venerdì, novembre 21, 2008

Economia: Prezzo del riso in caduta.

Fonte: http://www.oneeconomy.it/20/11/2008/in-caduta-il-prezzo-del-riso/

Il prezzo del riso viene stabilito tramite il future su questo cereale, quotato al Chicago Board of Trade (CBOT), che fu istituito nel 1848 per mettere in contatto gli agricoltori e i mercanti. Oggi questa Borsa offre contratti future su molteplici attività tra cui il grano, l’avena, la soia, la farina di soia, il frumento ed è proprio attraverso questi contratti che viene a formarsi il prezzo delle varie materie prime.

Tornando al riso, il prezzo era aumentato di quasi il 70% dall’inizio dell’anno, con una crescita continua che aveva portato lo stesso ai massimi storici di 22, 25 dollari per cwt (unità di misura che corrisponde a 50,8 chilogrammi) toccato appunto ad aprile.

La Coldiretti infatti affermava che questa impennata del prezzo del riso metteva a rischio lo sviluppo economico e la stabilità sociale, dato che 2,5 miliardi di persone nel mondo si cibano prevalentemente di questo cereale.

Vari paesi avevano adottato diverse misure per fronteggiare questa situazione e calmierare i prezzi, aumento dovuto anche alla speculazione sulle diverse materie prime, tra le quali anche il grano, che ha poi portato ai vari aumenti di pasta e pane che conosciamo bene.

L’India ad esempio, aveva deciso di vietarne l’esportazione, mentre il Vietnam, che è il terzo esportatore mondiale, aveva deciso di ridurre le spedizioni dell’11%.

Oggi la storia si ripete, ma i motivi sono esattamente il contrario di quelli di pochi mesi fa. Il raccolto è stato abbondantissimo e il prezzo ha accusato un ribasso di oltre il 35%, scivolando sotto i 15 dollari, diminuzione in base alla quale il governo della Thailandia ha deciso di ridurre di un terzo l’export previsto per dicembre. La speranza resta quella di una risalita delle quotazioni, dato che ad agosto è stato deciso un aumento delle aree coltivabili, proprio a seguito dell’impennata del prezzo oggi precipitato, che in caso di non risalita renderebbe il prossimo raccolto non profittevole.

Sembra infatti che in Sud Corea (Paese leader in questa produzione) il raccolto quest’anno sarà il più abbondante dal 2004.

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