mercoledì, settembre 23, 2009

La Thailandia punta a rilanciare l’economia nazionale, facendo leva soprattutto sul turismo e sulle esportazioni.


Bangkok (Agenzia Fides) – Inquadrata nelle stime favorevoli della Banca per lo Sviluppo Asiatico, che ha alzato al 3,9% le previsioni di crescita per l'Asia nel 2009 (soprattutto grazie agli interventi dei governi), anche la Thailandia, che sembra uscita dalla crisi politica degli scorsi anni, punta a rilanciare l’economia nazionale, facendo leva soprattutto sul turismo e sulle esportazioni.
Dopo un anno in cui gli indicatori economici hanno subito un calo vertiginoso, anche per i problemi di instabilità interna, il Primo Ministro Tailandese Abhisit Veejjajiva è deciso a rilanciare il paese delineando una nuova identità e un nuovo ruolo nello scacchiere asiatico, sostenuto da Cina e India. Il Premier riparte da alcune certezze: la centralità geografica della Thailandia nel cuore dell’Asia, quasi un baricentro tra India e Cina, costituisce un vantaggio strategico territoriale che altri paesi non possono vantare; la tradizionale leadership riconosciuta dagli stati della regione del Mekong e la destinazione turistica preferita dell’area sono un patrimonio di acquisizioni che ancora contano e possono rappresentare una base per il rilancio.
Gli ostacoli in questo percorso sono rappresentati da due incognite: in primo luogo la reale pacificazione sociale della nazione, che sembra ancora divisa in due grandi fazioni. Nei giorni scorsi esponenti della “camicie rosse”, partigiani dell'ex premier thailandese Thaksin Shinawatra, sono scesi in piazza nella capitale Bangkok per commemorare il terzo anniversario del colpo di stato che depose il loro beniamino, ancora largamente popolare nel paese. Contro di loro si sono schierate le cosiddette “camicie gialle”, manifestanti anti-Thaksin e favorevoli al governo attuale, in una giornata di tensioni che ha ricordato i disordini di mesi fa.
La seconda incognita riguarda le condizioni di salute del re della Thailandia, Bhumibol Aduljadei, ricoverato in un ospedale di Bangkok. Il monarca, di 81 anni, è il più longevo del pianeta con un regno che dura da 63 anni. Il re, che ha ricevuto numerosi attestati d'affetto dalla popolazione tailandese, ha sempre costituito un punto di riferimento e un prezioso ago della bilancia in tempi di crisi.
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