sabato, dicembre 26, 2009

Tsunami 2004 un lustro è passato.

Era una mattina come questa quella del 2004, sole, caldo, tutto calmo. E poi all'improvviso la vita di tutti noi è cambiata radicalmente, inesorabilmente.

La vera disgrazia non sono solo i morti al quale va tutto il mio rispetto e ricordo, ma il dopo...

Un lustro sono 5 anni, se pensi lustro ti pare che siano di più di 5 come se il tempo prendesse “più peso”.

I Thailandesi di Phuket hanno dimenticato, hanno rimosso il ricordo, hanno cementato tutta isola costruendo addirittura sul mare, senza una minima regola tranne quella delle mafie locali. Sempre più assetati di consumismo e denaro a rincorrere ultimo modello di pick-up.

Lo Tsunami non ha insegnato nulla, il rispetto della natura è pura utopia in una società che sempre più assomiglia alla nostra nei lati peggiori.

Oltre ai soldi qui abbiamo importato la nostra strafottenza, vogliamo tutti i lussi del mondo per la vacanza, vogliamo la camera con porta sul mare, vogliamo, vogliamo, vogliamo...

Bene il processo è irreversibile, mentre prima dello Tsunami qualche regola c'era ora non esiste più nulla, perchè se l'uomo non ha capito nulla da quel tragico evento è tutto inutile.

Affondato il ricordo e dolore di quel lontano 2004 nella tracotanza delle coste cementificate di Phuket forse non rimane altro che aspettare le conseguenze degli sconsiderati gesti.

Martino M.




Queste sono le foto del mio archivio dopo 10giorni dalla tragedia del 2004, la natura si è “ripresa” le spiagge di KATA & KARON cercando di avvisarci della sua “forza distruttiva”. Ma il messaggio non è stato colto, a Karon Beach nella parte nord della spiaggia addirittura hanno costruito un mega resort DIRETTAMENTE IN MARE!!!! Non metto le foto di questo scempio me ne vergogno, ma basta prendere la strada che da Karon va a Patong per vedere fin dove arriva la strafottenza dell'uomo verso la natura.

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