venerdì, luglio 06, 2007

Thailandia: Cambiano le regole sulla censura del web


I siti web in Thailandia potranno essere chiusi solo a seguito di un'ordinanza del tribunale. Il governo designato dai militari nel paese asiatico dopo il colpo di stato di settembre ha infatti annullato un ordine che prevedeva la chiusura dei siti che avrebbero potuto minacciare la monarchia costituzionale. Lo ha detto il ministro delle comunicazioni Sitthichai Pookaiyaudom.

"Sono stufo delle accuse delle Ong che considerano questo ordine dittatoriale" ha detto Sitthichai alla Reuters.

Fra gli 'accusatori' c'è il gruppo Freedom Against Censorship in Thailand che ha rilevato a gennaio che nel paese la censura su internet è cresciuta. Altri gruppi che si occupano di libertà di stampa, come Freedom House, hanno lanciato l'allarme Thailandia. Per il Committe to protect journalists la Thailandia era considerata un modello per la libertà di stampa nella regione, ma ma ha registrato un brusco declino negli ultimi anni.

Sitthichai ha detto di aver ordinato solo la chiusura di due siti di sostenitori del primo ministro deposto Thaksin Shinawatra, ma che questi gruppi avevano molti siti civetta che sono stati chiusi a loro volta. "Durante il mio mandato ho chiuso circa 200 siti, quasi tutti pornografici" ha detto.
Il caso più clamoroso è quello di YouTube, bloccato per aver pubblicato un video considerato offensivo contro il re.

Comunque vi posso assicurare che attualmente in Tailandia è impossibile accedere a moltissimi siti, compreso lo stesso You Tube.
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