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In un'Europa che ancora deve fare i conti con la crisi, anche nella scelta delle vacanze (vai all'articolo sulle destinazioni più economiche del 2011) L'indagine sceglie come termine di paragone non i costi assoluti ma quelli per unità lineare di spazio percorso (chilometro o miglio nautico) di alcune tratte ad alta frequentazione, sia su rotte a breve raggio (entro il Vecchio Continente) che a larga gittata. La tariffa di riferimento è la media tra quelle praticate dai diversi vettori che operano su una singola tratta. In altre parole, Bangkok "vince" non perché i biglietti aerei costano meno in assoluto, ma perché si spendono 3,3 centesimi di euro a chilometro (o, se si preferisce, 6,1 centesimi per miglio nautico), contro il mezzo euro a chilometro (15 volte tanto) che occorre sborsare per raggiungere Stavanger (Norvegia sud occidentale) da Oslo.
Come si nota dalla tabella, la capitale thailandese occupa le prime due posizioni, e partire da Francoforte è leggermente più conveniente che da Londra. A seguire, due tratte tra Parigi e i "territori d'Oltremare" francesi, con destinazioni Pointe A Pitre (Guadalupa) e Fort de France (Martinica), e due Londra-India (Delhi e Mumbai nell'ordine). Settima, la prima tratta europea, Parigi-Lisbona, che precede altri tre voli intercontinentali: Francoforte-Shanghai, Parigi-Montreal e la più cheap tra le tratte che ci riguardano da vicino, il Roma-New York che si propone come più economica soluzione per raggiungere la Grande Mela dall'Europa.
In fondo alla lista, troviamo perlopiù l'area scandinava, in particolare le tratte interne norvegesi (dalla capitale Oslo a Stavanger, Bergen e Trondheim). Ma se il Paese dei fiordi, da sempre tra i più cari del pianeta, non stupisce, sorprende trovare l'Ankara-Istanbul al quarto posto, seguito da Parigi-Ginevra e, sesto tra i meno convenienti con uin costo di 31,9 centesimi a chilometro, il Parigi-Milano. Restando in campo italiano, anche la tratta interna Parigi-Roma è tra le poco convenienti (110ma su 125, 27 centesimi/km); il Milano-Londra è 90mo (15,8 cent/km), otto posizioni sotto il Roma-Palermo (13,5 cent/km). Al 72mo posto c'è il Parigi-Roma (11,9 cent/km). Nella parte alta della classifica troviamo invece il Londra-Roma (43mo a 8,17 centesimi/euro, 117 euro medi a tratta "one way") e il Roma-Catania, (55mo, 10,2 cent/km, 56 euro medi).
In generale, le tratte a lungo raggio si confermano proporzionalmente più economiche di quelle brevi. Un fenomeno che poteva essere considerato normale fino a poco tempo fa, ma che desta curiosità nell'era dei voli low cost, che sono perlopiù a gittata breve: in media, i 65 voli di durata inferiore alle 4 ore hanno un costo di 19,6 centesimi per chilometro, contro gli 8,2 centesimi/km di quelli definiti a lungo raggio, che superano quella soglia, con un delta del 140 per cento. E se è vero che, alla fine, quello che conta per l'utente è il prezzo effettivo, totale, assoluto del biglietto, dalla classifica dei costi "relativi" si può trarre qualche utile indicazione strategica sulla programmazione delle imminenti vacanze: "Data la crisi, gli utenti hanno scelto villeggiature estive in luoghi vicini a casa, convinti di risparmiare - ha spiegato il direttore di Kelkoo Chris Nixon - ma la scelta del volo a corto raggio non sempre paga. Senza contare che il consumatore dovrebbe considerare anche il costo della vita della destinazione finale. E il rapporto qualità prezzo. E in questo senso, la Thailandia è una destinazione doppiamente vincente"