lunedì, dicembre 01, 2008

Voli straordinari per Italia da aeroporti alternativi.

Mentre in Phuket c'è una calma surreale, ogni ora che passa prosegue il “suicidio”di questa nazione. Penso che non ci siano precedenti al mando, i Thai sono riusciti ad autodistruggersi! Alla faccia del loro amor di patria! Hanno messo a casa migliaia di persone che lavorano nel settore turismo, e le conseguenze peggiori arriveranno a breve, nei prossimi mesi.

Aspetto con ansia che aeroporto venga riaperto, per tornare ad una “parvenza” di normalità, anche se parlare di normalità in Thailandia sarà dura.

Martino M.

Aggiornamento voli Thai e China

Aggiornamento situazione dei voli Thai Airways (30 Novembre 2008 - H.17.00)

Thai Airways pianifica un volo straordinario con destinazione Roma Fiumicino...

Per agevolare il rientro dei propri passeggeri, Thai Airways pianifica un volo straordinario con destinazione Roma Fiumicino:

Volo TG9449, con partenza dall'Aeroporto di U-Tapao il 03 Dicembre alle ore 00.01 ed arrivo a Roma Fiumicino alle 05.55.

Volo TG9459, con partenza da Roma Fiumicino il 04 Dicembre alle ore 13.50 ed arrivo all'aeroporto di U-Tapao alle 06.50 del giorno successivo.

E' sempre attivo il THAI Public Relation Center, che opererà fino alla riapertura in condizioni di normalità degli scali. Il PRC è contattabile dalle ore 6:00 fino a mezzanotte al numero 0066-2-5454000 (telefonata intercontinentale).

E' inoltre possibile contattare THAI’s 24-hour International Contact Center al tel. 0066-2-3561111 (telefonata intercontinentale).

Al fine di assicurare ai propri passeggeri la massima assistenza, gli l'Uffici Thai Airways di Roma e Milano hanno operato nei giorni di sabato 29 novembre e domenica 30 novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Da domani, lunedi 01 Dicembre, saranno nuovamente operativi a partire dalle ore 09.00 fino alle 17.00.

A CAUSA DELLE PROTESTE IN CORSO ALL'AEROPORTO DI BANGKOK, CHINA AIRLINES MODIFICA GLI OPERATIVI SULLA THAILANDIA

28 Novembre, 2008 - A causa del fatto che l'Aeroporto Internazionale Suvarnabhumi di Bangkok è assediato dalle proteste Thailandesi anti-governative, i voli China Airlines CI67/68 Taipei-Bangkok-Roma e viceversa del 29/30 Novembre e del 01/02 Dicembre opereranno il seguente itinerario:

29 Nov volo CI67 Taipei-Chiang Mai h. 23.35-02.15+1

30 Nov volo CI67 Chiang Mai-Roma h. 03.45-11.10

30 Nov volo CI68 Roma-Chiang Mai h. 13.15-05.45+1

01 Dic volo CI68 Chiang Mai-Taipei h. 07.05-11.35

01 Dic volo CI67 Taipei-Chiang Mai h. 23.35-02.15+1

02 Dic volo CI67 Chiang Mai-Roma h. 03.45-11.10

02 Dic volo CI68 Roma-Chiang Mai h. 13.15-05.45+1

03 Dic volo CI68 Chiang Mai-Taipei h. 07.05-11.35

Per informazioni aggiornate si invita a consultare la sezione e-news del nostro sito internazionale



Fonte: ilsole24ore

«Stasera dormiremo in una pensioncina. Domani vedremo. C'è un aereo per Hong Kong, ma è tutto pieno. Questo incidente ci costerà un sacco di soldi, perché il nostro itinerario prevedeva il rientro negli Stati Uniti con un volo da Bangkok», racconta il cliente di un albergo a cinque stelle di Phuket.

