lunedì, novembre 30, 2009
Rinviata parata per il compleanno del RE Thailandese.
sabato, novembre 28, 2009
Una guerriglia dimenticata
Il 21 aprile scorso davamo conto della profonda crisi politica e istituzionale che viveva la Thailandia. Una crisi segnata dalla scontro frontale tra i “gialli” del PAD (Alleanza Democratica del Popolo), il blocco reazionario monarchico e filoamericano, e i sostenitori di Thaksin Shinawatra, i “rossi”, il leader populista destituito dai militari con un colpo di Stato il 19 settembre del 2006, con contestuale scioglimento del suo partito, il Thai Rak Thai. Uno scontro che rischia di riesplodere a causa della seria crisi diplomatica con la vicina Cambogia, che si è rifiutata di accettare la richiesta di estradizione dell’ex premier Shinawatra.
Ma non è di questo che vorremmo parlare oggi, quanto della guerriglia islamista nel sud della Thailandia, precisamente nelle province meridionali di Yala, Pattani, Narathiwat e Songkhia (si veda la cartina). En passant: si tratta proprio delle zone più battute dal corruttivo turismo occidentale. In queste province i musulmani costituiscono quasi il 90% della popolazione, una minoranza che soffre di una profonda emarginazione nella buddista Thailandia. Quest’area, tra l’altro popolata da minoranze etniche, è stata un sultanato indipendente fino al 1902, quando venne annessa da Bangkok. Da allora e per tutto il secolo scorso, non si è mai placata la resistenza di queste minoranze, anzitutto di nazionalità malese, resistenza che recentemente si è tinta anche di coloriture religiose. Numerose rivolte armate sono state soppresse dall’esercito, fino all’ultima sommossa del gennaio 2004 repressa nel sangue. Da allora vige nella zona la legge marziale e decine di migliaia di soldati presidiano le città più importanti, fatto che non ha comunque debellato la guerriglia islamica. Si calcola che dal 2004 ad oggi 3.700 persone hanno perso la vita a causa del conflitto.
Il 16 novembre scorso, in un villaggio della provincia di Pattani, le forze speciali thailandesi hanno ucciso, dopo un duro scontro a fuoco, sei “sospetti separatisti”. Due militari sono rimasti feriti. I media thaliandesi hanno dato grande risalto a questa notizia, accusando i ribelli di voler “terrorizzare i cittadini buddisti” affinché abbandonino per sempre la zona, nonché di volere “fondare uno stato islamico indipendente”. In verità quest’accusa non è provata da alcuna dichiarazione dei guerriglieri, i quali invece insistono contro il governo di Bangkok perché persegue una politica di discriminazione verso le minoranze etniche e religiose, cittadini di serie B. Un’accusa fondata sul dato storico che tutte le leve del potere e il predominio sociale sarebbero nelle mani dell’etnia dei Thai centrali, i quali in effetti non rappresentano che un terzo della popolazione thailandese.
venerdì, novembre 27, 2009
L’applicazione della condanna a morte è al centro di un aspro dibattito in Thailandia.
» 27/11/2009 08:59
THAILANDIA
Il buddismo thai predica il rispetto della vita, il governo condanna a morte
di Weena Kowitwanij
Per i fautori è un deterrente contro il crimine. Quanti lottano per l’abrogazione ribattono: viola i diritti umani e non previene i reati gravi. Per il premier thai “la maggioranza e favorevole”; molti chiedono “pene alternative” come l’ergastolo.
mercoledì, novembre 25, 2009
Preservativi per tutti e metro alla mano per combattere AIDS
In Thailandia la percentuale di gay sieropositivi è salita dal 17 per cento del 2003 al 32 per cento del 2007. Dati che riguardano le persone che si sono sottoposte volontariamente alle analisi e quindi si pensa che il numero sia cresciuto di gran lunga. Il governo pensa che sono circa duemila le persone che sono state contagiate quest’anno.
Ed ecco allora una campagna di prevenzione, lanciata dal governo, che riguarda tutti i cittadini thailandesi, e in particolar modo i gay. Si chiama “Preservativi per tutti”. Il governo ha deciso di distribuire tra i cittadini un metro per misurare il proprio pene, in modo da essere certi di acquistare il preservativo giusto. Non sembri una banalità; pare che molti, prima del rapporto sessuale, indossassero preservativi o troppo piccoli o troppo grandi, creando problemi non solo al rapporto. Con questa e altre iniziative future, il governo si propone di abbassare di molto il numero di contagiati entro due anni.
Fonte: http://www.queerblog.it/post/6617/thailandia-un-metro-contro-laids
venerdì, novembre 20, 2009
Similan la magia continua...
Ieri quando mia consegnato la Sim con le foto mi ha detto scherzando:
“Martino mi hai rovinato! Dopo le Similan cosa mi potrai mai far vedere? Ho ancora 7 giorni di vacanza ma la mia testa è sempre su quelle Isole da... sogno, ci ritornerei ora.”
Effettivamente è un paradiso considerando che siamo in un momento di transizione tra bassa ed alta stagione, ogni tanto piove e questo scoraggia molti ad intraprendere questo lungo viaggio. Ma la “festa” dura poco, a Dicembre e Gennaio il Paradiso è invaso dai “Ricconi Thai” e dalla “Corte Reale”, come ogni anno la barca del Principe di Thailandia con tutto il suo staff rimarrà ferma per diversi mesi in baia. Le Similan sono al 70% turismo interno Thailandese, questi essendo a casa loro si prendono TUTTI I BUNGALOWS, e per questo vi chiedo cortesemente di non mandarmi migliaia di mail per info su queste strutture che di fatto NON SI RIESCONO A PRENOTARE. Oppure se avete tempo da perdere provate voi direttamente qui: http://www.dnp.go.th/parkreserve/asp/style1/default.asp?npid=212&lg=2
Martino vi risolve la situazione in meglio, soggiorno in Barca che costa meno del Bungalows pieno di Topi ed è decisamente FIGHISSIMO!!
In questo Album ci sono le foto della cuccetta, cibo, servizio ottimo, confermato da tutti quelli ai quali ho organizzato il Tour con partenza da Phuket.
Venite a trovarmi in Agenzia a KATA BEACH che vi spiego tutto, qui la mappa per raggiungerci:
http://www.amicidiphuket.it/foto/baanss/map-baankata.gif
Ci trovi anche su Facebook
Foto dal nostro profilo facebook: