Una frase che mi colpisce sempre, una frase che raccoglie tante verità.
Stare al mondo non è facile, c'è gente che lo capisce e ne fa una ragione, c'è chi lotta, e che non gli frega niente...Io penso, scrivo, e mi ritrovo spesso in libri, poesie e canzoni.
Giuseppe Ungaretti. Poeta anomalo, unico per molti versi, incisivo tanto nei significati quanto nei significanti. Un poeta che ha messo il proprio esilio negli spazi tra le parole cantando l'inappartenenza a una vita, a un paese, a un mondo.
E non ultimo a se stesso. Un poeta senza terra, alla ricerca di una religiosità che fosse Dio nella continua compresenza di vita e di morte, di luce e di oscuro, che fosse speranza nell'umano comunque, che fosse anelito ad una donna dai significati intramontabili. Giuseppe Ungaretti fu l'estrema sintesi d'una guerra che annulla l'uomo e lo rende come una pietra "così fredda / così dura / così prosciugata / così refrattaria / così totalmente / disanimata"
Giuseppe Ungaretti fu un continuo scavo nelle ragioni della vita per scoprire che "La morte / si sconta / vivendo".
Ma estrema sintesi della Frase LA MORTE SI SCONTA VIVENDO la ritrovo in questi versi tratti da un blog http://inchiostro-altrimenti.blogspot.com/
Martino M. Rawai-Phuket
"la morte si sconta vivendo"
E forse ci sono vite fatte solo per scontare, menti incapaci di redenzione.
Dove il dito di dio è certamente affondato di piu' nel fango, tracciando il percorso destinato del tempo.
Persone che trovano temporaneamente sollievo in compagnia di altri viandanti, raccolti quasi per caso dalla vita in uno stesso spazio. Gente che ha la solitudine cucita addosso come un'ossimoro e un destino stretto fin dentro le asole. Individui meschini, incapaci di resistere a se stessi, scampoli di abissi personali che rassicurano il resto del mondo.
Uomini senza diritti, donne inette ed albatros sgozzati.
Per fortuna che c'è questo posto, dimenticato spesso anche dai pochi che lo hanno visitato.
Questo luogo protetto da codici binari, spero un giorno di dimenticarlo anche io.