I turisti stranieri bloccati nei paradisi tropicali thailandesi sono infuriati. Si parla di 100mila turisti bloccati a causa delle proteste in Thailandia. Gli aerei che dovrebbero riportarli a casa non partono, perché da mercoledì scorso lo scalo internazionale della capitale è occupato da oltre 2mila manifestanti anti-governativi, che reclamano le dimissioni del primo ministro, Somchai Wongsawat. E ieri, sempre nella metropoli, la protesta è sfociata nella violenza: una granata è esplosa davanti alla sede del Governo, ferendo 30 dimostranti.

Sui pochi voli di linea che collegano Phuket alle principali città del Sudest asiatico non si trova un posto neppure a pagarlo a peso d'oro. E gli hotel che finora li hanno ospitati sono costretti a metterli alla porta, perché frattanto molti dei turisti che avevano prenotato la loro vacanza thailandese con un pacchetto diretto via Phuket stanno arrivando nonostante la crisi politica che ha bloccato il Paese.

Ma sono infuriati anche i turisti stranieri intrappolati a Bangkok, sebbene non abbiano problemi di alloggio (sempre ammesso che non abbiano problemi di budget), visto che nella capitale da giorni non atterra più nessuno e quindi negli hotel non ci sono problemi di overbooking.

Purtroppo, la loro permanenza in Thailandia (sono migliaia gli stranieri rimasti bloccati nel Paese) rischia di allungarsi pericolosamente. L'aeroporto Suvarnabhumi, infatti, resterà chiuso «per altre 48 ore e fino ad almeno le 18 ora locale di domani», hanno annunciato ieri le autorità aeroportuali di Bangkok. «Il rimpatrio di tutti i turisti potrebbe durare anche un mese», ha rincarato ieri il vice-premier, Olarn Chaiprawat.

Gli effetti sull'economia thailandese saranno devastanti. «Nelle ultime ore, abbiamo ricevuto quasi 200 cancellazioni per la settimana prossima», spiega un funzionario dell'Hotel Marriott di Phuket. «Ciò significa che entro pochi giorni i pernottamenti dell'albergo crollerà del 60 per cento. È un vero e proprio disastro».

Il turismo è uno dei motori dell'economia thailandese. Il settore genera circa l'8% del Pil, e dà lavoro a quasi 2 milioni di persone. Nel Sud-Est asiatico in questi giorni inizia l'alta stagione, ma quest'anno in Thailandia non ci saranno stagioni. «Nel 2008 il numero di turisti scenderà a 13,5 milioni, contro 14,5 milioni dell'anno scorso. E nel 2009, se questa situazione d'instabilità dovesse perdurare, finirà per dimezzarsi con il rischio di creare quasi un milione di disoccupati», ha aggiunto il vicepremier, Olarn.

Intanto, la crisi politica che sta per mettere in ginocchio la Thailandia prosegue. Ma quel che è peggio è non s'intravede ancora una soluzione. Quarantotto ore dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nei due aeroporti di Bangkok occupati dai fedelissimi del Pad (Alleanza Popolare per la Democrazia, la formazione vicina al re che da mesi si batte per rovesciare il Governo Somchai), i due scali sono sempre saldamente nelle mani dei rivoltosi.

I quali ieri sono riusciti addirittura a "conquistare" nuove posizioni intorno all'aeroporto di Suvarnabhumi. Con un blitz improvviso, un folto gruppo di miliziani ha attaccato un posto di blocco della polizia, costringendo gli agenti che lo presidiavano a ripiegare. Un poliziotto è stato catturato dai manifestanti.

Le forze dell'ordine si sono ritirate senza opporre resistenza perché il Governo, prima di usare le maniere forti, vuole trattare con il Pad. D'altronde, uno sgombero violento dell'aeroporto rischia di avere ripercussioni politiche incalcolabili. La metà dei manifestanti che in queste ore occupano lo scalo di Suvarnabhumi è pacifica gente di mezza età; tra loro ci sono manager, professori, funzionari pubblici, opinionisti. Prenderli a manganellate potrebbe essere l'ultimo atto del Governo Somchai.

lucavin@attglobal.net

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