertimenti dei soldati Americani, che a distanza di tanti anni sono anacronistici!

Contrasti, che potrei elencare a centinaia, che rendono unico questo luogo. Contrasti da certi non capiti, mal recepiti, male interpretati... come possiamo noi occidentali valutare e comunque giudicare questo mondo talmente diverso dal nostro! Con quale metro? Con quale diritto!
Limitiamoci a recepire il messaggio che la gente Thai ci manda, e se dobbiamo, è giusto stare al gioco!
Lasciamoci “fregare”, facciamo la figura dei tonti, facciamo i Farang quel che poi siamo...
Se volete fare gli Italiani fatelo in Italia, qui non serve, tempo ed energie sprecate!
Da tempo guardo le valigie sull'armadio, vorrei partire, tornare a casa, io qui ci vivo non faccio le ferie, e sinceramente a volte, “sono stanco”...
Ma poi ci penso, e capisco che le esperienze che vivo ogni giorno con la mia famiglia “mista” sono uniche, e sicuramente i miei figli hanno diritto di vivere nel mondo nel quale sono nati.
Mondo di contrasti, che creano questa sorta di amore e odio, di “cordone ombelicale” dal quale è difficile staccarsi, per molti e più disparati motivi.

Phuket grazie di esistere!

Martino M.
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