di Mauro Evangelisti Fonte: Messaggero.it
Non ancora è chiaro se è Hollywood che copia la realtá o la realtá che
copia Hollywood. La trama è perfetta: un anziano ed affermato attore
americano di film d'azione viene trovato morto nella stanza di un hotel della caotica capitale di un paese asiatico, dove la leggenda vuole fioriscano peccati e lati oscuri. La polizia locale, che a torto o a ragione non è famosa per essere incorruttibile, non ha dubbi: la causa della morte è un pericoloso gioco di autoerotismo a base di corde e nodi nei punti sbagliati. O semplicemente e stato un suicidio.
Ma ecco i colpi di scena: i familiari dell'anziano e affermato attore americano morto ritengono che sia stato ammazzato da una setta segreta di kung fu sulla quale stava indagando. Non solo: c'è anche un esorcista locale che ritiene che a uccidere l'attore sia stato nientemeno che il fantasma di Bruce Lee.
Intanto, l'Fbi vorrebbe indagare, ma le autoritá del paese asiatico con orgoglio rifiutano la collaborazione. Fin qui la realtá, la morte di David Carradine in Thailandia. Carradine oltre a essere stato l'interprete del telefilm Kung Fu che a colpi di repliche negli anni Novanta riempiva i palinsesti delle tv private era il Bill di Kill Bill.
Proprio Quentin Tarantino sarebbe perfetto per proseguire la storia e ricavarci un film, con l'immancabile agente dell'Fbi - un Matt Demon o un Nicolas Cage - che arriva a Bangkok per indagare, un poliziotto thailandese che malvolentieri collabora, misteri, sparatorie, inseguimenti, colpi di scena. Ma il grosso della sceneggiatura questa volta l'ha scritto davvero la realtá.
Fonte: www.repubblica.it
LOS ANGELES - David Carradine non si è suicidato. Così la pensa il medico ingaggiato dalla famiglia dell'attore americano trovato morto il 4 giugno in circostanze bizzarre in una camera d'albergo di Bangkok. L'esperto scarta la tesi del suicidio e chiede ulteriori indagini alle autorità thailandesi prima di poter determinare la causa esatta del decesso dell'eroe della serie tv "Kung fu".
L'annuncio è stato fatto in una dichiarazione letta dai fratelli di Carradine, Keith e Robert, ai giornalisti in un hotel di Los Angeles. Si tratta della loro prima apparizione pubblica dalla morte del fratello 72enne, il cui corpo è stato trovato appeso in un armadio con una corda al collo e un'altra attorno ai genitali.
I familiari hanno ringraziato i fan e chiesto al pubblico e ai media silenzio per rispettare il dolore della famiglia fino a quando non sarà fatta luce sulla morte del fratello. "E' una perdita immensa per la nostra famiglia e siamo infinitamente riconoscenti per la solidarietà che arriva da tutto il mondo", ha detto Keith Carradine.
I due fratelli hanno inoltre reso pubblica una dichiarazione del medico Michael Baden di New York, nella quale si indica che una seconda autopsia ha permesso di determinare che il Bill "Incantatore di serpenti" in Kill Bill di Quentin Tarantino non si è suicidato. L'esperto ha detto di sperare di avere nuovi elementi da parte delle autorità thailandesi entro una settimana o due e ha sottolineato che le informazioni a sua disposizione sono incomplete.