sabato, maggio 09, 2009

Thailandia e preservativi? Le balle che racconta la chiesa!


Il preservativo SERVE! BISOGNA ASSOLUTAMENTE PROTEGGERSI! Questo Papa personalmente “non lo sopporto”, come i medici cattolici che sparano cazzate. Ho due figli, appena saranno adolescenti sarà mio compito insegnarli come aver cura della propria salute, e sicuramente argomento sesso e preservativo sarà fondamentale. Cosa dovrei raccontargli? Di non usarlo perchè il Papa dice che non è giusto? Oppure perchè i medici cattolici dicono che non conta!

In Thailandia il problema non è la campagna di sensibilizzazione OTTIMA che lo stato segue da anni, ma i Thai Man piuttosto che metterlo si fanno sparare! Un vero uomo Thai non usa il preservativo e non c'è pubblicità che lo convinca! In molti locali della capitale vengono perfino REGALATI ma ripeto i Thai non lo usano! Spesso vado al 7-Eleven, preservativi in bella vista, li comprano solo stranieri anche perchè qui costano molto meno, ma hanno anche misure adatte ai Thai, e sinceramente qualcuno spesso si rompe. Posso anche credere ai dati allucinanti dichiarati sui morti per AIDS in Thailandia, ma se non lo motteno il preservativo come puoi dire che non conta!

Conclusione:

PROTEGGETVI CON IL PRESERVATIVO!

Non c'è solo HIV ma decine di malattie trasmissibili sessualmente! Quello che racconta la Chiesa sono stronzate da trogloditi medioevali, e mi stupisco che nel 2009 ci sia ancora gente che ci creda!

Poi fate come vi pare, questo è solo il mio umile pensiero...

Martino M.




» 08/05/2009 10:36
FILIPPINE
Asia, medici cattolici: il preservativo non ferma la diffusione dell’Hiv
di Santosh Digal
La Thailandia promuove l’uso del profilattico e registra 570mila sieropositivi rispetto ai 9mila casi nelle Filippine. I dottori denunciano pressioni di una parte del parlamento per la promozione di politiche di pianificazione familiare. Ieri l’Europarlamento ha bocciato un emendamento per condannare il papa sui preservativi.

Manila (AsiaNews) – L’uso del preservativo non è un metodo efficace per combattere l’Aids. Ad affermarlo è l’Associazione cattolica dei medici, infermiere e personale sanitario in Asia (Acim-Asia), che sconfessa le politiche di pianificazione familiare attuate mediante l’uso del profilattico.
Yolly Eileen Gamutam, responsabile di Acim-Asia, è categorica: “Il preservativo è pericolosissimo”. La donna prende ad esempio la Thailandia, in cui la diffusione del contraccettivo si è rivelata fallimentare. Alla fine del 2003 il Paese degli elefanti registrava la più alta percentuale di malati di Hiv/Aids: 570mila fra adulti e bambini, rispetto ai 9mila delle Filippine. Anche nel numero dei decessi la sproporzione è evidente: 58mila morti per Aids in Thailandia, solo 500 nelle Filippine.
Gamutam sottolinea come “i dati mostrano che l’uso del condom in Thailandia non è stato efficace” e aggiunge: “Pur vendendolo nelle case per appuntamenti, nei bar, nei ristoranti e in altri luoghi pubblici, esso non ha impedito una diffusione a macchia d’olio di Hiv e Aids”. Citando Benedetto XVI, i medici ricordano che astinenza e fedeltà coniugale sono i metodi migliori per combattere la malattia.
I membri di Acim-Asia accusano un Comitato parlamentare, impegnato nella promozione di politiche di pianificazione familiare, di esercitare pressioni al governo perché siano garantiti nuovi fondi. Sostenuti da parlamentari dell’Unione europea, i colleghi filippini chiedono che il budget a disposizione sia aumentato da 180 milioni a 2 miliardi di pesos (poco più di 30 milioni di euro).
Ieri, infine, l’Europarlamento ha bocciato – con 253 no, 199 sì e 61 astenuti – un emendamento per condannare il papa sui preservativi. Esso era stato avanzato da due esponenti del gruppo liberal-democratico, per “condannare fermamente” le affermazioni di Benedetto XVI sull’uso dei profilattici nella lotta all’Aids, durante il recente viaggio in Africa.
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