 La Corte Suprema Thailandese ha deciso di porre in sequestro 46 miliardi di baht, pari a poco più di un miliardo di euro, dai conti dell’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, più della metà del patrimonio totale, che ammonta a 76 miliardi di baht, circa 1,7 miliardi di euro, in quanto tali fondi sono stati ottenuti illegalmente durante il mandato del politico incriminato.
La Corte Suprema Thailandese ha deciso di porre in sequestro 46 miliardi di baht, pari a poco più di un miliardo di euro, dai conti dell’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, più della metà del patrimonio totale, che ammonta a 76 miliardi di baht, circa 1,7 miliardi di euro, in quanto tali fondi sono stati ottenuti illegalmente durante il mandato del politico incriminato.I fondi vennero congelati subito dopo il colpo di stato militare del 2006, quando il governo di Shinawatra, che ora vive a Dubai e si proclama da sempre innocente, venne rovesciato. La Corte Suprema ha deciso di non sequestrare tutti i fondi, in quanto i rimanenti erano presenti prima che l’uomo diventasse Primo Ministro.
L’accusa mossa dalla magistratura all’ex PM è di aver fatto crescere le compagnie pubbliche di telefonia mobile e di telecomunicazioni via satellite in modo da far fruttare le sue aziende, in pieno conflitto di interessi.
Le tensioni in Thailandia sono ancora elevate e la corte ha impiegato molte ore per pronunciare il verdetto e molte forze di sicurezza erano pronte ad intervenire per paura di scontri con i sostenitori del’ex Primo Ministro, riconoscibili per indossare maglie di colore rosso, qualora il verdetto fosse a sfavore del politico in esilio.
Decine di migliaia gli agenti di polizia sono stati aggiunti alle ormali forze dell’ordine per vigilare nella capitale Bangkok e nell’immediata provincia e anche nelle zone a nord-est del paese del sud-est asiatico, da dove provengono la maggior parte dei sostenitore di Shinawatra.
Fortunatamente non c’è stato però alcuno scontro tra i sostenitori del vecchio governo e le forze dell’ordine. Fuori dalla corte, in attesa del verdetto, erano presenti pochissimi sostenitori “rossi” e il pro-Thaksin United Front for Democracy against Dictatorship (UDD), letteralmente il Fronte Unito pro-Thaksin per la Democrazia contro la Dittatura, ha dichiarato di non avere manifestazioni organizzate fino a metà marzo.
L’ex Primo Ministro ha fatto sapere da Dubai che continuerà a lottare contro il governo militare che ha preso potere nel paese con o senza il patrimonio di famiglia, ottenuto, secondo l’uomo, in modo assolutamente legale.
Sebastiano Destri
Fonte: http://www.newnotizie.it 
 
