martedì, novembre 17, 2009

Mister T. non molla e "butta benzina sul fuoco",



THAILANDIA – CAMBOGIA
Thaksin accusa Bangkok di “falso patriottismo” a fini politici
Il neo consulente del governo cambogiano ha tenuto un seminario a 300 uomini d’affari e funzionari di Phnom Penh. Egli promette “esperienza e capacità” per risollevare l’economia nazionale. Il suo obiettivo: ritornare al potere in Thailandia.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Thaksin Shinawatra accusa la leadership politica thailandese di “falso patriottismo”, motivato da fini ideologici di propaganda interna. La denuncia dell’ex premier in esilio – da poco consulente economico del Primo Ministro cambogiano Hun Sen – è emersa durante una conferenza tenuta a Phnom Penh, davanti a 300 uomini d’affari e funzionari governativi locali.
“Vedo molte sinergie fra il mio e il vostro Paese” sottolinea Thaksin, in un seminario dedicato alla “Cambogia e il mondo dopo la crisi finanziaria”. “Ciò che è buono per voi – prosegue – è altrettanto buono per noi. Certamente, non tutti i miei compatrioti la pensano allo stesso modo […] i loro interessi di politica interna li spingono a mostrare un falso patriottismo”. Thaksin ha anche promesso di “mettere a disposizione tutta l’esperienza” e le conoscenze acquisite “durante il periodo di esilio”.
Thaksin Shinawatra, Primo Ministro fino al settembre 2006, era considerato il quarto uomo più ricco della Thailandia, con un patrimonio personale di circa 2 miliardi di dollari. Rovesciato da un colpo di Stato, è fuggito lo scorso anno per evitare l’arresto. Sul suo capo pende una condanna a due anni per corruzione. Il 5 novembre scorso il governo cambogiano lo ha nominato consulente economico. Una decisione contestata con durezza da Bangkok, che ha chiesto l’estradizione di Thaksin al suo arrivo in Cambogia. Phnom Penh ha respinto la domanda, sottolineando che alla base delle accuse vi sono “motivazioni politiche”.
La crisi bilaterale fra Thailandia e Cambogia – acuita dai numerosi scontri fra i due eserciti nei pressi del tempio di Preah Vihear – è esplosa nei giorni scorsi, con la decisione di ritirare i rispettivi ambasciatori. Hun Sen ha già annunciato che non intende discutere della questione con la controparte thailandese, in occasione del prossimo summit Asean (Associazione che riunisce i Paesi del Sud-est asiatico) in programma domenica 15 novembre a Singapore.
Abhisit Vejjajiva, Primo Ministro thai, pur confermando la volontà di “intrattenere normali rapporti bilaterali”, condanna le scelte del governo cambogiano bollandole come “sbagliate, inappropriate e contro i principi internazionali”. Egli ha disposto l’interruzione dei programmi di cooperazione e sviluppo e ha stralciato gli accordi su petrolio e gas sottoscritti a suo tempo proprio da Thaksin.
Analisti internazionali ritengono che l’ex premier thai voglia sfruttare l’amicizia di lunga data con Hun Sen, per rafforzare le ipotesi di un suo ritorno al potere in Thailandia. Egli è ancora oggi una figura influente nel Paese, gode di un vasto seguito fra il popolo (in particolare nelle campagne) e la sua condanna ha sollevato molti dubbi, perché non sarebbe stato garantito il diritto alla difesa.
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