domenica, dicembre 27, 2009

Appello degli aspiranti genitori adottivi in Cambogia

Alla Cortese Attenzione del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano

Per conoscenza a:
Illustre Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Illustre Ministro degli Esteri Franco Frattini
Onorevole Carlo Giovanardi , Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali

Illustre Presidente Napolitano, mi permetto di distoglierLa dai Suoi pressanti impegni istituzionali per sollecitare un immediato intervento delle alte cariche dello Stato nello sblocco della delicata questione delle adozioni internazionali in Cambogia.
Dallo scorso mese di Marzo, i destini di circa 150 famiglie italiane e dei rispettivi figli adottivi in Cambogia sono appesi ad un sottilissimo filo di promesse, impegni e trattative che nei prossimi giorni finirà per essere inesorabilmente reciso.
Il 17 Novembre il governo Cambogiano approva in Senato una legge volta a rendere le procedure adottive in Cambogia più trasparenti ed in linea con i criteri previsti dal Permanent Bureau della Conferenza dell’Aja. In data 7 Dicembre, la stessa legge riceve la firma finale da parte dal re di Cambogia, Nordom Sihamoni.
Sembrerebbe uno sviluppo pienamente positivo se non fosse per una illogica, inaspettata e drammatica conseguenza per i tanti bambini cambogiani regolarmente abbinati da mesi alle loro famiglie italiane.
Nei mesi precedenti l’approvazione della legge, tutte le 159 coppie italiane erano state più volte rassicurate dai propri enti, su indicazioni della CAI, che le loro pratiche sarebbero state portate a compimento con l’aggravio di un prolungamento dell’attesa per consentire che venissero completati dalle Alte Autorità Cambogiane i nuovi accertamenti sullo stato di abbandono dei minori richiesti dalla CAI.
Seguono altri mesi di silenzio ed infine il comunicato della CAI del 27 Novembre che di fatto dichiara nonostante le rassicurazioni dei mesi precedenti, che TUTTI i DOSSIER PENDENTI (ovvero anche quelli con un abbinamento in corso da 12/18 mesi) dovranno rispettare i criteri della legge appena approvata in Cambogia.
La CAI accetta inaspettatamente che la nuova legge venga applicata in maniera RETROATTIVA alle coppie Italiane che hanno già un abbinamento e hanno già espletato presso il Governo Cambogiano tutte le pratiche preliminari incluso il versamento degli oneri finanziari previsti.
Eravamo stati scelti come i genitori di questi bambini e da un giorno all’altro ci viene detto che non abbiamo più le caratteristiche per esserlo. In particolare le coppie che hanno superato i 45 anni di età e le coppie con più di un figlio già presente in famiglia, verranno tagliate definitivamente fuori dalla procedura adottiva, anche se già abbinate ad un bambino.
Molti di noi perderanno il bambino o la bambina le cui fotografie sono appese ai muri delle proprie case, il cui nome e le cui storie sono ormai parte indissolubile della nostra vita e dei nostri sogni. Molti di noi perderanno i propri figli.
Ma soprattutto tutto questo significa per i nostri bambini perdere la famiglia appena trovata. Molti di loro vivono in stato di abbandono in un istituto fin dalla nascita, altri vi sono arrivati dopo anni passati per le strade di Phnom Penh a mendicare o a svolgere lavori di fortuna. Alcuni di loro hanno 6, 7 perfino 8 anni e questo li condannerà ad una vita da orfani prima che venga messa a punto la struttura legislativa che renda finalmente applicabile la nuova legge. Questa infatti consente l'adottabilità di un minore entro il compimento dell’ottavo anno di vita. Altri bambini presentano importanti patologie e sebbene avessero già trovato una famiglia italiana pronta ad accoglierli, non potranno più raggiungerla ed avere una possibilità di vita.
I nostri bambini rischiano di essere abbandonati per la seconda volta. La Cambogia non dispone di un sistema di previdenza sociale in grado di prendersi cura di loro. Per molti di loro non potrà esserci una seconda occasione.
Pertanto Illustre Presidente Napolitano, Le chiediamo di intervenire attraverso le vie diplomatiche affinché alle coppie italiane sia consentito di concludere il proprio iter adottivo in base alla legge vigente al momento del deposito/abbinamento come inizialmente promesso dalle Autorità Cambogiane.
Certi di un Suo immediato interessamento ed intervento, Le porgiamo i nostri distinti saluti.

Collettivo di aspiranti genitori adottivi in Cambogia
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