venerdì, marzo 26, 2010

Anteprima Foto Isola Koh Tachai (Nuova Escursione)



















Come promesso queste sono le prime foto della nuova escursione che voglio proporvi per anno venturo.
Stiamo parlando di Koh Tachai una bellissima Isola che fa parte del parco marino delle Similan, ancora "vergine" senza strutture ricettive di nessun tipo. Se riesco faccio un Tour a fine mese, nel mentre vi lascio foto (Poche si è rotta la macchina) dell'amico Alberto primo turista al quale ho organizzato questa "spedizione esplorativa".

Il racconto di Alberto Nicolis:

Arriviamo a Khao Lak alle 8,40 … il tempo per dare le credenziali e avere lo sticker per la maglietta, un dolcetto e la toilette, poi maschera e pinne; esigo un paio nerazzurro e lo ottengo, poi via tutti per l’imbarco alle 9 sul motoscafo veloce (40 nodi), con tre motori Honda a fasatura variabile da 225 hp ciascuno.
Conto, siamo in 28 turisti e 9 membri di equipaggio e in piu’ 2/3 ragazzini (forse figli dei marinai ? la scuola e’ finita, viaggio premio per riempire la barca?); sfortunatamente mi metto dietro il sedile del nocchiero e saro’ tormentato da una radio per tutto il viaggio, ma posso vedere la plancia, con il contagiri dei tre motori, che viaggiano costanti a 5.300 rpm, tre piccoli manometri ed un altro ancora, non identificati, poi il navigatore; dalla mappa immagino che la rotta sia una retta per 320, fino a incocciare l’isola, poco piu’ a nord dell’ultima isoletta targata Similan, dove arriviamo per le 10,30 dopo un noioso sballottamento foraggiato da snack e bibite.

Scendiamo direttamente in spiaggia, poi il boat va ad ancorarsi al largo in vista della bassa marea; Martino mi aveva indicato l’isola priva infrastrutture, ma vedo che e’ stata gia’ attrezzata con strutture in cemento (bagni ladies and gents) generatore, cucina e pure
un sistema di illuminazione (4 staff risiedono qui) e ci dicono che con la prossima stagione, da novembre, sara’ possibile pernottare – e’ lo stesso parco delle Similan.

L’isola e’ una collina di foresta emergente dalle acque, con un vasto pianoro dietro la spiaggia bianchissima che si estende per 4/500 metri, finissima; nel bagnasciuga si affonda fino alle caviglie e poi e’ subito reef.
Monto le pinne nerazzurre e una modesta maschera e sono in acqua, decidendo per un ampio giro fino alle rocce che chiudono la spiaggia a sud per poi puntare verso nord.
Le formazioni di corallo emergono dal fondo sabbioso e i ‘maitres chocolatiers’ si sono dilettati a conformarle in sottili scaglie di cioccolato fondente, al caffe’ e al caramello; altre strutture paiono enormi funghi a cappello rovesciato, puntinati come da tanti fiammiferi, tanti bouquet di coralli colorano il mare di azzurro, di verde e di giallo, mentre il verde appare a tratti dominante per la presenza di uno strato di piccole alghe.

I pesci non mancano, da quelli da acquario, piccoli e coloratissimi, che si muovono tutti insieme, a scatti, compattando il gruppo o allargandolo con guizzi improvvisi, a quelli di notevoli dimensioni, fino a due spanne, maestosi nel loro pinneggiare lento sul fondo.
Il mare e’ quello delle isole Similan, strano che l’isola abbia una sua identita’ autonoma,
penso, mentre giro tra le varie strutture di corallo cercando delle murene, che non vedo, e sperando di incappare in una tartaruga … vedo in compenso un gruppo di pesci neri che si stagliano diversi da quelli colorati; non ricordo di avere mai visto dei pesci lunghi una spanna con una chiazza gialla prima della coda, mentre altri pesci sono dei classici deja vu di queste spedizioni di snorkeling; tanti pesci bianconeri, a righe e a pois, tra cui un pesce palla bello grasso… nessun pesce nerazzurro, solo le mie pinne. Ogni tanto gruppi di piccole meduse guastano la festa degli occhi e impongono attenzione per schivarle, ma indosso una maglietta bianca del tiro a segno (prima versione) e sopra una life racket, per cui le modeste punture assillano solo braccia e gambe.

Arrivo tardi per il rancio, ma il cibo e’ sempre troppo in queste spedizioni e mi faccio un piatto di buoni gamberetti di medie dimensioni, e un paio di stick di alette di pollo bbq, con verdura saltata e poi un mix di angurie e ananassi.
La temperatura e’ fresca, l’ambiente piacevole e mi andrebbe un abbiocco, sono stanco, ma c’e’ da fare una breve passeggiata nella foresta per fotografare dei crab che stanno in bella vista senza alcun timore, mentre alcune lucertolone sfrecciano via veloci.
Poi, sulla scogliera a visionare dei piccoli squali, che pero’ non si vedono, la guida si scusa per l’acqua mossa che non consente la visione.
Ultimo snorkeling: portano col gommone alla fine della barriera e rientriamo a nuoto con la luce del primo pomeriggio che rende ancora piu’ bella la visione del fondale; i pesci ora si danno da fare e brucano non so cosa sul corallo o tra le alghe, mentre non si vedono le meduse, meglio cosi’ … non uscirei piu’ ma ci hanno detto che l’imbarco inizia alle 15,30 a piccoli gruppi col gommone per via della bassa marea e rientro rischiando di raschiarmi sui coralli vicini alla riva.

Rotta per 140 tutti stanchi ma felici… le 5 ore passate sull’isola sono state belle, ma il viaggio tra battello e auto e’ durato 8 ore … rientro alle 20,10 (18,10 stava scritto sul voucher … ma ci sarebbe voluto un elicottero).
Questa gita in un giorno e’ troppo faticosa, come le Surin e le Similan, ma solo a queste ultime conviene pernottare, per la varieta’ di isole e snorkeling che si fa in due giorni.

Fonte facebook Amici di Phuket

http://www.facebook.com/amici.di.phuket
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