L'ultima settimana di febbraio i funzionari del Royal Thai Customs Department (la dogana) dell'aeroporto internazionale di Bangkok Suvarnabhumi hanno sequestrato 239 zanne di elefanti africani per un peso di circa due tonnellate, si tratta del più grande sequestro di avorio mai avvenuto nel Paese asiatico.
Le zanne erano su un volo della Emirates proveniente da Dubai, dove erano arrivata da Nairobi, e sembra che il carico fosse destinato al Laos. Le casse che contenevano le zanne erano state etichettate come trasporto di telefonia mobile. Sempre a Bangkok, nell'agosto 2009 ci fu un altro grande sequestro di 316 pezzi di avorio grezzo per un peso di poco superiore agli 800 kg, anche questa volta il carico proveniva dall'Africa orientale, ma attraverso un'altra monarchia del Golfo: il Qatar. Arrivava da Doha anche la grossa partita di avorio sequestrata il 17 novembre 2008. Mentre il sequestro del 6 gennaio 2009 di 463 zanne e 13 code di elefanti (898 kg in tutto) è stato fatto su un volo Emirates da Dubai.
Nel novembre 2009, un'indagine globale sul commercio di avorio aveva individuato proprio la Thailandia, insieme alla Nigeria ed alla Repubblica democratica del Congo, come uno dei tre Paesi più pesantemente coinvolti nel commercio mondiale illegale di avorio. Il rapporto "The Elephant Trade Information System", redatto da Traffic per conto della Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (Cites) ha anche sottolineato un notevole aumento dei sequestri di avorio nel 2009, suggerendo un maggiore coinvolgimento della criminalità organizzata e dell'ecomafie in questo commercio che collega i paesi africani di origine ai mercati asiatici degli utilizzatori finali. Il rapporto "The elephant and ivory trade in Thailand" evidenzia l'esplosione del mercato interno illegale di avorio ed il governo di Bangkok sta prendendo le contromisure. La Thailandia è una destinazione molto ambita per l'avorio illegale, perché il Paese è noto per il suo artigianato e. grazie al turismo, è un mercato sicuro per gli oggetti in avorio venduti con me souvenir, amuleti, bigiotteria, statue e gioielli. Fra pochi giorni i rappresentanti della Thailandia parteciperanno a Doha, in Qatar, (proprio uno dei centri mondiali dello smistamento dell'avorio illegale), alla XV Conferenza delle Parti della Cites (Cop15), dove il commercio illegale di avorio sarà una delle questioni centrali ed hanno cercato di presentarsi con un'iniziativa che li riscatti dall'immagine di trafficanti di avorio.
Il 3 marzo al Suvarnabhumi International Airport è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione "Buy Ivory, Buy Trouble" contro il commercio illegale di avorio di elefante venduto come souvenir ai turisti.
Il Department of National Parks, Wildlife and Plant Conservation (Dnp), l'autorità thailandesi responsabile della lotta contro il commercio illegale di specie selvatiche, ha lanciato l'iniziativa in collaborazione con l'Airport Authority of Thailand l'Autorità e Traffic, puntando soprattutto a sensibilizzare i passeggeri che viaggiano attraverso l'aeroporto internazionali di Bangkok. elefanti sono minacciati in gran parte della loro gamma a causa del bracconaggio per il commercio illegale di avorio. Thailandia è stato recentemente identificato come uno dei primi tre paesi più coinvolti nel commercio illecito di avorio, ed era il paese di preoccupazione per la maggior parte in Asia.
Il ministri o thailandese per dell'ambiente e delle foreste, Suwit Khunkitti, ha detto: «Il governo spera che questa campagna diffonda un messaggio forte e chiaro ai cittadini che hanno un ruolo importante da svolgere per porre fine al commercio illegale di avorio. Ci auguriamo anche che la campagna aumenti la consapevolezza e la comprensione delle leggi che governano il commercio. Infine, il governo è impegnato a catturare e punire i commercianti illegali».
La campagna "Buy Ivory, Buy Trouble" prevede una mostra realizzata dal Dnp all'aeroporto Suvarnabhumi e la distribuzione di opuscoli per informare il pubblico, in particolare i viaggiatori e i visitatori, riguardo al problema del commercio di avorio in Thailandia, comprese le informazioni sulle leggi che governano e controllano questo commercio. Il Dnp distribuirà anche adesivi con l'avvertimento "It is illegal to take ivory and other elephant products across international borders" nei negozi che vendono prodotti in avorio in Thailandia, chiedendo loro di collaborare per diffondere questo messaggio a cittadini e turisti.
Il responsabile dell'ufficio di Traffic per il sud-est asiatico, Chris Shepherd, è soddisfatto: «Traffic plaude al lavoro fatto finora dal governo, e saremo lieti di fornire ogni supporto tecnico necessario per aiutare Thailandia ad adempiere ai suoi obblighi internazionali per combattere il commercio illegale di avorio e per applicare e rafforzare la legislazione nazionale».