martedì, gennaio 20, 2009

Lesa Maestà un altro straniero condannato al carcere duro.


http://www.diritto-oggi.it/archives/00038158.html

(AGI/AFP) - Bangkok 19 gen. - Allo scrittore australiano Harry Nicolaides e’ bastato pubblicare trenta copie del suo romanzo, e venderne solo dieci, per vedersi infliggere da un tribunale thailandese una condanna a tre anni di carcere per il delitto di lesa maesta’. A detta dei giudici, infatti, nel suo libro ‘Verosimilitude’ insinua che la Corona della Thailandia si sarebbe macchiata di abuso di potere. Un reato grave nel Paese asiatico, dove il re Bhumibol Adulyadei e’ venerato come un semi-dio. “L’imputato e’ giudicato colpevole in base all’articolo 112 del Codice Penale”, ha proclamato il giudice leggendo la sentenza. “La Corte lo avrebbe condannato a sei anni di reclusione, ma la pena e’ stata ridotta perche’ ha confessato il suo crimine”. Vestito con l’uniforme arancione del carcere in cui si trova dal giorno dell’arresto, il 31 agosto scorso, ammanettato e visibilmente provato dalla lunga detenzione, Nicolaides ha ascoltato attonito la sentenza. Poi e’ scoppiato a piangere. “Siamo preoccupati per le sue condizioni”, ha dichiarato il difensore, Mark Dean. “Dopo cinque mesi di prigione, la sua salute fisica e’ compromessa, ha perso peso e e’ stato male per lunghi periodi. Ovviamente, anche a livello psicologico e’ stato un duro colpo per lui”. La prossima mossa, ha spiegato l’avvocato, sara’ quella di chiedere il perdono reale. Anche ‘Reporter senza Frontiere’, l’organizzazione internazionale dei giornalisti, si sta mobilitando per lo scrittore australiano, e ha chiesto la sua immediata liberazione alla magistratura di Bangkok. Nel frattempo, un’altra opera potrebbe costare al suo autore diversi anni di prigione: il thailandese Giles Ji Ungpakorn dovra’ comparire in aula per rispondere di quanto scritto nel suo ultimo libro, ‘Un colpo di Stato per i ricchi’; e di lesa maesta’ e’ accusato anche il connazionale Suwicha Thakhor, un internauta che secondo le autorita’ sarebbe colpevole di aver postato su un forum commenti offensivi nei confronti della Famiglia Reale. Negli ultimi mesi il governo thailandese ha imposto un giro di vite su media, web e prodotti editoriali, inasprendo ulteriormente le pene previste per il reato di lesa maesta’. (AGI)

Red/Pdo

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