venerdì, febbraio 26, 2010

Human Rights Watch critica la Thailandia per il trattamento riservato agli immigrati.


Ennesimo atto di violenza contro gli immigrati, a due giorni dalla denuncia di Human Rights Watch

Tre persone sono state uccise e cinque ferite dalle truppe thailandesi, che hanno aperto il fuoco su un veicolo che trasportava migranti birmani a Ranong, in una provincia nel sudovest del paese al confine con il Myanmar. Un ufficiale della polizia ha riferito che i militari hanno sparato dapprima alle ruote del veicolo, che non si era fermato all'alt rischiando di travolgere gli agenti. L'autista thailandese rischia le accuse di tentato omicidio e di favoreggiamento del'immigrazione clandestina; anche i sopravvissuti potrebbero essere accusati di tentata immigrazione illegale. L'incidente è avvenuto appena due giorni dopo il rapporto di Human Rights Watch che critica la Thailandia per il trattamento riservato agli immigrati, molti dei quali birmani. Il rapporto denuncia infatti che i migranti provenienti da Myanmar, Cambogia e Laos sono sottoposti a minacce, detenzioni illegali, lavoro forzato e violenze fisiche, spesso commessi da pubblici ufficiali che operano nella totale impunità. Ranong, che si trova a mezzora di navigazione dal porto birmano di Kawthaung, è uno dei maggiori punti di ingresso dei migranti birmani; in Thailandia ve ne sono più di un milione, che lavorano nel turismo, nell'edilizia e nell'industria, spesso

Fonte: http://it.peacereporter.net

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