BANGKOK (Reuters) - Le camicie rosse thailandesi hanno annunciato oggi di aver accettato la tempistica proposte dal governo per lo scioglimento del Parlamento e l'offerta di tenere nuove elezioni il 14 novembre, ma hanno detto che porranno fine alle loro azioni di protesta sono quando il vicepremier si consegnerà alla polizia.
L'offerta, giunta dal premier Abhisit Vejjajiva, rientrava in un piano per cercare di porre fine alla crisi, che ha lasciato dietro di sé 29 morti e ha allontanato i turisti dal Paese.
Nattawut Saikua, uno dei leader delle camicie rosse, ha detto che il vicepremier Suthep Thaugsuban deve essere considerato responsabile della morte di 25 persone nel corso degli scontri tra militari e manifestanti il 10 aprile scorso, e ha detto che deve consegnarsi alla polizia, altrimenti la protesta continuerà.
"Una volta che Suthep si sarà consegnato alla polizia, (le camicie rosse) si disperderanno e torneranno a casa", ha detto Nattawut ai suoi sostenitori.
Suthep ha sempore rifiutato di essere considerato repsonsabile per gli incidenti mortali occorsi durante gli scontri, nei quali sono rimaste ferite più di 800 persone.
Le camicie rosse, che manifestano da metà marzo per chiedere nuove elezioni, sono accampate nel distretto commerciale di Bangkok dal 3 aprile scorso.
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