sabato, novembre 29, 2008

I manifestanti resistono, aeroporti ancora sotto assedio!

BANGKOK (Reuters) - di Ed Cropley
In Thailandia centinaia di manifestanti anti-governativi hanno costretto oggi decine di poliziotti in tenuta anti-sommossa ad abbandonare un posto di blocco mentre si intensifica l'attacco al principale aeroporto della capitale, secondo quanto riferito da alcuni testimoni.

Circa 2.000 sostenitori del partito dell'Alleanza per la democrazia (Pad) hanno ricacciato 150 poliziotti dalla zona che si trova un chilometro a nord dell'aeroporto di Suvarnabhumi, senza episodi di violenza.

I manifestanti stanno cercando da giorni di rovesciare il governo del primo ministro Somchai Wongsawat nell'ultimo episodio di una crisi politica che dura da mesi.

Il giorno dopo il licenziamento del capo della polizia del Paese, accusato di non essere stato in grado di gestire la protesta, i comandanti hanno detto che non cercheranno di cacciare con la forza migliaia di manifestanti che stanno occupando gli aeroporti di Suvarnabhumi e di Don Muang.

I sostenitori del Pad oggi hanno sgonfiato le ruote delle ambulanze e dei mezzi della polizia presenti al posto di blocco e diversi veicoli sono stati lasciati in mezzo alla strada. Dicono di essere pronti a un assedio che potrà andare anche per le lunghe, con le loro "guardie della sicurezza" posizionate dietro barricate fatte con filo spinato, pneumatici d'auto e carrelli per le valigie.

Uno dei leader del Pad ha invitato oggi i sostenitori a non recarsi all'aeroporto Suvarnabhumi, dicendo che lì c'è già abbastanza gente, ma ad andare alla sede del governo dove la protesta è iniziata qualche mese fa.

In un messaggio televisivo diffuso ieri sera, il primo ministro Somchai ha detto che i sostenitori del Pad che stanno occupando gli aeroporti della città, stanno arrecando un grave danno all'economia, garantendo comunque che avrebbe evitato l'uso della violenza per fermarli.

L'occupazione degli aeroporti cittadini ha costretto le autorità a cancellare centinaia di voli e ha bloccato migliaia di turisti stranieri nel Paese.

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