Fonte: lastampa.it
Esiste un rapporto speciale tra Torino e la Thailandia, con radici profonde nel tempo, attestato da numerose testimonianze architettoniche –a Bangkok, architetti piemontesi come Mario Tamagno e Annibale Rigotti gli artefici di opere quali la Sala del Trono, la Villa Norasingh, alcuni ponti, molte ville private…- e culturali, tra le quali spicca la Biblioteca del Cesmeo che, con la sua cospicua collezione di testi in lingua thai e volumi sulla Thailandia, è diventata una realtà pressoché unica in tutta Italia.
Questo legame, e più in generale quello dello Stato asiatico con l’Italia, è il tema conduttore del Convegno “140 anni di relazioni italo-thailandesi” organizzato dal Cesmeo e dal Consolato Generale di Thailandia, con il patrocinio del Politecnico di Torino, che si svolgerà a Torino oggi, dalle ore 15.30 presso il Centro Congressi Unione Industriale - Sala Piemonte – in via Fanti 17, al quale parteciperà l’Ambasciatore di Thailandia a Roma, S.E. Pradap Pibulsonggram.
Attraverso numerose relazioni di esperti italiani e thailandesi in vari settori culturali, si delineerà l’ampiezza dei rapporti italo-thai e saranno messe in evidenza le attestazioni di tale vicinanza, ossia le opere architettoniche italiane presenti sul territorio.
Infatti, ancora oggi a Bangkok, all’ombra dei moderni grattacieli, rimangono numerose e ammirate le testimonianze monumentali, frutto dell’intensa attività artistica italiana. Si tratta di opere eseguite da artisti e architetti italiani che soggiornarono alla corte del Siam e che, pur assecondando le aspettative di grandiosità e di modernità della casa reale, rivelano un mirabile connubio tra le strutture architettoniche occidentali e gli stilemi decorativi thai.
“I rapporti di collaborazione tra il Cesmeo e la Thailandia si inseriscono e si riconnettono naturalmente alla tradizione degli intensi e proficui rapporti che dal 1868 legano la Thailandia al nostro Paese e al Piemonte in particolare. –afferma Irma Piovano, Supervisor of the scientific activities and cultural relations, Cesmeo- Il Convegno del 15 maggio intende mantenere e intensificare i rapporti di amicizia e collaborazione con la Thailandia e, al contempo, studiarne le radici storiche e culturali e gli importanti esiti tuttora presenti e ammirati nell'attuale Bangkok. A tal fine il Cesmeo ha avviato il progetto per la pubblicazione di un volume dedicato agli artisti e architetti piemontesi e toscani in Siam, affidato a Francesca B. Filippi della I Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino, e a Neungreudee Lohapon, Direttore del Dipartimento di Lingue Occidentali dell'Università Chulalongkorn, Bangkok Alla versione italiana del Volume farà seguito la sua pubblicazione in lingua thai a cura dell'Università Chulalongkornk”.
Come si evince dal titolo del Convegno, le relazioni tra Italia e Thailandia divennero particolarmente profonde quasi un secolo e mezzo fa: nel 1868 fu stipulato fra i due Paesi il Trattato di Amicizia e alle due visite, nel 1897 e 1907, del sovrano Rama V in Italia (una tappa importante del suo viaggio fu proprio a Torino), fece seguito l’interesse della corte thai per l’arte italiana e viceversa. Non a caso per l’Esposizione Internazionale del 1911 al Valentino fu costruito il padiglione siamese a forma di pagoda.
Una relazione del convegno sarà appunto incentrata sui torinesi e piemontesi in Siam, tra i quali si ricordano il pittore Cesare Ferro, gli artisti e architetti Annibale Rigotti, Ercole Manfredi, Mario Tamagno, e lo scultore Vittorio Novi.
Il convegno, ad ingresso libero, vedrà gli interventi di apertura di Giuseppe Pichetto, Vicepresidente del Cesmeo; S. E. Pradap Pibulsonggram, Ambasciatore di Thailandia a Roma; Francesco Profum, Rettore del Politecnico di Torino; Guido Curto, Direttore dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino; Irma Piovano, Supervisor of the scientific activities and cultural relations, Cesmeo.