BUONGIORNO ASIA 9/09/08
a cura di
Claudio Landi
Martedi' 9 Settembre 2008
1.CRONACHE DA BANGKOK. LA POLITICA DI SONDHI La Thailandia continua a vivere nel tumulto e nell'incertezza politica, l'economia frena e la stessa democrazia thai appare in gravissimo pericolo. Al centro di tutto questo trambusto è c'è un uomo piuttosto controverso, un magnate dell'economia e dell'informazione thailandese, mister Sondhi, padrone di una delle più importanti stazioni tv del paese e leader assoluto di un movimento di protesta che sta portando in piazza contro il governo costituzionale migliaia e migliaia di thailandesi, l'Alleanza del popolo per la democrazia. Il governo nazionale è espressione del Partito del potere del popolo, costituito dai seguaci di un'altro magnate dell'informazione e dell'economia thai, Thaksin Shinawatra, ex primo ministro. Sondhi è attualmente nemico di Thaksin.
Per ritornare al nostro discorso, ma che diamine vuole questo Sondhi per la Thailandia? Se lo chiede, e lo chiede allo stesso magnate-politico, il sito internet di news e analisi asiatiche Atimes. Lo domanda direttamente a mister Sondhi (il suo nome intero è Sondhi Limthongkul) in una lunga conversazione proposta ai lettori. E le risposte sono alquanto istruttive e dovrebbe essere bene lette e ponderate nelle cancellerie occidentali.
Ribadiamo: la Thailandia è un paese chiave nell'Asia sudorientale, lo è storicamente, lo è economicamente, lo è geopoliticamente. È una democrazia emergente, quindi un modello di istituzioni, di trasformazioni e ahinoi di crisi, per gli altri paesi della regione. Se un paese coì importante e centrale, così laboratorio per un'intera regione inizia a sviluppare movimenti politici 'controversi', la faccenda dovrebbe essere perlomeno guardata con attenzione, studiata e forse capita.
Perchè definiamo l'Alleanza del popolo per la democrazia, un 'movimento politico controverso'? Basta leggere, per l'appunto, le risposte di mister Sondhi. Una premessa è indispensabile: l'Alleanza del popolo per la democrazia ha recentemente lanciato la proposta di una riforma costituzionale che introduca un Parlamento composto per il 70 per cento da membri non elettivi, e solamente per un trenta per cento da membri elettivi. Un Parlamento, diciamo così, non particolarmente 'democratico'. La risposta: 'La democrazia è ancora una prodotto da esportazione occidentale'. Non è saggio, dice Sondhi, fare come fanno certi accademici, andare in Germania, in Inghilterra, negli Stati Uniti, e prenderne a prestito modelli e istituzioni. Questa è, dice sempre Sondhi, 'Vecchia politica'. Serve alla Thailandia, piuttosto, una 'Nuova politica'. Dove, ad esempio (continua sempre mister Sondhi) i militari abbiano un ruolo in ambiti piuttosto delicati e vitali per un paese, le minaccie alla monarchia (ricordiamo che la Thailandia è tuttora una monarchia), per la difesa della sovranità del paese, in caso di malgoverno per via della corruzione. Si tratta, è chiaro, di ambiti e di settori alquanto vasti: di fatto il governo civile sarebbe sotto la piena tutela dell'esercito, le cui designazioni e i cui comandi sarebbero, nel modello caro a Sondhi, prerogativa del Consiglio Privato, il massimo organismo della Corona, quindi fuori dalla competenza del governo civile. Non per nulla, quindi, quando l'interlocutore di Atimes chiede al magnate-politico, se sia vero che il movimento da lui organizzato e che vive grazie alla sua stazione televisiva, abbia avuto sostegni importanti da parte di settori dell'esercito, il Comando delle operazioni speciali in particolare, risponde, 'Non del tutto, non del tutto'. Come dire, si, un pochino ci hanno aiutato.... Non ci sarebbe da riflettere un pochino anche in Occidente?