venerdì, giugno 22, 2007

Il City diventa Thailandese, ma serve il via libera

Thaksin Shinawatra, ex primo ministro della Thailandia, ha acquistato il club di Manchester per 81,6 milioni di sterline. Ma è accusato di corruzione in patria e dovrà superare il "test di onorabilità", previsto dalle leggi inglesi

Fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/06_Giugno/21/manchcity.shtml

Thaksin Shinawatra con la maglia dell'altro Manchester accanto a sir Ferguson. Afp
Thaksin Shinawatra con la maglia dell'altro Manchester accanto a sir Ferguson. Afp
MANCHESTER (Gb), 21 giugno 2007 - Thaksin Shinawatra si prepara a diventare il nuovo proprietario del Manchester City. Il consiglio d'amministrazione del club inglese ha raccomandato ai suoi azionisti di accettare l'offerta dell'ex premier thailandese che ammonta a 81,6 milioni di sterline (circa 121,5 milioni di euro), che comprende la copertura dei debiti (60 milioni di sterline) e la somma per rilevare il club (21,6 milioni).
GRANDI PROGETTI - "Non ho dubbi sulla responsabilità che comporta l'essere il presidente del City, ma assicuro a tutti il mio massimo impegno. Riporterò la squadra ai livelli che le competono", ha sottolineato Shinawatra, rifugiatosi a Londra dopo il golpe militare dello scorso settembre che lo ha costretto a lasciare la carica di primo ministro in Thailandia. L'attuale presidente del City, Chris Wardle, ha affermato che questa operazione rappresenta "una grandissima opportunità per il club" e Shinawatra, che tre anni fa cercò di acquistare il Liverpool, ha promesso di portare il City "ai più alti livelli della Premier League e del calcio europeo". Nel progetto ci sarebbe anche il ritorno in panchina di Sven Goran Eriksson, ma l'ex ct inglese è osteggiato dalla tifoseria locale.
IL TEST - Ma l'affare che potrebbe fare del Manchester City l'ottavo club di Premiership in mano straniera (dopo Fulham, West Ham, Chelsea, Liverpool, Portsmouth, Manchester United e Aston Villa) è legato all'ok della Premier League che sottoporrà Shinawatra al test di "fit and proper person" (una sorta di patente di buona reputazione), necessario per il via libera. L'ex premier, infatti, è sotto inchiesta in Thailandia accusato di corruzione e abuso di potere e i suoi fondi bancari sono sotto sequestro. In un'intervista alla Bbc Radio Five Live Dan Johnson, portavoce della Premier, ha ricordato che "il test è basato su criteri oggettivi, con tutta un serie di reati che impediscono l'accesso a determinate cariche. Sono presi in considerazione naturalmente anche quelli commessi all'estero. C'è una gerarchia di criteri: se il Dti (Dipartimento del commercio e dell'industria) e il Governo ci dicono che tutto è a posto, che può entrare in un'azienda inglese o acquistarla, allora per noi non ci sono problemi".
Il "fit and proper test" è redatto dalla Fsa (Financial Services Authority), ente che risponde direttamente al ministero del Tesoro inglese. La valutazione viene effettuata caso per caso: le domande possono essere respinte in presenza di condanne per reati finanziari o frode, ma non solo. Chi vuole accedere a determinate cariche deve garantire la propria onestà, integrità e buona reputazione.
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