mercoledì, maggio 19, 2010
Bangkok brucia ed il mio pensiero vola alle parole di Martin Luther King
“La violenza genera violenza, l’odio genera odio e l’intransigenza genera altra intransigenza.”
E’ una spirale discendente, alla fine non vi è che distruzione, per tutti. Invece, ci ricorda Martin Luther King, "La non violenza produce la trasformazione del mondo e il superamento del rancore.” Ma per fare tutto questo non bisogna accontentarsi, esorta King, degli spiccioli che ci vengono offerti".
Ma bisogna chiedere volere, desiderare e perchè no, lottare per un’energica trasformazione del mondo. Solo parole? Martin Luther King con la sua vita, dedicata a realizzare questo "sogno", ci ricorda che non è così.
Magari i rossi chiedevano questo e non sono stati ascoltati?
Mi sono deciso a scrivere queste poche righe su quello che accade in Thailandia in questo momento con un senso di sconfitta dentro.
Mi sento male perchè tutto questo io lo sapevo da anni, doveva succedere era inevitabile.
Come si può pretendere che un contadino lavori 12ore sotto il sole per 200THB al giorno mentre il Monarca più ricco del mondo viene venerato come un Dio?
l’ignoranza crea l’intolleranza di gente cieca e senza coscienza che è violenta, ma non per esigenza: è solo oppressa dalla sua stessa esistenza!
Perchè in Thailandia c’è questa realtà vieni condannato alla tua povertà, la tua ignoranza serve alle autorità perchè la cultura si paga a suon di milioni e sempre più è dei padroni, quelli che girano nei macchinoni sempre pronti a fare proclami.
Intanto il povero nei ghetti è relegato la dominanza è il suo stato solo questo la strada gli ha insegnato: il più violento viene rispettato.
Ma è l’ ignoranza che crea la violenza…
Nel paese dove studiare è roba da ricchi, dove si ha paura della polizia, dove si vendono finti sorrisi ai turisti e si tiene la rabbia dentro prima o poi si scoppia.
Guardate bene che i Thai ci odiano pure a noi turisti, da sempre, ma per esigenza non lo danno a vedere naturalmente. Il loro nazionalismo inculcato a forza fin dalla tenerà età, le regole da tenere in “pubblico”, il rispetto verso i ricchi e potenti, un sistema sociale classista con l'apice nella monarchia di stampo medioevale.
Brucia Bangkok!
Era inevitabile gente, questo era inevitabile!!!
Io lo sapevo, molti altri stranieri lo sapevano, solo i turisti “della domenica” potevano credere alla panzana del paese del sorriso, dove mangi, scopi e ti diverti con tre soldi e sono tutti gentili.
Cosa possiamo fare? Oppure cosa potevamo fare noi Farang residenti o vacanzieri di lungo termine?
NULLA.
Noi non possiamo fare altro che essere spettatori silenti di questa trasformazione, di un processo inevitabile e doloroso che forse darà i suoi frutti ma con il tempo.
Speriamo e preghiamo che meno sangue possibile venga versato, ma soprattutto che questi sacrifici non siano stati inutili.
I turisti cosa devono fare?
Quello che avete sempre fatto, spendere i soldi e godere degli ottimi servizi che la Thailandia offre con hotel, spiagge, mare e tutto il resto... Naturalmente quando tutto si sarà “stabilizzato”, quando rispunteranno i finti sorrisi dei Thai, quelli che ci hanno fatto innamorare a tutti almeno una volta. Ma per favore non dimenticate il sacrificio ed il sangue versato, vi prego basta stereotipi, la Thailandia è uno dei paesi più violenti al mondo, con un sistema politico corrotto oltre l'inverosimile, con abusi e violenze contro i più deboli indicibili, con i diritti umani che sono utopia! Pagate, divertitevi, ma poi lasciate questo mondo al suo destino, salvatevi.
Qui ho speso gli ultimi 10anni della mia vita, ho fatto famiglia, investito tutte le mie forze per creare qualcosa di grande. Mi sono ritrovato solo a mandar giù delusioni enormi una dietro altra, il mio è solo un castello di sabbia. Credevo di riuscire ad integrarmi, credevo che dopo tanti anni parlando la loro lingua mi avrebbero accettato, mi sono illuso di poter portare a questa gente un poco della mia esperienza. Mi sono illuso che il Farang potesse essere amico e non ATM dal quale attingere solo denaro. La verità è che perfino mia moglie è rimasta e sempre rimarrà THAI, perfino lei non capisce i miei discorsi, perfino lei vedendo la sua capitale bruciare con decine di morti a terra se ne esce con un terribile MAI PEN RAI (Non c'è da preoccuparsi)
Bangkok Brucia e mi sovviene il discorso di Martin Luther King, fantastico ipotetiche libertà, richieste di giustizia, i denari dei monarchi al popolo bisognoso. Mentre la mia mente vola vengo risvegliato dalle richieste di mia moglie YUU KHAO (Ho fame)!
OK andiamo a mangiare la zuppetta da 30THB con i bambini, e fanculo tutto, tanto qui a Phuket si sta bene. Chiunque si fa i cazzi propri sperano di vendere finti sorrisi ai pochi Farang rimasti, tanto da portare a casa i soldi della Rata per il Maxi Pick Up 5000CC con Rollbar cromato, cerchi enormi e stereo 5000watt il tutto contornato da luci al neon molto tamarre. Alimentiamo economia della tigre asiatica, così domani quando guardo il cambio mi ritrovo con 1Euro=30THB, e magari aspettiamo la parità assoluta 1Euro=1THB.
Bangkok Brucia, CIAO.
P.S. Scritto da Martino M. in quel di Rawai in un momento di profonda delusione davanti alla TV con immagini della capitale BKK in fiamme. Chissà cosa mai potrò pensare leggendo queste righe magari tra 10anni.